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Liquido antigelo: ce ne fanno vedere ..... di tutti i colori

Ti invito a documentarti, quantomeno per maggiore conoscenza della tua Fc.

Questa soluzione, rispetto alla ventola elettroattuata, ha alcune caratteristiche.
  • è completamente dipendente dal regime di rotazione del motore (che per il Wankel è tendenzialmente più elevato) demandando alla termostatica la regolazione del flusso (nel bene, nel male). Il che significa che se si sta andando piano... non è detto aiuti abbastanza.
  • non è gestita dal vero elemento che dovrebbe condizionarla: la temperatura del refrigerante, come invece accade con le elettroventole attuate da sensore. Che hanno anche il vantaggio di poter generare, in presenza di ECU e servomeccanismi, una allerta alla centralina in caso di mancato funzionamento/assorbimento (però si deve costruire correttamente il circuito di attuazione e verifica)
  • a seconda delle connessioni con l'albero motore possono esserci alcuni svantaggi
    frizione? disaccoppiamento inerziale tra ventola e albero ma c'è il rischio delle rottura della stessa
    epicicloidale? le flessioni e le vibrazioni non vengono trasmesse, ma il sistema d'ingranaggio mangia energia e genera rumore
    calettatura diretta sull'albero? la migliore efficienza possibile, ma una perdita di bilanciamento della ventola si ripercuoterebbe sull'albero dei rotori
In alcuni pickup e motori americani sono ancora presenti queste connessioni tra ventola e albero motore, in diversi video su YT viene mostrato come convertire questo raffreddamento in modalità elettrica, anche per potenziare in modo sostanziale il flusso d'aria, visto che la ventola vicina al radiatore ha genera una maggiore pressione (positiva o negativa a seconda di dove è montata) e spesso ha forme di pala più efficiente.
Oltre che spesso costare frazioni di prezzo rispetto all'aggregato ventola + connettore come ricambio.


E per gli amanti di Gran Turismo, la Fc non è affatto meno famosa ;)

Ho cercato poco fa (una informazione che davvero ignoravo avevo letto qualcosa di sfuggita in passato).

La pressione del sistema di raffreddamento nei wankel Mazda é gestita dal tappo del radiatore che ha una valvola con un solenoide: se la pressione eccede la taratura della valvola del tappo la valvola si apre e fa sfogare la pressione e il liquido in eccesso nella vaschetta di espansione di recupero.

Leggo che per la serie di Rx7 esistono 3 pressioni di esercizio stock quindi 3 tappi radiatori: il sistema di raffreddamento della FC con il 13b mono Turbo lavora a 0.9 bar stock!!!! Pochissimo!!

Mentre il motore 13b biturbo sequenziale della FD lavora a 1.1bar stock (ha il tappo radiatore tarato a 1.1 bar) proprio per garantire una temperatura di ebollizione più elevata perché più prestazionale.
Leggo però che molti che hanno una FD hanno messo il tappo radiatore della FC e hanno portato la pressione dell impianto a 0.9 perché leggo; per le tenute interne dei rotori per quanto riguarda il liquido dinraffreddamento 1.1bar possono essere troppi e in motori chilometrati le guarnizioni al silicone cedono molto più facilmente a 1.1bar piuttosto che a 0.9bar.

La modifica di portare l impianto di raffreddamento della FD a 0.9 bar é una modifica di affidabilità altamente consigliata.

Nei wankel si usa anche un tappo radiatore ad alta pressione che porta la pressione a 1.3 bar ma prevalentemente in ambito racing sportivo.


Per ciò che concerne il rischio di surriscaldamento ed eventuale ebollizione dalla Fc il sistema di protezione ha 2 sensori di avvertimento: quello di livello basso del liquido di raffreddamento e il sensore di sovratemperatura.

Mi é capitato durante il cambio di refrigerante che alla riaccensione ci fossero molte bolle di aria nell impianto e si accendere la spia di livello basso refrigerante.....ma oltre la spia si accende anche il buzzer.....il cicalino presente in tutti i wankel dalla rx7 sa22c/fb quando si arriva a limitatore.....e ti assicuro che suona in maniera continua e forte fino a che non si spegne l allarme ......un suono fastidiosissimo. Non si può non fermare l auto quando si accende.

