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- Bravo 1.4 16v 2009 (192B2000) 90cv - Punto mk2b 1.2 8v 60cv - 2006
No, per quanto riguarda il 20k, fa danni a prescindere e quindi lo sconsiglio a priori.
E' inutile preservare un catalizzatore da 400€ quando poi fai danni su un motore (entro i 120k km) tra i 1000 e i 3500€ a seconda dei casi, solo perchè l'olio non regge nemmeno il ritmo di una falciatrice. Un 10w40 di formulazione moderna, non ha problemi a reggere meglio certi ritmi pur degradandosi meno rispetto al vetusto 20k.
Il preservare il catalizzatore è ovviamente importante e non solo per la durabilità del catalizzatore in se stesso, ma anche per un funzionamento del motore ottimale. Non è un segreto che più si tappa lo scarico e più aumentano le temperature in fase di scarico nel motore, andando ad innalzare troppo le temperature del motore stesso, portando poi al limite la componentistica che gira dentro e fuori nel motore (paraoli, candele, guida valvole e valvole stesse) oltre a creare maggiore ossidazione per l'olio stesso.
I risultati nel mettere un altro olio dopo il selenia, dipendono tutti dallo stato del motore in quel momento e se si riesce a ridurre l'attrito (che poi crea maggior consumo di benzina, andando ad inquinare di più il cat) allora tanto meglio, pur se l'olio possa avere un tbn superiore. Non è un caso che se io metto un olio che si degrada e soprattutto evapora di meno, avrò un blow by meno carico di vapori d'olio che poi finiscono tutti combusti nel cat.
Quindi un selenia 20k con formulazione Api SL del 2001 in A3, non può assolutamente reggere il confronto con un 10w40 Api SN A3/B4 del 2011, dove addirittura in alcuni test Api (che sono più "banali" degli Acea) sono stati triplicati come tempo di durata rispetto a quelli del 2001. Si può quindi ricorrere ad un 10w40 più moderno e nel migliore dei casi, anche ad un 5w40.
E' inutile preservare un catalizzatore da 400€ quando poi fai danni su un motore (entro i 120k km) tra i 1000 e i 3500€ a seconda dei casi, solo perchè l'olio non regge nemmeno il ritmo di una falciatrice. Un 10w40 di formulazione moderna, non ha problemi a reggere meglio certi ritmi pur degradandosi meno rispetto al vetusto 20k.
Il preservare il catalizzatore è ovviamente importante e non solo per la durabilità del catalizzatore in se stesso, ma anche per un funzionamento del motore ottimale. Non è un segreto che più si tappa lo scarico e più aumentano le temperature in fase di scarico nel motore, andando ad innalzare troppo le temperature del motore stesso, portando poi al limite la componentistica che gira dentro e fuori nel motore (paraoli, candele, guida valvole e valvole stesse) oltre a creare maggiore ossidazione per l'olio stesso.
I risultati nel mettere un altro olio dopo il selenia, dipendono tutti dallo stato del motore in quel momento e se si riesce a ridurre l'attrito (che poi crea maggior consumo di benzina, andando ad inquinare di più il cat) allora tanto meglio, pur se l'olio possa avere un tbn superiore. Non è un caso che se io metto un olio che si degrada e soprattutto evapora di meno, avrò un blow by meno carico di vapori d'olio che poi finiscono tutti combusti nel cat.
Quindi un selenia 20k con formulazione Api SL del 2001 in A3, non può assolutamente reggere il confronto con un 10w40 Api SN A3/B4 del 2011, dove addirittura in alcuni test Api (che sono più "banali" degli Acea) sono stati triplicati come tempo di durata rispetto a quelli del 2001. Si può quindi ricorrere ad un 10w40 più moderno e nel migliore dei casi, anche ad un 5w40.