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Marchionne: Fiat? Sarà un marchio marginale del gruppo e niente nuovi modelli come Punto

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Temo che l'unico in grado di sapere cosa avesse in mente Marchionne fosse Altavilla; ma la famiglia ha deciso di non puntare su di lui e così se n'é andato sbattendo la porta portandosi via i progetti. Ciò mi preoccupa un po'.
Mah ultimamente aveva perso punti...infatti non e stato scelto....come persona non mi è mai stata simpatica....anche telefonicamente.....

--- Messaggio doppio unito ---

FCA=carne da macello.
Se vuoi ti giro il mio mensile
 
Beh, tipo o non tipo, sembrano segnali meno drastici e più confortanti per il marchio e, a parer mio, anche più sensati commercialmente. Vedremo.
 
Non c'è la utilitaria (e non c'è un partner europeo con cui costruirla), non c'è la piccola low cost (e gli altri son già accasati, tra partner esterni ed interni), non c'è una media, e l'unico possibile partner (PSA) già si trova a masticare Opel per spalmare i costi industriali.
A meno che Fiat non si associ con il gruppo Tata io non ne vedo di aziende disposte ad avviare una partnership per accollarsi un nuovo modello...
 
Sta già facendo tutto all'interno con Kia ed ha già moltissimo know how. È inoltre più grande di FCA, il che metterebbe la ex FIAT in condizioni di svantaggio... E non credo ci vogliano andare.
È PSA il partner più probabile, più che altro perché è un po' più piccolo di FCA e ci sono già patti in essere sui veicoli commerciali, però l'incorporare Opel è un lavoro piuttosto lungo e complesso, principalmente perché i rapporti tra Francia e Germania sugli stabilimenti saranno complessi.
Infine c'è la gamma... Che Opel occupa in una sezione quasi premium dalla piccola Adam sino alla Insignia. Armonizzare il tutto con i 3 marchi sarà complesso (l'invenzione di DS per attaccare la sezione ricca ha funzionato ma non così bene...)
 
Stiamo mischiando le discussioni...
Per il "destino di fca" scriviamo qui, e non sulla discussione della Tipo.
;)

--- Messaggio doppio unito ---

Ho spostato alcuni messaggi da là a qua ;)
 
Pietro Gorlier , grande persona...
 
Premetto che per me il problema di FCA è solo la qualità dei prodotti . Sono pentito di non esser già passato a Toyota, probabilissimo prossimo bersaglio, considerando che i tedeschi mi stanno sulle balle.
L'accordo con Opel è saltato tempo fa, anche perché (da quello che ho letto), i tedeschi non volevano l'ingresso di FCA dopo l'accorto americano-italiano dentro il loro mercato. Temevano la concorrenza sulle grosse cilindrate, piattaforme per motori che FIAT da sola non aveva , ma che con gli americani apriva possibilità enormi ; decisioni e spinte politiche hanno allontanato Opel da FIAT. FCA è cosa diversa, ma non credo comunque nel discorso Opel.
PSA? Possibile , ma se il futuro velato e sperato in FCA è "internazionale", meglio guardare al mercato asiatico che garantirebbe molte più vendite della francese PSA.

P.S.: non dimentichiamo la "politica" DR che importa macchine cinesi, 2 ritocchini , e via sul mercato italiano. Per me è il futuro delle utilitarie , ne sono abbastanza convinto .
 
Ma molto probabilmente se dura così diventeremo anche noi cinesi e produrranno le macchine direttamente qua così si risparmiano la nave
 
""Dopo la cessione di Magneti Marelli siamo in una posizione finanziaria molto più forte che in passato e siamo fiduciosi nelle iniziative industriali contenute nel nostro piano quinquennale. Penso che il nostro obiettivo principale sia quello di eseguire il piano restando indipendenti". Sono queste le parole più importanti pronunciate dall’ad di FCA Mike Manley durante la conference call con gli analisti sui risultati del gruppo nel terzo trimestre del 2018.

Gorlier "è l’uomo giusto". " stato un trimestre record per Ebit rettificato e margine, grazie al Nordamerica e allAmerica Latina. Abbiamo difficoltà in Europa, dove ha pesato il passaggio ai nuovi standard Wltp, e Cina, ma stiamo già intraprendendo tutte le azioni necessarie per invertire la rotta. Abbiamo nominato Pietro Gorlier, che darà un approccio più disciplinato al business nell’area Emea, già dai prossimi trimestri, anche a scapito dei volumi. Gorlier ha una storia di successo con i risultati raggiunti alla guida di Magneti Marelli e Mopar".

Il problema Cina. "In Cina", ha proseguito Manley "sta arrivando il nuovo standard per le emissioni China 6, una transizione che abbinata al contesto di mercato ha inciso negativamente sui nostri risultati. Le performance di Maserati, inoltre, sono peggiorate proprio a causa di questi due mercati e ci vorranno almeno sei mesi per rimettere in piedi la situazione".