Il sensore di sovratemperatura del liquido radiatore é tarato in maniera estremamente conservativa proprio per evitare di danneggiare il motore.
Una volta d estate vicino ai 40 gradi di temperatura esterna sempre con la miscelazione del liquido dinraffreddamento 30/70 ho puntato il termometro a infrarossi sul blocco motore e il termometro ha rilevato poco più di 90 gradi.

La miscelazione 30/70 di refrigerante é sicurissima e anzi aiuta il raffreddamento del motore d estate.
Il pericolo lo hai se vai in siberia o sulle Alpi di inverno dove se la temperatura scende sotto i 20 gradi di notte distruggi davvero il motore!
 
Ultima modifica:
Paraflù 11, miscelato con 50% di acqua é un -10 +110.
Di situazioni ce ne sono svariate, conosco vetture con all'interno impianto di raffreddamento hanno solo il liquido puro. Ognuno poi sceglie la tecnica sua, si passa dall'acqua corrente nell'impianto fino ai liquido refrigerante puro. Non mi sento di fare le pulci sulla % delle diluizioni a nessuno,secondo me fate bene tutti a seguire la propria strategia o seguire le avvertenze del prodotto. Per semplicità hanno fatto anche i liquidi del circuito di raffreddamento dell'impianto in versione ibrida. Personalmente ultimamente tendo a non svuotare l'impianto e fare piccoli rabbocchi nel tempo per rinnovare la concentrazione e protezione.
 
Ultima modifica:
Di situazioni ce ne sono svariate, conosco vetture con all'interno impianto di raffreddamento hanno solo il liquido puro. Ognuno poi sceglie la tecnica sua, si passa dall'acqua corrente nell'impianto fino ai liquido refrigerante puro.
Non va assolutamente bene ne la prima casistica citata ne la seconda! Il liquido refrigerante puro oltre ad essere più denso dell'acqua e quindi a caricare pompa acqua e pressione ha uno scambio termico molto inferiore all'acqua e quindi inficia sulle capacità di raffreddamento.
A meno che non si parli del liquido refrigenrante "EVANS" che nasce per essere messo puro senza la minima traccia di acqua

Solo acqua ovviamente non ha senso perchè il punto di ebollizione è 100 gradi e ghiaccia a 0 gradi spaccando tutto. Ci vuole nell'impianto un "mix" di refrigerante ("fino" al 50% e in rarissimi casi al 60% se guidi in regioni "artiche") e acqua. E l'acqua deve essere DEMINERALIZZATA "NON DISTILLATA". L'acqua distillata ha un potere corrosivo superiore alla demineralizzata perchè avida di ioni. L'acqua del rubinetto non va bene perchè presenti sali e impurità che causano calcare, alghe, eccetera intasando tutto.

Dipende molto dai climi dove si opera ma come detto: più acqua e meno refrigerante garantiscono una capacità di smaltimento termico maggiore. Per la questione ebollizione se non si usa il motore in maniera sportiva stando sempre al massimo dei giri un mix che va da 20 al 40% di refrigerante e 80-60% acqua demineralizzata è più che sufficiente!

E AGGIUNGO: il test della quantità di refrigerante andrebbe fatto con il "RIFRATTOMETRO" apposito che dice in maniera molto precisa la quantità di refrigerante presente e la temperatura di ebollizione/congelamento. In mancanza di questo può essere usato il classico sistema a galleggiante che costa meno del rifrattometro ma è meno preciso.

Il mio strumento a galleggiante della Lampa rileva -16/18 gradi congelamento (la scala è approssimativa) + 118 ebollizione con il MIX che ho fatto con AREXON ROLIN FLUID VERDE. Sono consapevole che la precisione lascia il tempo che trova ma a grandi linee dovrebbe essere ben sotto i -10 gradi e ben sopra i +110 gradi per l'ebollizione.
 
