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Bricolage non automobilistico

ma se le hai già messe in serie come hai scritto, stanno già lavorando a 5/6 V !!!
Certo, ma girano molto più forte di quello che facevano quando erano montate sulla base di raffreddamento. E so anche il perché. Lì erano alimentate dalla usb e poste in parallelo.
Insomma, il dato di targa è 5V. L'alimentatore ne fa sicuramente 13 o 14. Quindi le sto facendo lavorare a 6.5/7 V. Se le alimento a 5V e le collego in parallelo, saranno sicuramente meno stressate e meno rrumorose, sebbene meno efficaci.
Altrimenti ho due ventoline da pc a 12V, che stavano su processori Athlon 😂. stacco queste e metto quelle e ho risolto.
 
serie-parallelo-esperimento-circuito.png


presa dalla rete
 
scusa non ho capito se fanno rumore nel senso che girano forte oppure fanno rumore tipo di sfregamento ecc?
nel secondo caso sono rotte e fai prima a cambiarle (anche se puoi fare un tentativo con un pò di lubrificante sotto il tappino)
nel primo caso, anche se le butti a 5V in parallelo su una porta usb daranno comunque un flusso d'aria ben più che sufficiente...
 
Certo, ma girano molto più forte di quello che facevano quando erano montate sulla base di raffreddamento. E so anche il perché. Lì erano alimentate dalla usb e poste in parallelo.
Insomma, il dato di targa è 5V. L'alimentatore ne fa sicuramente 13 o 14. Quindi le sto facendo lavorare a 6.5/7 V. Se le alimento a 5V e le collego in parallelo, saranno sicuramente meno stressate e meno rrumorose, sebbene meno efficaci.
"E allora ditele prima le cose!" LOL
Io pensavo fossero ventole con tensione nominale di 12V. Se sono pensate per essere alimentate a 5V, come hai giustamente notato, le stai sovralimentando.
A questo punto riformulo la soluzione proposta: se hai a disposizione ventole da pc con tensione di targa di 12V, usane due collegate in serie: alimentandole a circa 7V ciascuna dovrebbero girare a una velocità sufficiente a smuovere l'aria ed essere sufficientemente silenziose :thumbsup:
 
Sì, e l'accrocco tirato fuori dal carica batterie da 12v a usb lo uso per la chiavetta bluetooth. È una buona soluzione
 
Fatti gli upgrade che avevo in mente, sullo stereo
Montate 2 ventole a 12v in serie, ma non è che facciano un sibilo molto più sommesso di prima...se mi gira le estirpo e lascio solo le quattro griglie.
Ho però "internalizzato" la chiavetta Usb Bluetooth. Purtroppo la connessione con la radio avviene sempre col cavo sul frontalino, ma non avevo scelta.
Infine, ho montato le ruote e il manico per rendere il tutto trasportabile a mo' di trolley.
Penso che ne metterò anche uno tipo valigia per sollevarlo e maneggiarlo più facilmente.
Per ora mi fermo. Passo ad altri progetti, e intanto valuterò come migliorarne l'estetica. 😁
 

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Hai creato un oggetto affascinante. E' una di quelle cose che non mi sono mai servite realmente ma che ho sempre voluto. Ora più che mai l'ingombro sarebbe un problema, peggio che andar di notte...
Però, ho un'ideuzza che mi frulla in mente da tanto tempo, che somiglia vagamente al tuo progetto: magari è la volta buona che la realizzo (ovviamente tutto DIY e solo con materiale che ho già in casa) ;)
 
Sai qual'é il problema!? Che il posto destinato allo scatolone è attualmente occupato finché non riapriranno ecocentro e caritas. 🤦🏻‍♂️
 
con un pizzico d'ironia, .... "... non tutti i mali vengono per nuocere ..."

così ho pensato di dare una pulitina alla tastiera :)

tast.jpg



quello che si vede in alto a destra sulla foto, è l'introvabile attrezzo smonta tasti,
in questo caso auto costruito con un pezzettino di anima della spazzola tergicristallo
 
Sei stato bravo a non rompere nessuna delle forbici.
 
Visto che il "cervello" del sistema è finalmente pronto, vi posso parlare di un progetto che ho in cantiere da qualche mese. Manca solo l'installazione fisica, che avverrà nei prossimi giorni, meteo permettendo.

