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Una volta buttai una lavatrice per il cuscinetto del cestello
10€ di danni ma irreparabili visto che il cestello palesemente composto da 2 parti con predisposizione per guarnizioni e viti, al posto di essere avvitato è stato termosaldato rendendo impossibile l'estrazione e la sostituzione del cuscinetto.
Da allora compro quella che costa meno, perché la scheda nuova costa più della lavatrice o i pezzi sono insostituibili.
Per fare chiarezza:che poi sono tutti Electrolux /Ariston e cavoli vari essendo un unica azienda).
Come detto la qualità e´calata mah e´anche vero come per tutto di non prendere l ´esemplare difettoso
La qualità non ha un' unità di misura ma esistono dei metodi definiti per misurarla o per definirli anche indicati da normative (es. ISO 9001)La qualità non ha unità di misura...
Veniamo alla definizione...La qualità non ha un' unità di misura ma esistono dei metodi definiti per misurarla o per definirli anche indicati da normative (es. ISO 9001)
La ISO parla di "sistemi di gestione della qualità", non della qualità stessa. Nello specifico, serve a fare in modo di dimostrare che l'azienda sa cosa sta facendo, come lo sta facendo, come lo ha fatto e può produrre documentazione a norma di legge per certificarlo o per poter, a ritroso, identificare, in caso di problemi, che prodotti ha coinvolto, preparati da chi, per quanto tempo, per quale motivo.
Noto che il componente è identico a quello della mia Whirlpool, e non mi stupisce.Io devo prendere l'asciugatrice in futuro per cui passerò di qui a chiedere consigli.
La lavastoviglie hotpoint mostra già i segni di un assemblaggio per così dire "subottimale". La guarnizione del cassettino dove si inseriscono brillantante e detergente è storta e forse perde....
In alto a destra si vede che sporge della gomma.
Lavastoviglie insalata a giugno e utilizzata da circa un mese...
Sacrosanto quello che dici. Infatti in settimana chiamo.Noto che il componente è identico a quello della mia Whirlpool, e non mi stupisce.
Comunque, un difetto del genere è degno di una chiamata al numero verde per intervento in garanzia.
Detto tra noi, in 20 minuti lo potresti risolvere, probabilmente, ma perché non esercitare un proprio diritto?
Le tre dimensioni hanno come unità di misura il millimetro ed i vari multipli.
Il peso (che è una forza ma vabbè) ha il kg (che non è una unità di forza).
I consumi hanno il kwh.
La potenza ha il kw.
La temperatura della luce il kelvin.
Le temperature hanno il grado centigrado (almeno per noi stolti decimalisti).
Vi sono molti parametri misurabili, in modo oggettivo. Non la qualità.
Questo perchè non esiste, almeno che io sappia ad ora, un parametro numerico che si riferisca ad un valore che misura la qualità.
Per quanto riguarda il "giudicare un prodotto scadente", una persona fornisce una propria valutazione personale di quanto è stato soddisfatto dal prodotto, per indicarne la qualità. Con tutti i bias che vi sono sul prodotto stesso: da quanto il prezzo lo predispone più o meno favorevolmente, a quanto il marchio gli ispira fiducia, a quanta prestazione ottiene, a quanta prestazione pensava realistico ottenere.
Quando si parla di "rapporto qualità prezzo", si parla di un qualcosa di impossibile, almeno matematicamente. Questo perchè la qualità di un prodotto non si può esprimere (ad ora) in un numero. E anche se si potesse, questo numero sarebbe completamente variabile, a seconda di quanto scritto sopra per i bias di chi esprime quel valore di rapporto qualità prezzo.
Fatemi riportare un paio di spunti di riflessione...
Spunto 1.
A fine 2004 inizio 2005 un boato ha scosso le fondamenta degli appassionati hi-fi e hi-end, due segmenti particolarmente costosi e complessi del mercato audio. Due mercati che non coinvolgono così tante persone, ma che sono composti da gente che assomma una buona serie di dosi di paranoie e di portafogli a fisarmonica.
Cos'è successo?
Visto quanto accaduto, il bias di chi valutava i prodotti... prima ancora di averli ascoltati, rendeva inefficace la possibilità di comprendere la potenzialità del prodotto. Se ci fosse il misuratore di qualità... non avrebbero potuto contestare nulla.Un amplificatorino da 25 USD aveva le caratteristiche sonore in grado di metterlo in competizione, in termine di fedeltà di riproduzione e pulizia di segnale, con prodotti venduti anche a 3500 USD cadauno ed è stato collegato ad altoparlanti da 16000 USD la coppia. E non è che ne sarebbe uscito per forza vincitore... Le caratteristiche di potenza, flessibilità d'uso, aspetto estetico, funzionalità non erano sufficienti, ma grazie ad un chip d'amplificazione particolarmente ber riuscito era in grado di "salire sul palco" e di rendere ardua la competizione.
L'amplificatorino era costruito per andare a pile; occorreva un alimentatore per renderlo indipendente da questo piccolo difetto, e se si spendeva "abbastanza" per dargli tanta corrente (18V se ben ricordo, non so quanti ampere) le prestazioni sonore ancora miglioravano. Il tutto permesso da un chip di pochi millimetri quadri di dimensione e da una scheda elettronica di 3x5cm.