Ultima modifica:
Comunque su "saggio" consiglio di @Pike 3 giorni fa ho comprato 1 litro di Arexon Rolin Fluid "verde" (lo stesso che c è nell' impianto ora)......ho svuotato la vaschetta di espansione in cui avevo messo solo acqua demineralizzata.....che si era comunque mischiata a liquido refrigerante nei vari cicli......e ho messo 1 litro di liquido refrigerante puro nella vaschetta.

In questo modo nei vari cicli di accensione il refrigerante puro entrerà nell' impianto a poco a poco e alzerà la percentuale di liquido refrigerante di più di qualche punto percentuale penso. Di sicuro una sicurezza in più per la salute dell' impianto.
 
Grazie per aver definito "saggia" la mia opinione. Spero che sia stata la razionalità del discorso a convincerti, perchè la ritengo la cosa più importante in assoluto.

Non fidatevi mai della gente su internet. Se vi danno spunti di riflessione, prendete tempo per informarvi tramite tutti gli altri mezzi che ritenete opportuni.

Usate sempre la vostra testa, cercate di imparare da ogni fonte possibile e fate sempre funzionare il cervello. Non si può essere d'accordo con tutti, ma ognuno può farci capire cose che non pensavamo due minuti prima ;)
 
@Pike
Concordo c è molta disinformazione troppe notizie false o semplicemente non false "superficiali".

Però come dicevano i nostri nonni "spesso la verità sta nel mezzo! :)

Per quanto riguarda il liquido di raffreddamento nello specifico sempre per citare un detto molto più vecchio....i latini dicevano "meglio abbondare che peccare per difetto".

A far danni nei motori per teorie e supposizioni ci vuol poco.

A tal proposito sempre @Pike : per il mio Kawasaki Gpz Turbo ho ordinato le candele Pulstar direttamente dall'America (sono candele che hanno un super condensatore all'interno e scoccano una candele migliaia di volte più forte che dovrebbe migliorare la combustione e quindi ridurre i consumi ed aumentare "leggermente" la potenza)
Erano anni che volevo provarle mi son fatto il regalo di Natale (le sto ancora aspettando arriveranno a giorni)

Spero di non aver fatto un azzardo per la.salute del motore.....a volte sperimentare troppo è negativo! :D Aprirò una discussione apposita a breve qui sul forum!
 
@Pike
Con la bella stagione ho iniziato ad usare la mia Mazda RX7 da quasi 1 mesetto!

Come detto nel post precedente per compensare il rapporto tra acqua/liquido refrigerante troppo alto mesi fa ho svuotato la vaschetta di espansione e l'ho riempita con liquido refrigerate puro (Arexon Rolin Fluid verde).

Prima di fare questa operazione la misurazione della concentrazione con lo strumento LAMPA mi dava un -16 gradi!
Adesso dopo 1 mese e una ventina di viaggi alcuni anche di centinaia di chilonetri l'antigelo puro nella vaschetta di espansione si é mischiato "uniformemente" con il resto dell'impianto!

Ho ripetuto il test e lo strumento LAMPA (che comunque non é precisissimo) mi da una protezione fino a -22 gradi e un punto di ebolizione di +125 gradi! Sono piú o meno arrivato al livello (anzi leggermente di piú) della soluzione Arexon Rolin Fluid verde pre-miscelata con antigelo + acqua demineralizzata che purtroppo non vendono piú (altrimenti avrei comprato i flaconi pre miscelati)

Ti ringrazio molto, come detto prima, del suggerimento che mi hai dato!

Non é una concentrazione del 50% ma é vicina al 40% che come la soluzione miscelata per il nostro clima é piú che sufficiente!

Il rapporto di concentrazione del refrigerante prima di questa operazione di aggiunta dell'antigelo puro era effettivamente troppo scarsa.