Jeep: Cherokee facelift e Grand Commander per tornare a correre. "Una delle cose che abbiamo capito", ha proseguito il dirigente "è che il posizionamento di Jeep doveva in parte cambiare in Asia. Con la Grand Commander abbiamo mosso un passo in questa direzione. E un’altra notizia positiva in questo senso è che il modello che vendiamo di più lì, la Cherokee, è in arrivo nella variante aggiornata: abbiamo tutte le carte in regola per tornare a crescere. Non succederà dall’oggi al domani, ma dal secondo trimestre del 2019 vedremo i primi effetti del turnaround".

Gli errori commessi su Maserati. Sempre in merito al mercato asiatico, l’ad ha isolato gli errori commessi sul Tridente: "Non possiamo trattare Maserati come se fosse un mass market brand: dobbiamo capire meglio il segmento del lusso in Cina e impostare le azioni future di conseguenza. Non c’è un problema di performance, c’è un problema di focus. E il prodotto, a partire dalla Levante, rimane competitivo. Come ho detto, ci vorrà almeno un semestre per risolvere i problemi a livello di canali di distribuzione, ma sono certo che il nostro nuovo team otterrà i risultati sperati". Soprattutto in termini di margini: "Il target di Maserati è il 15% e non cè ragione perché non lo raggiunga".

Europa: più margini, meno volumi. Un tema, quello dei margini sul venduto, che va affrontato anche per i marchi generalisti: "Non sono contento dei nostri risultati in Europa, dove siamo attorno al 2,8-3%, mentre alcuni nostri concorrenti (come il marchio Peugeot, ndr) hanno il 6%. Sappiamo cosa dobbiamo fare e quale mix avere per raggiungerli. Abbiamo i brand, ma il posizionamento va chiarificato: di sicuro subiremo ripercussioni sui volumi, ma lo stiamo facendo per i margini e per fronteggiare i costi dell’elettrificazione".

Alfa in transizione. E al capitolo Alfa Romeo? "Stiamo vedendo miglioramenti sui volumi anno su anno in tre delle nostre regioni operative, dove il marchio sta crescendo del 20% in media, ma abbiamo bisogno di un’ulteriore crescita. Dall’anno prossimo, la gamma andrà incontro a un significativo aggiornamento degli interni".

Piano: punti fermi, altri meno. In conclusione, Manley è tornato sugli aspetti finanziari: "Non sono preoccupato per i dati del terzo trimestre", ha ribadito, rispondendo a una domanda sull’outlook sul lungo termine. La call odierna ha anche dato all’ad l’occasione per tornare sui dettagli del piano industriale: "Chiaramente ci sono dei punti fermi nel piano come l’elettrificazione: rivediamo continuamente tutto, ma ci sono delle cose che non cambiano".

Palmer: "Buona flessibilità nel capex". "Se guardiamo specificamente agli investimenti in programma, c’è un numero di modelli che abbiamo già in gamma e che andrà incontro ad aggiornamenti: a questi, chiaramente, guarderemo con più attenzione, ma dobbiamo continuare anche a investire sulle nuove tecnologie. Se il mercato cala", questo il ragionamento del top manager di FCA "dobbiamo sicuramente pensare a cambiare qualcosa, ma in termini di specific breakdown sulle future iniziative strategiche non posso dire nulla di preciso in questo momento". "Abbiamo buona flessibilità nel capex e continueremo ad averla", ha aggiunto il direttore finanziario Richard Palmer."

Da MSN
https://www.msn.com/it-it/autos/not...amo-bisogno-di-un-partner-e2-80-9d/ar-BBP911U

Ridurre i volumi per aumentare i margini...
 
Ultima modifica di un moderatore:
Si, per carità è tutto vero. DR vende poco , soprattutto dopo il mezzo tracollo , sono una goccia nel mare. Facevo una ipotesi in caso non ci fossero più alternative , gli acquirenti in cerca di auto a basso prezzo avrebbero poca scelta. Credo che saranno coreane o cinesi con un "forse" alle indiane.
Mi riferivo poi al sistema usato da DR, cioè importare roba 100% estera perché non sarebbe più conveniente fare le utilitarie in Italia, o meglio, non sarebbe possibile avere prezzi tanto bassi.
Nel dubbio compratevi una Matiz !
 
Lo sapete vero la matiz poteva essere una Fiat!!!!!! Fu bocciata dalla dirigenza del tempo!!!!!
 
Doveva sostituire la cinquecento fatta in Polonia. Storia lunga e già raccontata.
 
e ora che gli americani si sono rimessi in carreggiata mirano a impallinare fiat spedendola tra le braccia di qualche marchio europeo..... a questo punto era meglio con hyundai come si vociferava questa estate che tra l'altro produce già modelli ibridi mancanti in fiat.
 
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