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Marchionne: Fiat? Sarà un marchio marginale del gruppo e niente nuovi modelli come Punto

Stato
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Il mio parere è che oggi fca sia troppo indietro rispetto ai concorrenti e troppo costosa e questo non aiuta alle vendite dato anche dal fatto che internet e i media informano prima che la gente prenda contatto con il prodotto. Il passo avanti costa certo, però se vanno avanti così secondo me c’è il rischio che i marchi storici scompaiano come è successo con lancia.

Quest'anno hanno anche distribuito dividendi straordinari agli azionisti, nonostante le vendite non buone ed il mancato rispetto delle norme sulle emissioni che costerà un bel po' ( a tutto vantaggio di Tesla).
Io non sono mai stato d'accordo con le politiche portate avanti da Marchionne, vedremo se il nuovo Dirigente, sarà in grado di fare qualcosa che sia di mio gradimento, ma già sul fatto dei dividendi mi ha fatto storcere il naso.
 
Quest'anno hanno anche distribuito dividendi straordinari agli azionisti, nonostante le vendite non buone ed il mancato rispetto delle norme sulle emissioni che costerà un bel po' ( a tutto vantaggio di Tesla).
Il potere della maggioranza relativa in CDA e del desiderio di ogni azionista di monetizzare.
 
..per poi uscire ed investire su altro.
La proposta di dividendo straordinario, viene portata in assemblea e poi saranno gli azionisti a decidere, se non la porti in assemblea non la possono approvare.

Tra una vendita ed un'altra i dividendi sono arrivati a circa 3 miliardi di euro, più o meno la stessa cifra della sanzione che incorrerebbe FCA per il mancato rispetto delle norme sulle emissioni.

Quest'anno pagherà Tesla diverse centinaia di milioni di euro, gli anni a venire non si sa.

Ma aver venduto marchi come Magneti Marelli ed altro, per fare cassa, distribuire dividendi e poi pagare Tesla, è stata una mossa intelligente?
 
Ultima modifica:
Intanto le voci sembrano confortanti per la gamma futura. Ma sono solo voci, per ora.
Tipo ceossover, Punto, nuovi motori per Tipo. Ma, ripeto, ancora nulla di sicuro.
 
Intanto le voci sembrano confortanti per la gamma futura. Ma sono solo voci, per ora.
Tipo ceossover, Punto, nuovi motori per Tipo. Ma, ripeto, ancora nulla di sicuro.


ieri arrivato patteggiamento: F.CA dovrà dara 110 milioni di euro agli azionisti per false dichiarazioni sul dieselgate.

Quindi ricapitolando: circa 3 miliardi di dividendi agli azionisti (che secondo me si sarebbero dovuti usare per nuovi investimenti), 110 milioni di euro di patteggiamento, ci sarebbero multe per diversi miliardi di euro per il mancato rispetto delle norme antinquinamento , che FCA risolverà acquistando punti green da Tesla, spendendo comunque diverse centinaia di milioni di euro.
F.CA ha deciso di investire sull'elettrico una quota molto bassa rispetto a quanto fatto dai competitor.

È uscita la 208 elettrica, a maggio esce la volkswagen ID totalmente elettrica 500 km di autonomia, a partire da 24'000 euro, tutti hanno in catalogo auto elettriche, ci sarà un'invasione di elettriche di tutti i marchi e per tutte le tasche e tu dici che le voci sembrano confortanti per la gamma, che deve ancora avviarsi all'ibrido? e si parla di voci, non hanno nemmeno dato annuncio ufficiale.

Scherzi vero?

Il punto della situazione è questo:
Marchionne ha ripianato i bilanci, lo scotto è stato quello di scorporare ferrari, ma sopratutto magneti marelli, sicuramente molto utile nella conversione all'elettrico.
Il più grande errore è stato comunque quello di non credere nell'elettrico, sue dichiarazioni erano contro l'elettrico, e solo alla fine prima di lasciarci ha cambiato idea a riguardo.
La situazione è che F.CA è parecchio indietro in questo settore, ed infatti si sta parlando di una collaborazione con PSA.