Anche perché ho letto che se é vero che piú acqua c'é piú raffredda meglio (la veicolazione del calore dell'acqua rispetto al glicole etilenico é imbattibile) é vero anche che a parte il glicole c'é il pacchetto di additivi inibitori. In questo caso il pacchetto brevettato da Arexon si chiama

GLITECH 4.100 (che sta per 4 anni o 100.000km) che é un pacchetto inibiitore anti corrosione, anti calcare, anti schiuma e lubrificante che oltretutto ammorbidisce eventuali morchie e protegge il circuito tra cui pompa acquia e tubazioni dalla corrosione quindi in questo caso piú additivo c'é piú il'impianto é protetto!
 
Si, ma va sempre tenuto in tolleranza di miscelazione.
Se no è come fare una granita 80% sciroppo e 20% ghiaccio, ossia una porcheria😂
 
Si, ma va sempre tenuto in tolleranza di miscelazione.
Se no è come fare una granita 80% sciroppo e 20% ghiaccio, ossia una porcheria😂
In che senso?

Il refrigerante nella vaschetta dopo tutti questi viaggi si é giá miscelato con il resto dell'impianto! E' giá uniforme!

@Pike

E' giá oltre il "primo uso", il refrigerante della vaschetta é gia miscelato con tutto il resto dell'impianto, ho aspettato a fare la rilevazione dopo molti viaggi e circa 700km!

Aggiungo che ho fatto una verifica con lo strumento LAMPA quando ho aggiunto il refrigerante puro nella vaschetta, prima di accendere il motore. Lo strumento rilevava -50 gradi con concentrazione al 100% di refrigerante. Se la concentrazione al 50% é -39gradi e al 40% -25 tutto torna!
 
Che non puoi mettere tutto paraflu concentrato perché va sempre miscelato secondo le indicazioni
 
@Duker

Forse non mi sono spiegato: nell'impianto avevo giá una miscela di refrigerante/acqua nella proporzione 30% di refrigerante/70% di acqua demineralizzata!
Ho quindi vuotato la vaschetta di espansione che al cambio del liquido avevo riempito con acqua demineralizzata pura e l'ho riempita con refrigerante puro al 100%.

In questo modo dopo vari cicli di accensione e spegnimento del motore e chilometri percorsi la concentrazione 100% di refrigerante della vaschetta di espansione si é mischiata al resto dell'impianto é ha portato la percentuale a circa 40% refrigerante e 60% acqua demineralizzata!

Prima la miscela era troppo bassa come refrigerante come consigliato da @Pike!

Spero di essermi spiegato bene questa volta! :)
 
Ah ok così va bene
 
Mi unisco.
Poco tempo fa ho visionato buona parte della discussione (non proprio tutto, quindi chiedo venia se mi perdo qualcosa), mi interessa l'argomento perché devo fare la distribuzione con relativo cambio liquido refrigerante e stavo cercando le soluzioni migliori, sia per convenienza che soddisfazione personale.
Leggendovi mi sono convinto a fare il passaggio da IAT (blu) a OAT (rosso, Paraflu Up), meno aggressivo, tempi di sostituzione meno frequenti...
Il meccanico, pur ponendosi con disponibilità e lasciandomi la scelta, si è però mostrato scettico, sostenendo che è lo IAT a durare di più: essendo inorganico e meno ecologico "...puoi intuire da te che è più durevole rispetto agli OAT". Ragionamento che, in questi termini, è anche sensato, ma sospetto sia più complicato di così, ho la mia teoria che vi risparmio. In ogni caso non avevo argomentazioni per rispondere, se non quella che, informandomi online con attenzione, mi risulta diversamente.

Al di là del mio caso, trovo interessante chiarire la questione in generale.
Voi cosa rispondereste a queste obiezioni? I tempi di sostituzione sono indicati da qualche parte? Se sì me li sono persi.

Nel frattempo ho anche mandato una mail alla Petronas, magari non risponderanno, ma ero curioso.
 
Sull'auto in profilo? La Seicento 1.1 del 2002?
Cosa prevedeva come tipo di paraflu nel LUM?
 
