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Marchionne: Fiat? Sarà un marchio marginale del gruppo e niente nuovi modelli come Punto

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Marchionne (scritto bene?), è un "ragioniere" e non un costruttore. Ritengo che siano stati anche ingenui nella gestione, soprattutto subito dopo la fusione con gli americani . Tanti marchi da gestire sbattuti sul mercato senza un veri piano ; per esempio , ora non importano più Dodge , almeno il marchio.
Per le utilitarie ci sarà presto l'invasione dei cinesi, sono pronti da tempo.
Per esempio, le auto DR sono semi assemblate in Cina , poi rifinite con qualche cazzata qui in Italia.
Questo sistema DR è il prossimo immediato futuro.
Se qualcuno vorrà "il marchio famoso" pagherà di più .
 
io so solo che skoda e dacia erano auto semisconosciuite tranne seat che non era certo una marca di prestigio anzi tutt'altro eppure le hanno rilanciate, secondo me erano auto senza appeal, ma insomma prima skoda e dacia chi le conosceva e che appeal avevano?!?...E mi venite a dire che le Lancia non hanno appeal ...ma dai su, se non investi nel settore non vendi ed alla fine chiudi, poi diranno che Fiat non aveva appeal , io sapevo che Fca avrebbe prodotto l'erede della punto in Polonia e che doveva chiamarsi 500 plus, già questa mi sembrava una :poop: ma adesso non produrranno auto del segmento B e Fiat sarà marginale in europa zero investimenti ... :Banhappy::mad::Rage::Punch::devilish:brbrbrbr:flame:
 
Per le utilitarie ci sarà presto l'invasione dei cinesi, sono pronti da tempo

Sì anche per me prenderanno il posto dei Coreani di anni fa (Matiz e compagnia bella) mentre quest'ultimi prenderanno il posto di Fiat specialmente se lascia completamente il campo libero: Hyundai e Kia sono già ben impiantate sul territorio. Mi sembra strano comunque che Fiat non importerà almeno la produzione braziliana se ha deciso di abbandonare la Punto.
 
Marchionne iniziò a dire nel 2014 che la Lancia era in perdita e che fuori dall'Italia nessuno la conosceva... come se i titoli mondiali della Delta li avessimo vinti all'oratorio dietro casa. Purtroppo non possiamo combattere con le decisioni "politiche" dell'azienda; non producendo neanche quasi nulla in Italia, ormai FCA è , per me, straniera.
Non credo a Marchionne, l'ho sempre ritenuto un bugiardo, un ragioniere commercialista con i modi da politico .

Una cosa quasi giusta l'ha detta dopo lo scandalo diesel; riguarda una proiezione a lungo termine sul futuro dell'automobilista e quindi delle auto. E' stata la mezza richiesta di accordo tra i costruttori per fare motori tutti uguali, tanto secondo lui, l'utente di oggi non capisce nulla di macchine e di motori, chi è cresciuto con il telefono in mano guarda solo un poco all'estetica . Secondo Marchionne, non conviene fare una guerra di "contenuti", cioè sotto il cofano, perché l'automobilista moderno non lo capirebbe... questa sua visione non è del tutto sbagliata e riguarda ragazzi ancora minorenni o prossimi ai 18 anni che percepiscono l'automobile solo come un oggetto di consumo soggetto a veloce vetustà . Piacere di guida e divertimento nel farlo ... non è la meta che conta ma il viaggio... sono concetti sconosciuti ai più giovani.
 
Scendiamo un velo pietoso... il prossimo passo è la vendita ai cinesi che cercano know-how per poi produrre in Cina ad un quarto del costo.
20 anni fa parlai con un vecchio tecnico della Magneti Marelli sui 55-60 anni incontrato per caso ad un raduno motociclistico. Mi disse che tempo addietro avevano sviluppato candele che duravano 80.000 km ma che erano rimaste non commercializzate per questioni di introito economico , le candele normali duravano 15000 -30.000 Km. Disse chiaramente che facevano concorrenza agli impianti Bosch , ed erano (spero sono) gli unici concorrenti di Bosch . Concorrenza serrata e le aziende studiavano sempre i prodotto dell'alta. Era sicuro che l'azienda italiana potesse fare molto meglio dei tedeschi , ragionieri permettendo.
 