Il futuro? se non si mettono subito sotto per colmare il gap saranno costretti s scorporare di nuovo e vendere.

IMHO
 
Ma... La mia opinione è:che se la tengano pure l'auto elettrica qualsiasi marchio la produca e a qualsiasi prezzo, voglio proprio vedere nella vita di tutti i giorni che problematiche da un'auto elettrica con la tecnologia delle batterie dei cellulari inizio anni 2000,alcuni esempi:vorrei tanto vedere cosa capita trainando una roulotte, probabilmente autonomia più che dimezzata, oppure anche solo andare in ferie percorrendo 5/600 km e rimanere fermi in coda che va avanti a singhiozzo per un paio d'ore e l'autonomia che inesorabilmente va giù col climatizzatore acceso a palla sotto il sole cocente e 38/40 gradi esterni,per un fortuito miracolo si riesce a raggiungere un'area di servizio con colonnine di ricarica ma ovviamente tutte occupate e prego mettersi in coda e aspettare ore per una ricarica che non dura quanto un rifornimento di benzina/gasolio/gas ma moooooolto di più,sarebbe un viaggio o un'inferno? Però non ho inquinato eh scherziamo.... e queste sono solo le casualità che mi sono venute in mente così su due piedi.... Beh insomma per la vita che faccio io non usando l'auto prevalentemente in città penso che sarò l'ultimo a comprare un'auto elettrica, a me non mi hanno convinto ma per nulla proprio.
 
Ultima modifica:
1) nell'utilizzo in coda l'auto elettrica è nettamente più vantaggiosa di una a combustione perchè mentre quella a combustione consuma e quindi l'autonomia scende, l'autonomia di quella elettrica resta sempre uguale.

2) con il clima acceso c'è un aumento di consumi, ma i sistemi sono sempre più ottimizzati, è un falso problema.

3) se vuoi fare tanti km, devi programmare le soste, cosa che comunque devi fare con qualunque altra macchina, non tanto per l'autonomia quanto per una questione di sicurezza: non puoi guidare per 5 ore di fila.

4) oggi esistono le colonnine di ricarica fast che ti caricano dell'80% in 30 minuti: ed in autogrill 30 minuti li passi.

5) il discorso del trainare è vero, ma riguarda una piccola percentuale di utenti

Non consideri però alcune cose:

Con un'auto a combustione per fare 500km ti servono 25 litri di benzina che sono circa 37,5 euro, un'auto elettrica invece spendi solo pochi euro.

In 10 anni, calcolando 20'000 anno risparmi più di 10'000 euro solo di combustibile, risparmi poi i consumabili dei tagliandi, non c'è bisogno di olio e filtri, risparmi sui freni perchè si consumano nel doppio del tempo rispetto ad una a combustione, l'elettrica avendo meno parti in movimento è meno soggetta a rotture ed a manutenzione straordinaria, inoltre potresti risparmiare su bollo e parcheggi li dove previsto, ed hai una macchina silenziosissima con il massimo della coppia presente fin da subito, che non inquina.
Le auto elettriche in genere sono garantite 8 anni o 160'000km, chi ti da tanto? solo kia, per le combustione, se non erro arriva fino a 7 anni.

Vale la pena continuare con il combustibile? secondo me no, sul lungo periodo si spende di più, si inquina di più, e si ha un'auto meno prestante e tecnologica, se poi si hanno esigenze o gusti particolari il discorso cambia.
Messaggio doppio unito:

errata corrige: *calcolando 20'000 km/anno
 
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Purtroppo il giudizio macroeconomico, che poi è quello che tiene su la bottega, e Monatto ha fatto un'analisi fin troppo realistica, si scontra con il cuore degli appassionati, che vedono invece di buon occhio la promessa di nuovi modelli "tradizionali". Si sa che il vero futuro, però, va in un'altra direzione.
 
