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Quattro risate

Io sceglierei il Bardotto che assomiglia di più al cavallo
 
Ho scoperto un vivaio nel rack della rete in ufficio
190828-Microsemi_PD-9601GC.png
 
Ok. Non l'ho per niente colta. Ok. Riguardata, l'ho ricolta.
E io dei Injector/alimentatori PoE fatti così ne ho pure montati...
 
È effettivamente un po' da nerd ahah
Come quella delle porte..
Come si fa a capire se una porta è aperta nel firewall?
Ovviamente basta provare a premere la maniglia😂
 
C'è di peggio ragazzi.
So di un tossicodipendente che seguiva un corso di telecomunicazioni mentre stava in comunità per disintossicarsi. Un giorno fu trovato con due monconi di cavo ethernet ficcati dentro le narici.
<<Hey, che ci fai con quei fili dentro al naso?>> gli fu chiesto, e lui prontamente rispose:
<<SNIFFO!>>

(Nerd level +10)
 
Io vado su cose più immediate e tipicamente regionali 😂
Beccato oggi. Ho faticato per scattare una foto leggibile, sbagliando pure strada per seguirlo 🤦😂😂
IMG20210408090637.jpg
 
So di un tossicodipendente che seguiva un corso di telecomunicazioni mentre stava in comunità per disintossicarsi. Un giorno fu trovato con due monconi di cavo ethernet ficcati dentro le narici.
<<Hey, che ci fai con quei fili dentro al naso?>> gli fu chiesto, e lui prontamente rispose:
<<SNIFFO!>>
Mi si son accartocciate le ossa dal ribrezzo... E ve lo dice uno che di sniffing non sa un tappo.
Caimano, non si capisce un carattere, porco retino
E chi mi capisce questa è veramente veramente veramente old gen nerd...
 
Mi si son accartocciate le ossa dal ribrezzo... E ve lo dice uno che di sniffing non sa un tappo.
Caimano, non si capisce un carattere, porco retino
E chi mi capisce questa è veramente veramente veramente old gen nerd...
[Meno internet] [più cabernet]
🤣🤣
 
Stamattina, lavandomi i denti ho ripensato a due vecchie "chicche"...

Perché i soldati si lavano i denti di nascosto?
Perché usano la pasta del Capitano.

E poi...

Con cosa si lavano i denti le anguille?
Con la pasta del capitone.

🤦🤦
 
Tanti anni fa, in un deserto di quelli sconfinati, si trovava a bivaccare il mio amico Affredo, in cerca di un bar/tabacchi. Dopo 700 km senza incontrare anima viva (a parte un crotalo che appena lo ha visto è fuggito via terrorizzato), si è imbattuto in un signore di mezza età che riposava sotto una palma a forma di quercia. Il tizio era accompagnato da una strana creatura antropomorfa nana, chiusa in una robusta gabbia, che strillava e imprecava (tipo il Mosconi, ma in modo più appassionato).
Il mio amico Affredo li saluta entrambi con un sonoro rutto e, nel mentre, inciampa su uno strano oggetto semisepolto nella sabbia (molto simile a questo).
Va per prenderlo in mano e scopre che si tratta della famosa Lampada di Aladino. <<Spacchiusuna!>> esclama Affredo.
Il signore di mezza età cerca di metterlo subito in guardia: <<Lascia stare quella lampada viandante! E' maledetta!>>. In effetti sotto la lampada c'era una scritta: "Attenzione! Genio ipoudente. Maneggiare con estrema cautela.>>
E niente. Affredo, che peraltro non ha capito il significato della scritta, sfrega la Lampada contro la manica del giubbotto di pelle e da essa (la Lampada, non la manica) fuoriesce una sorta di fantasma misto a gran quantità di polvere e sabbia: <<Afffreeeeedoo! Sono il genio della Lampada! Sono qui per esaudire i tuoi desideri! Un tempo ne esaudivo ben tre, ma siccome c'è crisi ne esaudirò solo uno. Ti basta esprimere il tuo desiderio e io lo esaudirò, Affffffreeeeeeedooo!>>.
A questo punto la creatura nana si agita e strilla ancora di più, mentre il signore di mezza età cerca ancora una volta di far desistere Affredo dall'esprimere il proprio desiderio.
Ma Affredo, in un delirio di onnipotenza, esclama a gran voce: "VOGLIO UN MILIARDO!" (da notare che ai tempi c'era ancora la Lira). Nel giro di pochi istanti il genio svanisce dentro la Lampada e dall'alto si vede precipitare una specie di grosso tavolo. Affredo fa appena in tempo a scansarsi e, appena lo strano tavolo si posa sul terreno, lui lo riconosce subito perché ci ha passato i tre quarti della sua vita: è un tavolo da biliardo.
<<Ma...? Che caz...? Io avevo chiesto un miliardo, non un biliardo.>>
A questo punto l'uomo di mezza età, un po' stizzito, gli fa: <<Te l'avevo detto!>> e continua, indicando la creatura nana: <<Secondo te io avevo chiesto un pazzo di 30 centimetri?
 
Alessandro Zanardi la raccontò un po' meno elaborata in una intervista a Grand Prix, quando correva sulla Williams assieme a Ralf Schumacher.
 
Sì, la conoscevo anch'io, ma romanzate da Buonsm cambiano sapore 😂
Lui le sa raccontare...
E per restare in tema tiro fuori una delle prime barzellette sentite in vita mia, seconda, forse, solo a quella del fantasma formaggino...