La tecnologia manco era nuovissima... Un amplificatore in classe D, o switching, era stato inventato per la prima volta nel 1955; l'arrivo di dispositivi portabili audio ha reso gli amplificatori in classe D particolarmente diffusi come circuito per rendere l'uscita di linea sfruttabile dalle cuffie o da un piccolo set di casse integrato. Il produttore del chip, Tripath, aveva iniziato ad applicare i concetti del classe D agli amplificatori audio, arrivando a registrare un marchio (T-Class) per identificare il set di funzionalità e caratteristiche e proteggere il prodotto. E Tripath vendeva ottimi economici prodotti a tanti... sulla pagina inglese di Wikipedia puoi trovare alcuni nomi molto conosciuti.
Chi aveva in mano questo grande prodotto ha avuto un enorme successo, specie con l'esplosione della fama... beh. No.
Due anni dopo, Tripath ha applicato il Chapter 11, una delle procedure per tutelare soci e creditori dai problemi finanziari. Un anno dopo, Cirrus Logic ha comprato marchio, brevetti, rimanenze di magazzino.
Cosa c'entra questo? Beh...
Chi ha ascoltato questi amplificatori con le orecchie ed il cervello attivo, ha trovato un modo per arrivare ad una soddisfazione personale elevata senza spendere le elevate cifre richieste in ambito HiFi e HiEnd. Alcune aziende attorno a questo tipo di prodotti sono sorte, come Trends Audio e NuForce, in grado di arrivare sul mercato con prodotti entro il migliaio di euro in grado di rivaleggiare con prodotti con etichette prezzo di 2, 3, 5 volte tanto. Ma non è successo solo questo: il mercato di acquirenti di pesanti scatole in alluminio spazzolato ha rifiutato in toto i fatti, continuando a sostenere che quel tipo di prodotto non potesse essere nemmeno vicino all'HiFi. Un po' come hanno fatto i fan della fotografia a pellicola negando dignità e prestazioni a quella digitale, finchè non han potuto fare altrimenti.
Pre pandemia, con poche centinaia di euro (letteralmente, 600) era possibile acquistare casse, ampli e lettore CD ed avere prodotti in grado di dare una sensazione di ascolto paragonabile ad impianti da tre a cinque volte più costosi...
Spunto 2. Ce l'avete presente il recensore? O recensitrice.
Dovrebbe essere quella figura mitologica in grado di interfacciarsi con un prodotto e dire "questo è meglio, questo è peggio". Perchè li ha potuti misurare.
Chi è sufficientemente... bravo. O vorrei dire, poco vincolato da logiche di marketing, sa che non può fidarsi troppo dei propri sensi. Da questi può raccogliere impressioni utili per la valutazione, ma spesso a questi aggiunge strumenti in grado di dare una serie di dati da analizzare. Dati che permettono anche di confutare i propri sensi e le proprie impressioni, e gli danno modo di spingere più a fondo l'indagine, per capire "cosa" gli da' la sensazione che sente tramite il corpo, ma che gli strumenti magari non gli san dire da dove viene.
In ambito puramente automobilistico, il ritardo tra rotazione di volante e l'attivazione di accelerazione laterale vi dice la reattività di un'auto, mentre il momento polare d'inerzia vi aiuta a capire le reazioni dell'auto durante i drastici cambi di direzione. Più basso è, più facilmente l'auto sarà in grado di cambiare direzione senza scomporsi, al di là di quanto sono rigide le sospensioni, e c'è un modo "semplice" per farlo: accentrare le masse del mezzo vicino al centro di gravità e al centro di rotazione. Non sempre coincidono...
Ma se chi recensisce il prodotto è particolarmente sovvenzionato da tale marca o talealtra marca? Per legge non puoi essere pagato da chi produce, importa o provvede alla commercializzazione del prodotto per la recensione dello stesso. Non sarebbe una recensione, sarebbe una pubblicità.
Peccato che da decenni sia legale fornire il prodotto in prova gratuitamente, anche per mesi; invitare presso location specifiche per la presentazione commerciale, con pernotto e pasti pagati, fornendo ampia documentazione tecnica e mezzi, ma anche... piacevolezze per chi è invitato; Dare accesso per tempi più o meno lunghi a prodotti dello stesso marchio ma di fasce diverse per dare metri di paragone del posizionamento del prodotto.
Vi sono specifiche norme per questo, per evitare che... si cerchi di ottenere il migliore report di soddisfazione (qualità) possibile. Ma viene fatto lo stesso, per introdurre al meglio il prodotto. O, a mio vedere, per influenzare chi lo deve valutare.
Se bastasse una misurazione... si potrebbe ottenere un valore misurabile e confrontabile. Invece, per far credere a chi legge/ascolta la valutazione che il prodotto è buono, si cerca di introdurre se possibile dei bias in chi lo recensisce. E se il risultato non è soddisfacente...
Beh...
Vi ricordate Galeazzi e Bordoni? O meglio, in Automoto.it, galebordons. Hanno stroncato la Tipo 356. Automoto.it non si avvale più della loro collaborazione, da non pochissimo. Ma fin quasi alla fine del dinamico duo, FCA non è stata particolarmente vogliosa di fornire a quella testata della auto per poter fare i video.
Non si misura la qualità. Non c'è l'unità di misura. Si ascolta la soddisfazione. Ed è un territorio dove la suggestione, purtroppo, pesa ancora.
L'acqua era calda. Conteneva energia.