Sicuramente un tempo faceva meglio dei tedeschi. Adesso, ormai, sono anni che loro trainano il mercato dell'auto (BMW e Daimler in particolare, che lo si voglia o no è così) e noi ci limitiamo solo a inseguirli, e anche da lontano aggiungerei, visto quanto siamo rimasti indietro su molti fronti.
Guarda, non mi ci far pensare, le potenzialità dell'azienda sarebbero state ENORMI, ma sono completamente annichilate da una disorganizzazione e una gestione al limite del ridicolo, che negli anni hanno completamente annullato qualunque vantaggio. Se la comprassero i cinesi sarebbe pure meglio, almeno ristabilirebbero un po' di ordine e serietà, perché non si può andare avanti così.
 
Ultima modifica:
Di news c'è pure questa: https://www.bloomberg.com/news/arti...id-to-plan-sweeping-production-shift-in-italy
e la traduzione in italiano.. https://www.quattroruote.it/news/in..._in_italia_produrra_solo_vetture_premium.html
In pratica la gamma Fiat, al termine delle generazioni attuali, si ridurrebbe a Panda, 500 (fatte in Polonia) e probabilmente qualcosa a brand 500, forse un suvvino, forse 500X.
Punto, Tipo, 500L, Freemont, 124 senza eredi, Qubo e Doblò sono commerciali ma probabilmente restano in versione passeggeri.
 
Stando alle riviste del settore anche quest'anno nessun modello nuovo da FCA, forse un leggero restlyle della 500x...
 
Se parliamo di mercato EU sì, il 2018 porterà solo un restyling leggero di 500x e Renegade, ovvero fari Led, paraurti, infotainment aggiornato, forse fanno in tempo a metterci i firefly.
Punto e Mito a scadenza breve senza modifiche e rimpiazzi, Y (che vende solo in Italia) probabilmente continuerà sino a quando non dovranno riconvertire le linee polacche per la Panda nuova generazione; l'attuale è del 2012, non proprio freschissima e la nuova immagino sia già in cantiere, su una piattaforma spero rinnovata che originerà 500 e il suvvino jeep assemblato a Pomigliano.
Per il resto direi buio pesto.
 
Dall'articolo c'e' uno spiraglio di speranza: "marchionne lascerà l'incarico a fine anno". Il che non vuol dire nulla, ma chissà...

--- Messaggio doppio unito ---

Quindi la speranza di avere fiat low cost come le Dacia, pare definitivamente naufragata, salvo quello che ho scritto sopra.
 
ovviamente con questo smarcamento da parte di fca verso la nuova generazione di modelli già esistenti e la non volontà a produrre nuovi modelli non premium penso che non saró l'unico un domani quando dovró cambiare auto a rivolgere la mia attenzione verso altri marchi....il management fca dovrebbe anche capire che non tutti hanno i soldi per comprare automobili premium fabbricate in Italia....ma visto che tanto faranno solo i loro interessi, largo a Renault, hyundai, kia,ford.....
 
Hyundai sta puntando a tutta potenza in direzione VAG/Audi... Kia invece sta leggermente più bassa.
 
L'AD è tenuto a far gli interessi degli azionisti, non dell'utenza italiana che vorrebbe guidare roba a marchio Fiat...
 
certamente......dopo i miliardi che si sono presi in 50 anni di finanziamenti e agevolazioni dallo stato, soldi pubblici, i nostri soldi di italiani......lasciamo perdere và che mi sale l'embolo:mad:
 