Ciò che ho realizzato è una versione più avanzata dei led decorativi che m'illuminano le aiuole, in cortile. Attualmente ho 7 segmenti di strip led rgb, da 30 cm l'uno, infilati dentro pezzi di tubo trasparente per irrigazione a loro volta raccordati, mediante manicotti a tenuta stagna, ai tubi rigidi dove passano i fili. La gestione dei colori, della luminosità e dei giochi di colori è affidata a una centralina (cinesissima) con telecomando a radiofrequenza.
Prevalentemente li accendo verdi per illuminare le aiuole oppure, nel periodo natalizio, coi giochi di colori. Il tutto funziona piuttosto bene, ma presenta dei limiti. Per primo, tutti i led funzionano contemporaneamente: non posso accenderli/spegnerli/cambiare colore/scegliere il livello di luminosità in maniera selettiva. Poi, volendoli usare anche come luce notturna con luminosità ridotta al minimo, dovrei mettermi ogni sera a smanettare sul telecomando e fare altrettanto l'indomani per rimetterli sul colore verde e luminosità più alta. Qualche soluzione, volendo, si poteva trovare e ci stavo lavorando. Poi, un bel giorno, mi sono interessato ai led indirizzabili e, dopo qualche sperimentazione, ho deciso di procedere all'upgrade.

Senza addentrarmi troppo in dettagli tecnici, la differenza sostanziale fra una strip led rgb normale e una composta da led indirizzabili è che, in quest'ultima, ciascun led può essere controllato singolarmente: posso accendere/spegnere/cambiare colore al singolo led senza influenzare gli altri.
In parole povere, oltre a scavalcare i limiti del sistema attuale, posso implementare qualunque tipo di combinazione/effetto luminoso.
Il problema è che serve un controller. In commercio si trovano ma, almeno quelli economici, hanno funzionalità molto limitate e per niente personalizzabili, completamente inutili al mio scopo.
In realtà sapevo fin dal principio di poter utilizzare Arduino come controller: è quello che ho fatto ed è stata anche la parte che mi ha portato via il 99% del tempo impiegato fin'ora. Sono partito da zero, studiando quali input dare ad Arduino e con cosa darglieli. Alla fine ho scelto un tastierino e un "protocollo" basato su input di 4 cifre. Da di in poi è stato un lavoro esclusivamente basato sulla programmazione di Arduino: non è stato semplice, ma la soddisfazione, adesso che tutto funziona per come lo avevo concepito, è grandissima!

Seguiranno aggiornamenti a breve. ;)

(Foto ricordo dell'accrocco prima dell'installazione definitiva)
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Uno di quei lavoretti che s'iniziano per prendere a sassate la noia (e togliere dai piedi un po' di roba destinata alla discarica) ma poi, quando hai quasi finito, non puoi far altro che chiederti: "Ma chi c***o me l'ha fatto fare?"

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E' (qualcosa di molto vagamente assimilabile a) una tavoletta retroilluminata per ricalcare i disegni. Mia moglie me la chiede da 10 anni. Anzi, per correttezza, bisogna dire che mia moglie, da 10 anni, mi chiede un tavolo retroilluminato serio. Intanto si fa le ossa su questo, poi, fra venti o trent'anni, si vedrà.

Descrizione tecnica
Dei pezzi di legno tagliati in modo approssimativo e inchiodati/incollati in modo altrettanto approssimativo. Strip led incollata sul perimetro interno, rivestita da diffusore in materiale plastico, tagliato e incollato in modo approssimativo con colla a caldo molto approssimativa. Manca ancora il vetro, recuperato da una stampante multifunzione Epson (voi non potete capire quant'è bello smantellare le stampanti!), l'elettronica di comando e di potenza (!!!) e qualche finitura approssimativa.

Principio di funzionamento
Struca el boton: si accende.
Struca nuovamente el boton: si spegne.

Pro:
- se dovesse guastarsi può essere riutilizzata come oggetto contundente, come fermacarte o come specchietto per le allodole (riciclaggio creativo)
- consuma poco, non beve e non fuma

Contro:
- non è detto che svolga bene le funzioni per cui è stata concepita e realizzata
- ingombra più degli oggetti di scarto da cui deriva (non ho capito il perché, ma è così)

Aggiornamenti a breve ;)
 
La domanda sorge spontanea: come utilizzerai il vetro della stampante? Immagino che tu abbia già in mente come renderlo opalino.
 
No no, lo metto così com'è, trasparente, puro et casto. Prima di verniciare la base e mettere i diffusori, la zona centrale era effettivamente poco illuminata.
Ho fatto diverse prove, con fogli di vario tipo e grammatura e ora la distribuzione della luce sembra accettabile.
 
Ah, ok, quindi affidi la diffusione della luce al pannello boanco sottostante.
Non mi convince, di principio, ma solo il test pratico potrà diretelo.
Comunque, anche se tua moglie dovesse spaccartelo in testa 😂 è un bel marchingegno
 
Son d'accordo sul principio: è il modo peggiore per realizzare una cosa del genere. Giocano a mio favore le dimensioni contenute della superficie (poco più di un A4) e i led adatti allo scopo.
Ti ringrazio molto. Ma se mia moglie non me lo spacca in testa è meglio, anche perché, col vetro montato, potrebbe far male…
 
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