Bene, un tizio in treno cerca posto, siamo ancora nei treni con gli scompartimenti divisi, da sei posti ciascuno. È tutto pieno, ma trova un posto libero in uno scompartimento occupato da sei svitati che sembrano spassarsela.
Chiede se è libero e i cinque amici lo invitano a sedersi continuando la loro divertente (per loro) attività...
Uno di loro urla 34! E tutti a ridere a più non posso.
Un altro urla 46! E tutti a ridere.
E così via.
Dopo un po', l'uomo prende coraggio e chiede cosa stessero facendo.
Gli spiegano che stanno raccontando barzellette, ma siccome le sanno già tutte, le hanno numerate da 1 a 100 e per risparmiare tempo, dicono solo il numero.
Il signore, pur ritenendola una *********, chiede di partecipare, (tanto con quel casino non si riesce a fare altro).
I cinque matti rispondono in coro "MA CERTO!", al che l'uomo grida "99!!!" Accolto dal silenzio, ci riprova..."84!!!", ma gli altri si guardano tra l'imbarazzato e l'annoiato.
Ma scusate, perché non ridete?
Abbia pazienza, ma lei non le sa raccontare.
 
Un leone se la gira per la Savana quando a un certo punto becca un animale che non aveva mai visto e gli chiede:"We ma che animale sei?" "Un canelupo" risponde l'altro. Il leone ribatte dubbioso: "Ma no è impossibile: non puoi essere tutti e due...o sei un cane o sei un lupo" e l'altro gli spiega" Ma no guarda...mia madre era un cane e mio padre era un lupo...quindi cane-lupo". Il leone se ne va ancora con il dubbio di crederci o meno e mentre pensa ancora all'accaduto sente un ronzio dentro a un cespuglio, apre con le zampe per vedere in mezzo ai rami, trova l'insetto e..."Te chi sei?" "Una Zanzara Tigre" "Ma va a cag... LOL "
 
Due amici (che chiameremo Turi e Cola) s'incontrano:

Cola: <<Hey Turi! Ciao! Come va?>>
Turi: <<Hey! Ciao bello! Va benissimo grazie! Finalmente ho deciso di seguire il tuo consiglio di andare a correre tutte le mattine. Ho iniziato ieri.>>
Cola: <<Davvero?!? Son contento! E com'è andata?>>
Turi: <<Mah... Per essere la prima volta non è andata male, ma so che posso fare di meglio.>>
Cola: <<Evvabbé, da qualche parte si deve pur cominciare!>>
Turi: <<Si, infatti. Comunque davanti alle scuole ho sfiorato i 160... ed ero ancora in quarta!>>
 
Mi sa che al Turi due paroline (faggio, platano) le vorrei spiegare...
 
Riflettendo su questo mio intervento e su un altro, in un'altra sezione del forum, mi rendo conto che certi fatti di cui vi parlo sembrano troppo strani per essere veri. In certi casi ci metto un po' di sale, lo ammetto, ma (purtroppo) non è sempre così. Quello che segue (ripeto: purtroppo) è genuino al 100%.

Da qualche tempo, dato che il lavoro per fortuna sta riprendendo la giusta piega, abbiamo un giovanotto neodiplomato in prova. Qualche giorno fa 'sta croce il giovanotto è stato accollato al sottoscritto, perché deve imparare. E già questo è un errore a prescindere: faccio il docente io? No.
Però ho pazienza. Almeno, questo è quello che si dice in giro. E di ca**ate, purtroppo, la gente ne dice tante, compresa questa.
Ma sono comprensivo. Finché non mi girano le scatole. E in condizioni normali capita piuttosto frequentemente. Anzi, è raro che ciò non capiti.
La triste realtà è che non se lo vuole portare nessuno, il povero pulcino spennacchiato, perché:
- non sa fare niente;
- non vuole imparare niente (per sua stessa ammissione. Anzi, lui mi ha detto testualmente che non gliene f*tte un ca**o di fare sto lavoro.)

E niente. Si doveva far scorrere un cavetto lungo una sede ricavata allo scopo. Ho affidato a lui il compito di tirare il capo del cavetto, mentre io glielo avrei accompagnato (anche perché ha un gran talento per attorcigliare fili, cavi, guaine e, in genere, qualsiasi oggetto che è possibile ingarbugliare).

<<Tira il cavo!>>

Nulla.

<<Tira il cavooo!>>

Nulla

<<TIRA IL CAVOOOOO!>>

Nulla.
Li per li pensavo stesse messaggiando coi suoi amici su Whatsapp (lo fa abbastanza spesso, soprattutto in quelle rare occasioni in cui, lavorativamente parlando, potrebbe essere utile).
Vado a controllare (ero già abbastanza imbestialito, dato che sono paziente e comprensivo) e lo trovo seduto a terra, che struscia la lama delle forbici sulla guaina del cavetto.
Sembrava una specie di rituale. Nell'immediato non ho compreso se era del tutto impazzito o era semplicemente sotto l'effetto di qualche sostanza.
<<Che minc*ia stai facendo?>> gli ho chiesto con la mia innata gentilezza (e pazienza e comprensività e quant'altro)
<<Sto rigando il cavo>>
<<Eh? Stai rigando il cavo? E perché?>>
<<Non me l'hai detto tu "riga il cavo"?>> mi ha risposto con un tono un po' seccato.

Vabbe', il resto ve lo risparmio. Dico solo che ho esternato al massimo la mia pazienza e tutte le mie altre qualità innate.
 
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