Vorrei ricordare che alcuni progetti per me "eccezioniali" di Fiat sono arrivati dopo una dichiarazione di "non vi si aiuta più a babbo morto".
Cioè Panda 169 (per quanto tutta fatta fuori dall'italia), Grande Punto (ormai vecchia e stanca, ma decisamente intelligente e ben fatta come piattaforma), Croma solo famigliare (seriamente... Regata e Marea Berlina erano interessanti?).
Infine Multipla. Esteticamente abominevole (per quanto originale la prima... la seconda fondamentalmente digeribile), tecnologicamente interessante (space frame, spazio bombole, manovrabilità buona e spazio interno modulare) nonostante la spartanità (la FR-V era ben più finita...).
Infine mi è piaciuta molto Bravo II. Equilibrata come stile (per quanto non bellissima... è invecchiata in fretta), razionale nelle dimensioni, centrata come segmento di mercato. Ha solo completamente mancato un segmento come la SW di fascia media, che nonostante tutto con Tempra, Stilo e Marea (quest'ultima solo nelle motorizzazioni più piccole) aveva dato discreti successi a Fiat. Sia come van che come prodotto per le famiglie.

Di Marchionne vorrei criticare il decisionismo al contrario: veloce a tagliare progetti in discreta fase di avanzamento, mai veloce a comprendere e sviluppare progetti in grado di dare spazio al mercato.
Aveva ed ha ragione sulle difficoltà nel far coesistere 3 marchi quasi sovrapponibili (Lancia ed Alfa Romeo, nonostante la prima sia ben più giovane, nascono e si sviluppano grazie alle competizioni, senza dimenticare le diverse parentesi Fiat), ma mi domando come accidenti allora possa fare ad inventarsi una Abarth con un problema di eccesso di marchi...
E mi fa specie sentire diverse persone ex gruppo fiat (forse a cui rodeva essersene andate?) che parlano in toni completamente sconsolati del big chief in head di FCA. Che di certo ha risanato i conti, ma non so che futuro industriale ha dato non a Fiat... Ma a tutto il gruppo Auto.
Perchè per il lato trasporti, veicoli pesanti e macchine di movimento terra le cose non vanno proprio male...
 
Il settore veicoli industriali va bene, peraltro sfornando prodotti di qualità per il professionista: per mia esperienza non c'è qualitativamente paragone con il comparto auto a pari marchio. Sarà da vedere cosa faranno per i Ducato, non ho capito cosa sarà della JV con PSA per la sua produzione visto che l'altra JV, che sfornava gli Scudo, non è stata rinnovata.
Abarth e marchi... Abarth non ha prodotti propri, fa versioni delle 500... mi pare diverso dover gestire abarth dal dover gestire Lancia o Alfa, ognuna con peculiarità tecniche e d'immagine che necessitano di modelli a sè, non di rebadge. E' lì che nascono i problemi, nel decidersi a far modelli nuovi differenziandoli marchio per marchio e rendendoli appetibili.
Bravo SW... consideriamo che fiat, quando uscì la 5 porte, era decisamente con le pezze al **** e di soldi per lo sviluppo nuovi modelli ce n'eran pochi e da giocarsi per bene, tanto che la Bravo fu un remorphing della Stilo con un buon lavoro sulle sospensioni anteriori, non era un modello nuovo. La Sw sarebbe dovuta uscire in un momento di netto calo delle SW a favore delle varie scenic e similari, immagino che la cosa abbia pesato nella decisione.
 
Il settore veicoli industriali va bene, peraltro sfornando prodotti di qualità per il professionista: per mia esperienza non c'è qualitativamente paragone con il comparto auto a pari marchio. Sarà da vedere cosa faranno per i Ducato, non ho capito cosa sarà della JV con PSA per la sua produzione visto che l'altra JV, che sfornava gli Scudo, non è stata rinnovata.
Per me PSA non ha interesse a rinnovare le JV sui veicoli commerciali con FCA.
Avendo acquistato Opel che ne ha di analoghe con Nissan Renault, porterà avanti quelle, visto che il partner è una azienda a maggior controllo francese.
Abarth e marchi... Abarth non ha prodotti propri, fa versioni delle 500... mi pare diverso dover gestire abarth dal dover gestire Lancia o Alfa, ognuna con peculiarità tecniche e d'immagine che necessitano di modelli a sè, non di rebadge. E' lì che nascono i problemi, nel decidersi a far modelli nuovi differenziandoli marchio per marchio e rendendoli appetibili.
Fabia
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Polo
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Ibiza
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Questi lo fanno per 4 marchi. Piuttosto bene.
Toyota con 3 (Toyota, Lexus, Dahiatsu dove c'è ancora)
Renault con 2 (anzi, ne hanno un mezzo come Alpine sotto al naso e potrebbero recuperare pure Matra quando vorrebbero)
Hyundai con 2
PSA con 3 (se ne son creati uno loro, dopo aver ammazzato Talbot)
Honda con 3 a livello mondiale (c'è anche Acura e credo almeno un'altro)