Ci son quattro elementi per me da considerare...
  • La fine dell'auto come bene personale: a parte pochi collezionisti che vorranno un tipo di prodotto esclusivo, chi vuole la scatola per essere trasportato adatta ai propri bisogni, o passa per i noleggi a lungo termine oppure per noleggi magari più brevi ma più "focalizzati" all'uso (devo fare un trasloco? per sei mesi prendo una grossa monovolume, per poi tornare ad altro più compatto per le mie esigenze; oppure per fare il casa-lavoro tengo un'auto piccola e comoda per poi noleggiare la famigliare solo per le ferie).
    Nelle città puntano a creare molta più utenza per il car sharing sia per chi ci vive che per chi ci arriva in treno/bus ma poi deve girare in diversi posti quel giorno.
    Questo porterà anche ad avere molte meno auto ferme lungo alla strada di giorno e di notte.
  • Il progressivo smobilitare il combustibile fossile per il trasporto privato, sia per diporto che per trasporto di beni e persone. Purtroppo l'italia è ancora molto schiava del trasporto su gomma, non so come si evolveranno le cose con corridoi merci più performanti verso il nord (la vituperata TAV in piemonte)
  • Il cambio di modello di reddito italiano, molto meno industriale (da decenni) e molto più sui servizi, molti più orari frammentati di lavoro e molti meno "turni" costruiti: negozi aperti anche 14 ore su 24 e servizi operativi dalle 06:00 in poi
  • Saturazione del mercato auto sia per troppi beni in circolazione (elettrico ed ibrido sono un volano di sostituzione ma in ogni caso l'espansione si potrà fare non in europa, bensì nell'est del mondo) sia per un aumento della produzione dovuto alla cina, ormai non più un mercato emergente
In questo contesto, quanto durerà il costruttore auto come lo conosciamo oggi? Il modello di Toyota di sviluppatore di tecnologie per poi rivenderle a medio termine prenderà più piede, l'assemblatore di auto passerà dal progettare qualcosa all'assemblare elementi esistenti dal powertrain, agli interni, al telaio, ai sottosistemi. Riducendo anche macchinari, ingombri di stabilimento e l'energia necessaria...

Per i soldi come dividendi straordinari: è "normale" che una cessione da plusvalenza sull'azionariato di una controllata generi una fuoriuscita di profitto, che altrimenti resterebbe sul groppone. Ci vorrebbe un piano industriale/finanziario diverso ad inizio anno per poter assorbire quei volumi di liquidità, che potrebbero azzoppare il bilanciamento patrimoniale e rendere troppo liquida la compagnia.
In tal senso, è più facile strutturare una espansione del business o una acquisizione con sottoscrizione di debito (che porta non solo ad un vantaggio fiscale ma a medio termine anche lo sfruttamento dell'effetto leva), con l'emissione di obbligazioni (più costose per certi versi ma con il controllo sui tempi di restituzione del credito) o ancora con l'emissione di nuove azioni, strategia spesso usata per le fusioni o acquisizione usando titoli proprio come mezzo di pagamento alternativo alla liquidità. Tutte operazioni progettabili e quantificabili assai meglio rispetto ad una cessione come quella avvenuta, dove... Diventa l'interruttore che attiva oppure no gli investimenti successivi.
 