Mi unisco.
Poco tempo fa ho visionato buona parte della discussione (non proprio tutto, quindi chiedo venia se mi perdo qualcosa), mi interessa l'argomento perché devo fare la distribuzione con relativo cambio liquido refrigerante e stavo cercando le soluzioni migliori, sia per convenienza che soddisfazione personale.
Leggendovi mi sono convinto a fare il passaggio da IAT (blu) a OAT (rosso, Paraflu Up), meno aggressivo, tempi di sostituzione meno frequenti...
Il meccanico, pur ponendosi con disponibilità e lasciandomi la scelta, si è però mostrato scettico, sostenendo che è lo IAT a durare di più: essendo inorganico e meno ecologico "...puoi intuire da te che è più durevole rispetto agli OAT". Ragionamento che, in questi termini, è anche sensato, ma sospetto sia più complicato di così, ho la mia teoria che vi risparmio. In ogni caso non avevo argomentazioni per rispondere, se non quella che, informandomi online con attenzione, mi risulta diversamente.

Al di là del mio caso, trovo interessante chiarire la questione in generale.
Voi cosa rispondereste a queste obiezioni? I tempi di sostituzione sono indicati da qualche parte? Se sì me li sono persi.

Nel frattempo ho anche mandato una mail alla Petronas, magari non risponderanno, ma ero curioso.

E il meccanico.........ti ha detto cose estremamente "inesatte"

I liquidi inorganici (quelli blu) sono quelli che decadono piú velocemente e anzi si acidificano, sono quelli praticamente con glicole etilenico puro! La durata é indicata in 2 anni circa anche se nella realtá non li cambia nessuno dopo 2 anni!

Dopo i liquidi blu ci sono i liquidi HOAT cioé quelli a tecnologia organica IBRIDA di solito di colore VERDE che hanno una durata almeno "doppia" rispetto a quelli inorganici blu!
Sulle mia Mazda RX7 del 1991 che nasceva negli anni 80/90' per il classico paraflu blu ho messo quello verde, nello specifico l'Arexon Rolin Fluid verde con pacchetto di additivi brevettato Glitech 4.100! 4.100 sta appunto per cambio e durata 4 anni o 100.000km ma di sicuro puó arrivare anche a 5 anni o piú!
Questi liquidi "VERDI" sono progettati proprio per fare l'upgrade delle vecchie auto con liquido BLU ai nuovi liquidi con tecnologia ibrida!

Su motori progettati per il liquido blu é "altamente sconsigliato" mettere i liquidi a tecnologia totalmente organica rossi o gialli (giallo é la formulazione per le auto francesi o ibride) perché la composizione puó mangiare le guarnizioni in silicone! E' quello che é successo in molti motori di RX7 dove i clienti che si sono informati poco hanno messo liquido rosso su vecchi motori! Dopo svariate di migliaia di km le guarnizxioni "coolant seals" del liquido di raffreddamento del motore sono state mangiate quel che basta dal liquido organico e ha iniziato ad andare acqua in camera di scoppio. I coolant seals nel motore wankel sono come la guarnizione della testa nei motori a pistoni! Hanno dovuto quindi aprire tutto il motore e fare un rebuild anche se il motore e i rotori del wankel erano ok come compressione e non avevano necessitá di un rebuild.
Sui vecchi motori nati per il liquido blu invece i liquidi verdi sono pienamente compatibili.

I liquidi "ROSSI" (o GIALLI) a tecnologia totalmente organica sono quelli con la durata maggiore!
Pensa che il liquido rosso Volkswagen G12 é dato senza manutenzione a vita indefinita e si cambia solo quando si cambia la pompa acqua (da sepcifiche del LUM).
Il G13 Volkswagen é viola ma la differenza sostanziale é che ha le stesse prestazioni del rosso ma é piú ecologico e con minor impatto ambientale!

Sul tuo motore che é molto vecchio metti i liquidi VERDI a tecnologia organica ibrida!
 
