@Pike
a dire la verità sono perfettamente in topic, perchè si è aperta la discussione per parlare del futuro di
FCA e di quelli che erano i piani industriali, nonché le dichiarazioni dell'ex AD.
Piani industriali, che ricordo, sono già stati cambiati in corsa più di una volta, l'ultima, con l'entrata in vigore (da poco) dell 'ecobonus ed ecomalus, che hanno portato i dirigenti a ridistribuire gli investimenti destinati ai modelli a combustione su quelli ibridi-elettrici.
Per rispondere alla domanda del topic, dico che FIAT se non cambia subito registro, non solo resterà un marchio marginale ma farà la fine di Lancia.
Volete sapere perchè penso questo? La risposta è da ricercare nelle parole dello stesso Marchionne che nel 2012 in una conferenza (reperibile su YouTube), forte delle sue idee, diceva apertamente che a giudicare il lavoro fatto dai suoi, sarebbe stato il mercato, e che l'offensiva ai marchi tedeschi era stata lanciata (queste parole dette con riferimento al progetto Giulia, che sarebbe dovuta essere la macchina del rilancio di Alfa e comunque di tutto il marchio).
A distanza di 7 anni, il mercato ha giudicato, in negativo però.
Visto che le sue previsioni erano sbagliate, come lo sono stati i piani di investimento (sempre imho naturalmente), dico che il futuro per Fiat e gli altri marchi del gruppo non è roseo, perchè a nulla vale ripianare il bilancio, se poi sotto sotto non lavori su progetti a lungo termine per raccogliere i frutti tra 5-10 anni.
Fiat come Lancia ed Alfa, è un marchio pieno di storia e grandi innovazioni, ma non si può continuare a trastullarsi sulla 500 e sui grandi progetti del passato, c'è necessità di fare qualcosa di innovativo e valido subito, ora, cosi come è stato fatto più volte in passato.
Quale migliore occasione, se non quella del passaggio all'elettrico (che richiede una progettazione più semplice rispetto alle macchine a combustione, tant'è che anche marchi come Dyson si sono buttati nella mischia) per dimostrare a tutti di cosa sia capace l'italico ingegno?
Ed invece cosa è successo? non solo non si è ridato il giusto lustro a marchi blasonati come quelli presenti nel gruppo, ma al contrario sono stati affossati con politiche prive di senso come quella di non puntare all'elettrico, oppure quella di fiat di non sviluppare più modelli medi-piccoli che sono stati da sempre il punto forte del marchio, oppure la politica di unire alfa e maserati, con le vendite che sono andate a picco per entrambe, e con la stessa Giulia che da essere macchina del rilancio ha venduto un pochino all'inizio e poi si è arenata.
Qual'è stata la grandezza di Fiat? di sicuro non l'affidabilità, ma il fatto di creare progettivi innovativi e geniali, che amo definire rivoluzionari, alla portata di tutti, paragonabile alla Citroen in Francia, se il paragone può essere corretto.
Fiat è stato il marchio che ha creato piccoli capolavori con cui sgattaiolare nelle stradine di citta, o fuori dalle città nel fine settimana, è stata la prima auto per molti, è stata l'auto di sempre per molti altri, qualcosa con cui immedesimarsi e riconoscersi, perchè ha da sempre incarnato lo spirito ed il modo di vivere italiano.
E cosa è stato fatto nel tempo ma sopratutto nell'ultimo periodo? Le cose buone non sono state coltivate, le idee non sono state fatte sbocciare, i fuoriclasse lasciati da soli a fare voce fuori dal coro, gli anziani non hanno saputo interpretare i segni dei tempi che cambiavano.
Con questo non voglio assolutamente dire, che non sia stato fatto nulla di buono, anzi sono state fatte molte cose buone, come lo stesso bilancio ripianato e gli enormi sforzi fatti nel continente ed in america, che sono innegabili e meritano encomio, nonché molte altre cose buone con marchi come Jeep.
Mi duole il cuore nel dover criticare un marchio che porto da sempre nel cuore: la prima auto "guidata" sulle ginocchia di mio nonno era una fiat, era una fiat l'auto in cui ho passato interi pomeriggi a giocare, immaginando di essere un pilota di formula uno e a sgranare il cambio perchè non arrivavo alla frizione, era una fiat l'auto che mi accompagnava a scuola, come era una fiat la prima auto che ho guidato a 18 anni.
Il primo amore non si scorda mai.
Ma si critica ed anche severamente, a ragione, solo se un argomento sta veramente a cuore, ed a me i marchi italiani stanno molto a cuore e non sopporto vederli finire cosi.
IMHO