Per me i dubbi che avevo su un'auto elettrica restano tutti tali e quali,non è questione di passione o di soldi ma di praticità, vedremo quanto saranno pratiche le auto elettriche quando prenderanno piede e ce ne saranno migliaia in viaggio e quanto costerà ricaricare le batterie quando anche il fisco ci metterá il suo zampino inevitabile.
Messaggio doppio unito:

E poi ci sono alcune cose da considerare per le abitudini di vita che ognuno ha, io 30 minuti in autogrill non ce li passo mai,per ricaricare devi trovare una colonnina libera e mi viene da ridere già da ora specie in Italia in autostrada con migliaia di macchine tutte con la stessa necessità di ricaricare nello stesso momento! Le ricariche rapide accorciano e di molto la vita utile delle batterie come già avviene con gli smartphone, sostituire un pacco batterie in un'auto elettrica costa svariati migliaia di euro, quello che risparmi in manutenzione rispetto ad un'auto tradizionale ce lo lasci in un colpo solo nelle batterie, vedremo comunque dai, io sicuramente per i prossimi 20 anni continuerò ad andare a benzina sicuramente e starò alla finestra a guardare gli eventi.
 
Ultima modifica:
In un nucleo familiare ci può stare un auto elettrica, io faccio una ventina di km giorno, mia moglie fa tanti viaggi da 1/2 km........ il problema è il costo esagerato. Io la fiat 120 a 15k euro la prenderei.
 
Le colonnine si possono prenotare, le batteria non si rovinano, come dimostrato dalle analisi sulle batteria Tesla dopo 150’000 km che perdevano solo qualche punto percentuale di capacità totale.
Messaggio doppio unito:

Sul fatto dindividendi e plusvalenze, inutile prendersi in giro: hanno investito sull’elettrico solo 5 miliardi di euro, altri gruppi fino a 20 volte tanto, un divario incredibile, senza considerare il gap che già avevano.

Hanno preferito eleargire piuttosto che investire. I piani di investimento possono essere cambiati in corsa, più si ritarda sull’argomento più sarà grande il gap domani.
Imho
 
Ultima modifica:
Dai ragazzi ma seriamente, mi viene da ridere,si possono prenotare?? Io prenoto l'hotel per andare in vacanza e dovrei prenotare la colonnina per la ricarica sennò al mare ci arrivo su di un carro attrezzi con le batterie a zero....e se la trovo guasta o occupata...dai la mollo li perché stá diventando umoristica questa cosa, nel periodo estivo con migliaia di stranieri che vengono in Italia in ferie con le macchine elettriche e con tutti gli italiani che si mettono in viaggio le colonnine di ricarica neanche fra 30 anni saranno sufficienti per tutti..... Opinione mia personalissima eh ovviamente e opinabile ;)
 
@TwinTurbo legittimo che la pensi in questo modo... Però stiamo parlando del futuro di FCA nell'ambito automotive, e di conseguenza, argomenti come:
  • usi futuri dell'auto
  • metodi futuri per poterne avere a disposizione una
  • evoluzioni industriali
  • probabili/possibili partnership commerciali e tecniche
  • analisi dello stato tecnologico e del mercato
non sono esattamente "in topic", ma possono contribuire sia a capire lo stato delle cose, sia a riflettere sui futuri possibili.

Quanto possa piacere o no l'elettrico... è rilevante sino ad un certo punto. Anzi, c'entra poco.
Non intendo discuterne con te, al di là delle tue opinioni. Saremmo ot.
Parliamone... qui
https://lnx.ilpuntomanutenzione.it/...treet-lauto-elettrica-e-le-nostre-idee.14490/
 
@Pike
a dire la verità sono perfettamente in topic, perchè si è aperta la discussione per parlare del futuro di FCA e di quelli che erano i piani industriali, nonché le dichiarazioni dell'ex AD.

Piani industriali, che ricordo, sono già stati cambiati in corsa più di una volta, l'ultima, con l'entrata in vigore (da poco) dell 'ecobonus ed ecomalus, che hanno portato i dirigenti a ridistribuire gli investimenti destinati ai modelli a combustione su quelli ibridi-elettrici.

Per rispondere alla domanda del topic, dico che FIAT se non cambia subito registro, non solo resterà un marchio marginale ma farà la fine di Lancia.
Volete sapere perchè penso questo? La risposta è da ricercare nelle parole dello stesso Marchionne che nel 2012 in una conferenza (reperibile su YouTube), forte delle sue idee, diceva apertamente che a giudicare il lavoro fatto dai suoi, sarebbe stato il mercato, e che l'offensiva ai marchi tedeschi era stata lanciata (queste parole dette con riferimento al progetto Giulia, che sarebbe dovuta essere la macchina del rilancio di Alfa e comunque di tutto il marchio).