Ultima modifica:
Santo Padre dell'ingegneria automobilistica e della termodinamica... Dammi la pazienza per non far partire le 108.000 invettive contro chi si lancia verso i colori invece che verso le specifiche.
L'ho riportato sin troppe volte. Lo scrive pure il titolo per quanto in modo obliquo
Rhutten li propone rossi, blu, verdi, gialli, arancio, viola.
1685038532923.png

Ho smesso di chiamare i due liquidi di Petronas "Paraflu Blu, Paraflu Rosso"; li chiamo Paraflu11 e Paraflu UP nel forum per cercare di estirpare questo atteggiamento.

Ve lo dico in modo brutale: fottetevene del colore, Guardate alle specifiche.
Ritornando alle domande...
Sull'auto in profilo? La Seicento 1.1 del 2002?
Cosa prevedeva come tipo di paraflu nel LUM?
 
@Pike

I colori del refrigerante "sono" uno standard per identificare la tecnologia del liquido di raffreddamento (IAT/HOAT/OAT)

Tempo fa dopo circa 3 anni dopo aver fatto il cambio del liquido di raffreddamento sulla RX7 (sempre con Arexon Rolin Fluid verde) nonostante avessi usato l auto pochi migliaia di km il liquido di raffreddamento nella vaschetta di espansione da verde scuro era diventato quasi "viola".
Pensavo che il liquido si fosse degradato (l'ho comunque cambiato qualche mese dopo) per questo ho scritto al supporto tecnico Arexon.

Visto che conservo tutto ho conservato anche quella email con la risposta dell'Arexon che riporto qui sotto

Salve,

il colore del refrigerante serve per identificare, orientativamente, la differente tecnologia chimica all’interno. In questo modo si evitano miscelazioni di due prodotti con tecnologia diversa.
Ovviamente, il colore tende nel tempo a degradarsi chimicamente, mantenendo una colorazione più o meno simile. In generale, il colore non ha nessuna utilità pratica all’interno del circuito, per cui non deve preoccuparsi se il colore del liquido vira nel tempo.



Saluti,

*********

Product Technical Advisor

Technology Department


E questo lo dice l'Arexon!
Tutte le case produttrici di liquido di raffreddamento dovebbero usare questo standard di colori.

Riporto ulteriore approfondimento su liquidi di raffreddamento e colori:

 
Vi rispondo in notturna mentre sono in viaggio :Dead:
Sull'auto in profilo? La Seicento 1.1 del 2002?
Cosa prevedeva come tipo di paraflu nel LUM?
Sì, quella (l'ho dato per scontato ma in effetti era meglio specificare).
Il LUM indica prevedibilmente Paraflu 11. Prima non mi occupavo dell'auto e non so cosa ci sia attualmente all'interno né chi ce lo abbia messo. Un liquido blu/verde scuro che potrebbe essere il nativo IAT o un HOAT.

E il meccanico.........ti ha detto cose [...]
Come dicevo mi sono informato, compreso in questa discussione, quindi sono al corrente di questi concetti. Su tale base avevo fatto la scelta: sostituire con Paraflu Up (previo lavaggio accurato), scelta che parrebbe adeguata al mio caso ovvero un motore, sì vecchio, ma comunque compatibile.
La questione è che il meccanico mi ha dato informazioni discordanti rispetto a quanto appreso e, sebbene dubiti delle sue parole, il suo ragionamento di per sé aveva senso, mentre io non avevo argomentazioni per ribattere. Capisci che dire: "ma io ho letto su internet una cosa diversa" non è un punto convincente.

Per questo, e per mia conoscenza personale, cercavo delucidazioni, domandando:
Voi cosa rispondereste a queste obiezioni? I tempi di sostituzione sono indicati da qualche parte? Se sì me li sono persi.

Nota a parte >
Per quanto riguarda il colore mi trovo d'accordo con Pike. Non direi esista uno "standard", ovvero un regolamento fisso, basato sul colore per determinare la tecnologia, sia per quanto letto qui, sia per esperienza personale: ho visto HOAT verdi, ma anche gialli e rossi, perfino un OAT blu (se non sbaglio della LiquiMoly).
 
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