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Marchionne: Fiat? Sarà un marchio marginale del gruppo e niente nuovi modelli come Punto

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Fiat al contrario di altri produttori su Ibrido/Elettrico non è indietro.
E' molto indietro, ed ogni sforzo o distrazione da questo rischia di essere compromissoria. Fiat inoltre (per me) non ha fatto quel che ha fatto VW per il Metano: un motore concepito per sfruttarlo a fondo, cioè il 1.4 Turbo.
Quoto in toto. Infatti quando parlano di ibridi ed elettrici in gamma nei prossimi 4 anni mi domando come pensino di tirarli fuori..
Per quanto riguarda Tipo di base (secondo me) non smetterà affatto di produrla, banalmente non è pensata entro questa strategia e quando sarà il momento non la importeranno più dalla Turchia.
Confermato, Tipo non verrà più importata.
Si tenga comunque conto che i piani prodotto Marchionne sono stati mediamente rispettati per circa il 40%, non c'è motivo per cui questo esca dalla statistica..

--- Messaggio doppio unito ---

https://twitter.com/paologriseri/status/1002586370819444736

Citazioni dalla giornata di presentazione: Marchionne che rinfaccia a DiMaio, pomiglianese, di essersi comprato una Clio.
Ma vedi te...
 
va beh dai.. una battuta nulla di più..
 
Bisognerebbe avere la presenza di spirito di rispondergli che è difficile sostenere un'azienda che per decenni ha privatizzato gli utili e pubblicizzato le perdite...
 
Ultima modifica di un moderatore:
Bisognerebbe avere la presenza di spirito di rispondergli che è difficile sostenere un'azienda che per decenni ha privatizzato gli utili e pubblicizzato le perdite...
E per quanto riguarda la comunicazione (perfettibile) dell'AD di FCA, ritengo più probabile che sia la risposta ad una provocazione, piuttosto in linea con il metodo comunicativo del sedicente politico.
è naturale che la gente compri altro se il tuo listino è oggettivamente imbarazzante.
@TwinTurbo è quello che dicevamo... Tipo non genera margini, soprattutto fuori dall'Italia dove i prezzi devono scendere ulteriormente, ergo si chiude.
 
Ultima modifica di un moderatore:
Mah ci provi sperando di riuscire a piazzare il prodotto a prezzi decenti, poi il mercato ti obbliga a calare le orecchie e i margini si riducono. Poi ci si mette pure VW a far casino e ti salta la carta del diesel, che tu pensavi di vender dei 1.3 e 1.6 con le trappole LNT da due soldi ma poi l'europa si sveglia di colpo e ti obbliga a montare le SCR con le taniche di adblue...
 
Grazie a @superfede che mi fa scoprire le trappole LNT. E grazie ad un articolo di Matteo Di Lallo, scopro che senza AdBlue non puoi usare i catalizzatori SCR. Mi domando quando cominceranno a dire (e prima o poi avverrà) che l'urea di AdBlue influenza in modo negativo l'azotemia dei terreni e delle acque piovane...
 
Non mi risulta che fca si sia spesa in r&d su ibrido ed elettrico in maniera tale da acquisire vantaggi tecnologici come per toy, honda o i coreani. Quindi chiameranno bosch o schaeffler o qualche altro fornitore e compreranno tecnologia da questi...
 
Ragazzi, non me ne vogliate, ma ho sforbiciato un po' la discussione per farla rimanere "nella bella maniera". Voi vi eravate automoderati già prima, ma dato l'altissimo rischio dell'argomento, ho preferito lasciare meno tracce possibili. LOL
 
Quindi chiameranno bosch o schaeffler o qualche altro fornitore e compreranno tecnologia da questi...
O ABB.
Tuttavia...
Vista la natura più US oriented di FCA (non so per quanti anni avrà come partner europeo PSA, visto l'acquisto di Opel che ha partnership con Renault) non credo si appoggerà a fornitori europei di tecnologia...
 