Credo che ci siano solo due produttori mondiali che non fanno rebadging/rebranding: Ford, più che altro perchè nei decenni nonostante le acquisizioni li hanno chiusi tutti, e Mercedes (anche se si ricicla ogni tanto AMG e Maybach. L'unico rebadge è stato quell'aborto della crossfire, che per me può brucare amianto di fianco all'Arna ed ai dirigenti pazzi che l'hanno permessa: industrialmente sensata ma incapaci di capire che accidenti volesse il mercato dal Alfa Romeo). Se vuoi sopravvivere impari a farlo. Capendo il mercato e dandogli quel che vuole senza buttare soldi in troppi sviluppi prodotto.

Il margine (a mio parere) per gestire i 3 marchi con diverse impronte (pratico e popolare Fiat, vicino alla low cost, sportivo ed affascinante Alfa, elegante e di classe Lancia) secondo me c'era, però bisognava lavorare di concerto sin dall'inizio per progettare i mezzi.
Un personale ed incompleto elenco di qualche apocalisse made in gruppo Fiat.
Delta II (o LanciaSud), Lybra (costosissima industrialmente, anche se ha venduto tanto... ), Delta III (non oso pensare a quanto 'ccidenti sia costata farla così particolare rispetto alla Bravo), Lancia Y (che ha venduto un botto nei decenni ma non oso pensare a quanto accidenti sia costato modificare tanto la Uno/Punto per farla sempre a 3 porte con la Cinquecento/Seicento che eran pronte lì da "farcire di ninnoli", per non parlare delle plance sempre estrose), Thesis, MiTo (fare una accidenti di punto "chic" o più sportiva solo con Abarth no, eh?).
Secondo me la Mito è uscita dalla testa di uno che pensava di poter sottrarre clienti alla Mini con una piccola Alfa.. chi gli aveva fatto la miscela stimolante secondo me aveva sbagliato le dosi. Mi domando se la 159 (e le figlie più o meno legittime come Breva e Spider) abbia dato profitti.

Ripeto... Le tante manovre fatte dal grande dirigente sono state molto efficaci sui bilanci. Sul know how industriale non so quando finirà l'emorragia di persone, competenze e passione iniziato da molto, molto prima di Sergio sulla tolda...
 
per farla breve i fatti vanno nella direzione che in un futuro vicinissimo nessuna fiat verrà più prodotta in territorio italiano come ha lasciato intendere l'ad fca a favore di SUV e auto premium, e questo altri marchi non lo hanno fatto,quindi comprare una fiat o una Renault sarà la stessa cosa, si acquisterebbe un'auto straniera,prodotta in paesi non italiani....ma voi ce li avete i soldi per comprare e mantenere maserati, alfa romeo e jeep sempre che ci piacciano?io no sinceramente...in passato ho avuto alfa 147 e lancia delta oltre che alfa 33 e lancia beta, ho sempre fatto l'operaio in fabbrica e potevo permettermelo ma oggi per comprare un'auto prodotta in Italia dovrei fare l'avvocato o il presidente del consiglio, per me è un discorso inaccettabile.
 
Ultimo OT sul tema... la fine della produzione automotive di massa in Italia non è "solo" colpa di FCA. Ad ora la nazione non è attrattiva per la produzione industriale (alte tasse sui profitti societari, fiscalità complessa ed onerosa, costo del lavoro elevato, elevata litigiosità sindacale, mancanza di infrastrutture o costi elevati per accedervi, zero aiuti di stato ora). Non c'è la fila dei produttori auto per aprire stabilimenti, qui. Non che ci sia in altre nazioni ma come in Inghilterra da qui stanno scappando.
 
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