A distanza di 7 anni, il mercato ha giudicato, in negativo però.

Visto che le sue previsioni erano sbagliate, come lo sono stati i piani di investimento (sempre imho naturalmente), dico che il futuro per Fiat e gli altri marchi del gruppo non è roseo, perchè a nulla vale ripianare il bilancio, se poi sotto sotto non lavori su progetti a lungo termine per raccogliere i frutti tra 5-10 anni.

Fiat come Lancia ed Alfa, è un marchio pieno di storia e grandi innovazioni, ma non si può continuare a trastullarsi sulla 500 e sui grandi progetti del passato, c'è necessità di fare qualcosa di innovativo e valido subito, ora, cosi come è stato fatto più volte in passato.

Quale migliore occasione, se non quella del passaggio all'elettrico (che richiede una progettazione più semplice rispetto alle macchine a combustione, tant'è che anche marchi come Dyson si sono buttati nella mischia) per dimostrare a tutti di cosa sia capace l'italico ingegno?
Ed invece cosa è successo? non solo non si è ridato il giusto lustro a marchi blasonati come quelli presenti nel gruppo, ma al contrario sono stati affossati con politiche prive di senso come quella di non puntare all'elettrico, oppure quella di fiat di non sviluppare più modelli medi-piccoli che sono stati da sempre il punto forte del marchio, oppure la politica di unire alfa e maserati, con le vendite che sono andate a picco per entrambe, e con la stessa Giulia che da essere macchina del rilancio ha venduto un pochino all'inizio e poi si è arenata.

Qual'è stata la grandezza di Fiat? di sicuro non l'affidabilità, ma il fatto di creare progettivi innovativi e geniali, che amo definire rivoluzionari, alla portata di tutti, paragonabile alla Citroen in Francia, se il paragone può essere corretto.
Fiat è stato il marchio che ha creato piccoli capolavori con cui sgattaiolare nelle stradine di citta, o fuori dalle città nel fine settimana, è stata la prima auto per molti, è stata l'auto di sempre per molti altri, qualcosa con cui immedesimarsi e riconoscersi, perchè ha da sempre incarnato lo spirito ed il modo di vivere italiano.
E cosa è stato fatto nel tempo ma sopratutto nell'ultimo periodo? Le cose buone non sono state coltivate, le idee non sono state fatte sbocciare, i fuoriclasse lasciati da soli a fare voce fuori dal coro, gli anziani non hanno saputo interpretare i segni dei tempi che cambiavano.
Con questo non voglio assolutamente dire, che non sia stato fatto nulla di buono, anzi sono state fatte molte cose buone, come lo stesso bilancio ripianato e gli enormi sforzi fatti nel continente ed in america, che sono innegabili e meritano encomio, nonché molte altre cose buone con marchi come Jeep.

Mi duole il cuore nel dover criticare un marchio che porto da sempre nel cuore: la prima auto "guidata" sulle ginocchia di mio nonno era una fiat, era una fiat l'auto in cui ho passato interi pomeriggi a giocare, immaginando di essere un pilota di formula uno e a sgranare il cambio perchè non arrivavo alla frizione, era una fiat l'auto che mi accompagnava a scuola, come era una fiat la prima auto che ho guidato a 18 anni.
Il primo amore non si scorda mai.
Ma si critica ed anche severamente, a ragione, solo se un argomento sta veramente a cuore, ed a me i marchi italiani stanno molto a cuore e non sopporto vederli finire cosi.