Sembra un messaggio scritto da Salvatore de Il nome della rosa :)
 
... o ZF, o Getrag, facendosi poi implementare il tutto dalla Ricardo...
Chi ha fatto r&d seria sul tema ibrido e batterie sono i jap, e in seconda battuta gli europei con i tedeschi in prima fila. Per cui FCA si rivolgerà a chi detiene la tecnologia e la venderà alle condizioni migliori, a prescindere dalla natura US oriented (lo è già da anni...) o meno. Anche perchè gli americani nel complesso non è che siano così in fissa per ibridi ed elettrici, tipologie tanto apprezzate in California quanto ignorate nel resto del paese. Con tutta probabilità vedremo soluzioni a 48V, tutto sommato facili da implementare su veicoli o meccaniche pre-esistenti, ma con prestazioni che difficilmente raggiungeranno quelle garantite dai modelli di marchi che masticano ibridi da 15 anni. Pure un colosso come Hyundai-Kia, cui va dato merito di esser stato il primo ad inseguire Toyota e Honda (e pure Mitsubishi, guardacaso comprata da Renault-Nissan..) sull'ibrido, sta faticando non poco a mettersi al loro passo, figuriamoci americani ed europei che si son svegliati l'altro ieri..
 
Ultima modifica di un moderatore:
In questo caso posso risponderti che "ibrido è un punto di passaggio". Almeno, nella visione di molti produttori.
Si deve portare avanti e far sopravvivere il motore a scoppio, e l'ibrido è un metodo, ma solo fino a che batterie, software, reti e sistemi di ricarica non fanno due cose:
-potenziarsi in termine di prestazione pura, quintuplicando o simile la densità di potenza degli accumulatori, riducendo ad un decimo i tempi di ricarica e rendendo mille volte più densi i punti di ricarica a livello del mercato
-conseguentemente, deprezzarsi di circa 80%, in modo tale da rendere automaticamente non più competitiva per l'acquisto automotive delle contropartite non elettriche (gravate dai costi di sviluppo e resa omologa agli standard antiinquinamento, acquisizione, smaltimento).
Avendo un enorme quantitativo di parti in meno, l'auto elettrica ridurrà ancora di più il lavoro di autoriparatori e meccatronici...
 
Si, ma fino a quando in Italia si continuerà a produrre energia elettrica con il petrolio non cambierà di molto, si dovrebbe tornare al nucleare...
well to wheel.jpg
 
@Pike Fino a qualche anno fa l'ibrido era un punto di passaggio, che qualcuno pensava di poter saltare arrivando dritto all'elettrico, il dieselgate ha però cambiato le carte in tavola, soprattutto per chi vende suv e roba che consuma. Il punto nodale, in Europa, sono le emissioni di CO2, parametro che si evince direttamente dai consumi di carburante (letteralmente, il valore della CO2 è ricavato dal dato del consumo medio durante i cicli di omologazione) e per il quale sono previste multe salate per il costruttore in caso di sforamento delle emissioni della gamma; è il motivo per cui Mercedes spinge così tanto sulle Classe A.... Il passaggio da diesel a benzina causerà inevitabili aumenti del consumo medio dei veicoli (quindi della CO2 emessa) e i costruttori, per tenere bassi i consumi, dovranno per forza ripiegare sull'assistenza elettrica ai propri motori; non ci sono alternative tecniche attuabili, ed è per questo che tutti si stanno piegando all'ibrido. FCA compresa, come si legge nell'ultimo piano prodotto, mentre in precedenza si era mostrata molto tiepida a riguardo. Se prima la gamma FCA era fatta di Fiat ed Alfiat a bassa cilindrata e basso consumo, quindi molto buone per il discorso CO2, adesso il baricentro si sta spostando verso Alfa e Jeep fatte di crossover, Suv e berline, molto più critiche per i consumi, per cui l'ibrido diventa necessario.
Sull'elettrico magari ne parleremo in altro post, ma attualmente è un'utopia quantomeno in Italia: passare dalla trazione fossile a quella elettrica implica un incremento di consumo di elettricità su base nazionale pari al 40-50%, significa centrali in più (capite da soli cosa significhi dal punto di vista politico ambientale...), significa rifare da capo a piedi tutta la rete distributiva, soprattutto quella domestica perchè si dovrebbe arrivare con il doppio della corrente alle abitazioni ora tarate sui 3kw. E calcolando il tutto su dicembre, non luglio, quindi escludiamo il fotovoltaico. Possono quindi anche metter in vendita delle BEV, ma non avremmo di come ricaricarle per almeno una quindicina d'anni.

--- Messaggio doppio unito ---

@motom121 l'efficienza elettrica è in realtà superiore, considerando il possibile ricorso alla cogenerazione anche su base industriale; produci corrente e nel mentre climatizzi le abitazioni.
 
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