I contenuti presenti in questo Forum sono perlopiù frutto di opinioni ed esperienze personali, condivise tra automobilisti, e devono quindi essere prese come tali.
Sei sempre e comunque invitato ad informarti ulteriormente, tramite altri canali, e di rivolgerti ad un professionista in caso di qualunque necessità!
Quotone.Beh, gli sgravi fiscali non li ha avuti solo Fiat (ed essere io quello che la "difende", fidati che mi fa sorridere).
VAG li ha avuti dalla Spagna e dal Portogallo per non spostare troppi stabilimenti di Seat. Nonchè dai land della germania est per non spostare gli stabilimenti Skoda dopo l'acquisto.
Senza una certa protezione politica (in azienda), Piech non avrebbe mai trasformato una cosa senza senso come Audi nel marchio attuale. E senza un po' di appoggio, VW non sarebbe riuscita a riprendere il controllo di Porsche che aveva tentato di scalarla. Uno degli azionisti di VW resta un Land tedesco. Le porcatine all'interno della nazione ci son state lungo tutta la storia dell'auto...
Citroen data a Peugeot per non darla a Fiat.
Talbot riesumata dalla fuga Chrysler dall'europa per poi finire in Peugeot.
Alfa data a Fiat per non darla a Ford
Seat sganciata da Fiat perchè è meglio vendersi a VAG.
Opel data a PSA piuttosto che a FCA.
Gli interessi politici sull'economia, l'occupazione e la nazionalità del costruttore ci sono tutt'ora.
Sì, quando ancora il prodotto VW era sinonimo di qualità, diciamo sino a tutto il secolo scorso.VW ha visto nel migliorare la tecnica produttiva e la tecnologia di prodotto un modo per ottenere, in parallelo, un migliore prodotto ed una produzione più economica. Golf II si trovava ad avere l'assemblaggio del faro anteriore automatizzato (o meglio, il fissaggio) e per ottenere questo aveva investito molti soldi nel ridurre le tolleranze di produzione delle lamiere e del loro assemblaggio, nonchè nella verniciatura. Spendere molti soldi in un punto non direttamente connesso con l'obiettivo, per rendere possibile il tutto. Ed incidentalmente, ridurre la difettosità potenziale di ogni componente.
VW è un caso anomalo nella stessa germania per quanto riguarda il rapporto con i dipendenti, grazie al potere di veto accordato a IG Metall, il sindacato dei metalmeccanici. Che per molti versi è una grossa palla al piede per l'azienda visto che in VW (e non in BMW o MB) i contratti sono favorevolissimi: stipendi molto elevati, assunzione automatica dopo alcuni mesi di precariato, benefits, senza contare che il sindacato mette il veto a qualunque proposta di razionalizzazione da parte dell'azienda: VW, producesse solo in Germania, avrebbe utili ben risicati a causa del costo del lavoro locale, compensati dalle produzioni estere.Inoltre, VW ha investito nella professionalizzazione e nella fidelizzazione della manodopera. Ovviamente, l'immigrazione in germania di tante genti (c'è una fortissima colonia turca in DE) ha aiutato ad abbassare i salari rispetto ai tedeschi purosangue.
Questo è un effetto, non la causa. Se sei benchmark del mercato, se hai una forte immagine di marca e di prodotto, al rinnovamento di un modello è naturale che si cerchi di legare il nuovo con il vecchio riprendendone l'immagine di successo, quindi nome, stilemi, filosofia costruttiva e progettuale. Golf è un successo da sempre, come 911, come serie3, come tanti altri... quindi il nome rimane, e la nuova ricorda la vecchia in qualcosa, ne rappresenta dichiaratamente un'evoluzione. Se invece il tuo modello o la tua linea prodotto non è di successo allora la si cambia, anche radicalmente. Fiat ha fatto Ritmo, poi Tipo, poi Bravo, poi Stilo, poi di nuovo Bravo, poi Tipo, tornando di recente su vecchi nomi cercando un'operazione revival che però ha avuto presa, fra l'altro parziale, solo in Italia...Altra cosa spesso fatta da VW in antitesi a Fiat: nuovo modello, stesso nome. A volte anche estetica molto simile.
E qui quoto di nuovo...Inutile fare un'auto spettacolare oggi, se domani non la puoi migliorare ed aumentarne l'appeal di mercato. Un equilibrio di produzione, progettazione, definizione tecnica dell'auto all'interno del marchio prima ed all'interno del gruppo poi. Mentre Fiat, nonostante il regalo di Alfa Romeo (storia e tecnologia) e Lancia (ingegnosità e stile) non è riuscita nei decenni ad avere una segmentazione efficace del mercato. Troppi campanilismi, a volte anche dentro allo stesso marchio.
Quindi hai modelli che si cannibalizzano tra di loro senza una sovrapposizione ben pensata a livello di gruppo. E senza una industrializzazione di gruppo fatta in modo più intelligente di Tipo 2. Che è vero che è finita dappertutto, ma è costato una pazzia adattarlo tante volte.
Infine, il mancato sfruttamento del personale che ti trovi in casa. Vorrei citare per l'ennesima volta De Meo, Da Silva, Costa, Domenicali. Più tanti altri che invece che finiti in Germania sono passati alla corea, alla cina, agli stati uniti. O in UK... Donato Coco, per esempio. Che ne ha girati di marchi...
Dimenticavo: il farsi influenzare da uno stato per creare stabilimenti in posti dove attivi un timer all'apertura che li porterà a chiudere. Tanto per non fare nomi, Termini Imerese.
Momentito por favor... Hai citato una barcata di nomi, con una storia molto diversa l'una dagli altri.Questo è un effetto, non la causa. Se sei benchmark del mercato, se hai una forte immagine di marca e di prodotto, al rinnovamento di un modello è naturale che si cerchi di legare il nuovo con il vecchio riprendendone l'immagine di successo, quindi nome, stilemi, filosofia costruttiva e progettuale. Golf è un successo da sempre, come 911, come serie3, come tanti altri... quindi il nome rimane, e la nuova ricorda la vecchia in qualcosa, ne rappresenta dichiaratamente un'evoluzione.
Il fatto è che noi gli abbiamo sistemato la Chrysler, ma a loro (americani) che gliene frega della Fiat? Per gli americani se non è made in USA, può marcire tutto beatamente...
di interessante avrebbe il prezzo più basso tra i marchi FCA (lasciamo perdere Autobianchi e Innocenti), SOLO il marchio, non gli stabilimenti ecc.. Ho dato per scontato come una affermazione del genere che arriva sui mercati sia un chiaro segno premonitore della dichiarazione di morte delle Fiat-Lancia-Alfa. Da quello che costruiscono oggi e come lo fanno ,non credo neanche sia una grande perditaMa che cavolo può avere Lancia di interessante per un altro produttore d'auto?
Sì, sarebbe da vendere al prezzo delle patate. Però, anche a due lire, che valore avrebbe per un acquirente? Chi ti compra delle Lancia? In quale parte del mondo una Lancia stimolerebbe pulsioni tali da portare un potenziale cliente a spendere dei soldi per portarsela a casa, Italia esclusa (ed i numeri dicono che le vendite italiane non giustificano la spesa per un nuovo modello)? Da nessuna parte, visto che i tempi delle Delta sono troppo lontani, pochi se la ricordano. Manco i cinesi se la filerebbero...di interessante avrebbe il prezzo più basso tra i marchi FCA (lasciamo perdere Autobianchi e Innocenti), SOLO il marchio, non gli stabilimenti ecc.