IMHO
 
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Fiat come Lancia ed Alfa, è un marchio pieno di storia e grandi innovazioni, ma non può continuare a trastullarsi sulla 500 e sui grandi progetti del passato, c'è necessità di fare qualcosa di innovativo e valido subito, ora, cosi come è stato fatto più volte in passato.
E' già tardi per fare qualcosa di innovativo.

Ibrido è presente. Elettrico è presente, più verso il futuro. Due cose su cui FCA non ha quasi nulla in listino e non so quanto in cantiere, prototipi a parte.
FCA ha dovuto annientare colpo su colpo i debiti, tra progetti abortiti e non evoluti, tra cessioni non sempre sensate, tra la manovra a dir poco enorme fatta con i soldi incassati da GM.
Dall'altro lato, le ecatombi di denaro rappresentate da progetti mandati avanti di politica (e non da tecnici dell'auto) e cassate da addetti di bilancio (incapaci di poter percepire le opportunità del prodotto).
Impossibile non ricordare le spese pazze su Lybra (per farla diversa industrialmente da 156), Thesis (non aveva senso e l'ha dimostrato, mentre la 166 era nata vecchia), Delta II (priva del background sportivo ha perso appeal sembrando una Alfasud modernizzata), Delta III (grande, costosa, fintamente originale risultando barocca e priva d'equilibrio), 147 (di successo ma non abbastanza per poterne pagare l'evoluzione), 159 (ecatombe del prodotto Alfa sull'altare delle sinergie industriali), Spider 939 e Brera (insufficienti per giustificare il progetto e l'adattamento della 159), Multipla (notevole tecnicamente, ma che costi ha portato lo Space Frame?).
E in mezzo, i successi di Grande Punto, Panda, 500 (nata per cercare di sfruttare la capacità produttiva non assorbita da Panda), tre generazioni di Y... Con quali profitti? Industrialmente troppo pochi per poter tenere su una azienda.
 
Che il passato sia stato pieno di grandi progetti, ma anche di grandi fallimenti o spese folli è vero.
Che sia già tardi, condivido.

L'errore più grande è tuttavia stato fatto adesso, o meglio 6-7 anni fa, ovvero non aver creduto nell'elettrico, e di conseguenza aver ceduto magneti martelli, punto chiave in un'ottica elettrica.

Il momento era propizio per un cambio di passo, proprio in un momento storico in cui si azzeravano tutti i gap dovuti al cambio di tecnologia...e pensare che in Fiat la panda elettrica la producevano già nel 1990.
 
Il problema grosso delle auto elettriche è quello delle batterie, in particolare l'economicità, le dimensioni, l'affidabilità, la capacità e la velocità di ricarica. Risolto quello, non penso che le case automobilistiche avranno grosse difficoltà a sfornare auto elettriche, anzi è molto più facile progettare un sistema con un motore elettrico che uno con quello termico. Se ci fossero batterie economiche, piccole, affidabili e che si ricaricano in mezz'ora da 100V e 1.000Ah tutte le auto sarebbero elettriche senza nemmeno doversi complicare la vita con i nuovi sistemi di recupero dell'energia.

A voler essere ottimisti: se il futuro è elettrico il problema non sarà tanto la capacità di Fiat di sfornare auto adatte al mercato, ma la difficoltà di adattare la capacità della disastrata rete di distribuzione elettrica italiana al fabbisogno di energia.

A voler essere pessimisti: se il futuro è elettrico oltre al problema della capacità di Fiat di sfornare auto adatte al mercato, ci sarà la ancora maggiore difficoltà di adattare la capacità della disastrata rete di distribuzione elettrica italiana al fabbisogno di energia.

Teniamo presente che, a parte la caduta dell'albero svizzero (e ce l'hanno dovuto dire loro), non abbiamo ancora ben capito cosa sia successo nel black-out del 2003. E teniamo anche presente come fu a suo tempo gestita la sostituzione dei vecchi contatori elettrici. Questo è oggi l'Italia. Ve la vedete una fornitura monofase da 3kW a ricaricare un'auto veramente elettrica?
 
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