Oggi è giornata di follia. Ci sono i saldi di fine stagione! Se ne volete approfittare...
Prima di tutto facciamo un salto indietro nel tempo, fino a domenica 16 ottobre, cioè esattamente due settimane fa.
Ore 8.30 passate. Mi recavo presso uno dei supermercati in cui mi servo abitualmente, con andatura assai tranquilla. Il bello della domenica mattina, almeno fino a una certa ora e in certe zone, è che per strada c'è poca gente e zero traffico. Ci sono i ciclisti in tutina che ti tagliano la strada, ma in generale si riesce a sopravvivere decentemente e ci si può permettere l'andatura assai tranquilla di cui sopra.
Giungevo davanti al cancello del supermercato. In realtà i cancelli sono due, identici e affiancati. Il primo dà accesso a una casa privata, quindi è quasi sempre chiuso, dal secondo si accede al parcheggio del supermercato e di altre attività commerciali, per cui, di giorno, è sempre aperto ed è facile che ne esca qualche auto. Ed è esattamente quello che succede: dal cancello si appresta a uscire una Peugeot 207, per giunta messa in mezzo, tanto da impedire il transito di due auto affiancate. Mi fermo, freccia accesa, e aspetto pazientemente che il tizio sfili. Questo mi guarda e mi fa cenno di passare, ma io gli faccio cenno che devo entrare proprio li. Il tizio rimane interdetto per un istante, poi mi fa di nuovo cenno di passare. Oh, ma allora è scemo. Comincio ad abbandonare la tranquillità e la pazienza, gli faccio nuovamente cenno che devo entrare proprio li, ma questo continua a guardarmi in modo strano, senza fare altri cenni. La situazione è in stallo. Ventordici millisecondi dopo, 5 metri più in la, vedo un'auto che sfila dall'altro cancello e... capisco tutto.
In pratica, nel mio eccesso di tranquillità domenicale, stavo cercando di entrare a casa del tizio, il quale, chiaramente, non conoscendomi, si sarà chiesto che diavolo di intenzioni avessi. Magari anche lui avrà fatto il mio stesso pensiero ("Oh, ma allora è scemo").
Questo fatto, lo ricordo per chi si fosse sintonizzato in questo momento, è avvenuto domenica 16 ottobre c.a.
Torniamo a oggi, domenica 30 ottobre 2022.
Ore 8.30 passate. Mi recavo presso uno dei supermercati in cui mi servo abitualmente, con andatura assai tranquilla. Il bello della domenica mattina, almeno fino a una certa ora e in certe zone, è che per strada c'è poca gente e zero traffico. Ci sono i ciclisti in tutina che ti tagliano la strada, ma in generale si riesce a sopravvivere decentemente e ci si può permettere l'andatura assai tranquilla di cui sopra.
Giungevo davanti al cancello del supermercato. In realtà i cancelli sono due, identici e affiancati. Il primo dà accesso a una casa privata, quindi è quasi sempre chiuso, dal secondo si accede al parcheggio del supermercato e di altre attività commerciali, per cui, di giorno, è sempre aperto ed è facile che ne esca qualche auto. Ed è esattamente quello che succede: dal cancello si appresta a uscire una Peugeot 207, per giunta messa in mezzo, tanto da impedire il transito di due auto affiancate. Mi fermo, freccia accesa, e aspetto pazientemente che il tizio sfili. Questo mi guarda e mi fa cenno di passare, ma... ho un deja-vu, lo ringrazio con la manina e mi appropinquo al cancello corretto.
Questo fatto, del tutto analogo a quello esposto poco sopra e risalente a due domeniche fa, lo ricordo per chi si fosse sintonizzato in questo momento, è avvenuto oggi, domenica 30 ottobre c.a.
Ciò che è davvero terribile è che, per pura casualità, in entrambe le occasioni guidavo la mia Peugeot la quale, essendo gialla, è un tantino più vistosa rispetto a un'auto identica ma di altro colore. Quindi, penso, pure quel signore avrà avuto un deja-vu e forse -chissà?- avrà nuovamente fatto lo stesso pensiero di due domeniche fa... 2-1, ha vinto lui.
Dopo questa scioccante esperienza ai limiti del paranormale e dopo il solito, fugace, malizioso, incrocio di sguardi con La Cassiera, imbocco la lunga strada verso casa (ma non esattamente quella a cui i Supertramp hanno dedicato una canzone, la mia è un po' diversa. E a pensarci bene, non è così lunga: saranno 4 km o giù di li).
Penso che mi sto rincoglionendo, penso che sto invecchiando male, penso che sono quasi le dieci... Le dieci? Machecc... Già, l'orologio. Beeeep. Be-be-be-be-be-be-be-be-be-be-beep. Ok.
Dicevo, penso che sono quasi le nove, mi guardo intorno ma mi vedo solo, smarrito in quest'angolo d'immensità. Scorgo due giovani alla mia sinistra, forse due innamorati che passeggiano. No, aspetta... Sono due Sampei, una femmina e un maschio. La Sampei femmina parla a voce alta, fra se e se. Il Sampei maschio la segue a una certa distanza. Poi la Sampei femmina si gira verso il muro (un bel muro ciclopico che oggi li fanno solo gli albanesi, ma una volta li facevano i nostri nonni) e gli parla. Quando si dice "parlare col muro"...
Torno nella mia solitudine, i Sampei sono ormai lontani nello specchietto, tu sei dentro di me / come l'alta marea, e penso...
Finalmente arrivo davanti al cancello di casa, da cui per fortuna non esce nessuna Peugeot 207, quindi ho la certezza che il cancello è quello giusto. Mi aspetto mia moglie che mi viene incontro dicendomi "Le uova le hai prese? Te le sei scordate, vero"?, cosa che, stranamente non succede. Ma invece odo una voce che nomina ripetutamente la Madonna, intercalando alternativamente le locuzioni "mannaggia alla" e "ti ammazzo, idiota". Dalla pesante inflessione dialettale "forestiera", capisco subito che si tratta del mio vicino di casa che sgrida quel terrorista di suo figlio educa il suo figliuolo adorato. Nel palazzo accanto, la religiosissima signora "Anna dai capelli rossi" (in realtà non si chiama Anna, ma a me piace chiamarla così), assiste alla "messa cantata" scuotendo la testa, mentre l'ennesima molletta le sfugge di mano, infangendosi sull'asfalto...
<<AMOOOO! Le hai prese le uova? Te le sei scordate, vero?>>
<<Le ho prese le uova. Chi fissazioni cu sti spakkiu di ova!>>
...penso, penso. Penso alla Sampei femmina.. Penso ai miei vicini... Penso che, in fondo, c'è chi sta messo peggio di me. Molto peggio...