In realtà sono grandi musicisti ricercatori.
Ma io sono legato a pezzi più easy, come Born to be Abramo, Abitudinario (Nubi di ieri sul nostro domani odierno), e soprattutto SERVI DELLA GLEBA
Quando conoscevo solo quelle poche canzoni che passavano in radio (in primis "il Pippero") pensavo che il loro obiettivo fosse una comicità demenziale finalizzata solo a farsi due risate, un po' come i film tipo "Una pallottola spuntata".
Poi, un giorno di fine anni '90, è venuto a trovarmi mio cu
ggino, con una cassetta in mano, e non smetteva di ridere. Avete presente la risata di Muttley nel cartone "Wacky Races?": ecco, lui ride così. E non smetteva! Gli ho tolto la cassetta dalle mani e l'ho inserita nella radio: era un album degli Elii che iniziava proprio con "Born to be Abramo". Ascoltando le canzoni ho capito che c'era dell'altro: non era il classico gruppetto che fa musica tanto per far ridere (tipo gli "Angel Prut", per intenderci, che comunque trovo molto simpatici): ho sentito ricerca e sperimentazione nella musica e negli arrangiamenti e testi, tutt'altro che banali (ok, ci sono anche quelli fine a se stessi, ma non sono la maggioranza), raccontati in modo diverso dal solito. Ho cominciato a comprare gli album, anche quelli precedenti e ho avuto solo conferme. Poi, una sera, nel 2008 se non erro, li ho sentiti suonare dal vivo in un concerto -peraltro gratuito- presso la Cittadella Universitaria di Catania e sono rimasto letteralmente a bocca aperta (e anche quelli che mi stavano intorno perché ero praticamente l'unico a conoscere tutti i testi dei brani che hanno cantato, compresi quelli dell'ultimo album).
D'altro canto, se non ci fosse dietro un certo livello qualitativo, certi "giganti" della musica come Giorgia, Enrico Ruggeri, Antonella Ruggiero, lo stesso Patrick Hernandez e altri che adesso mi sfuggono, non avrebbero accettato di collaborare con gli Elii.
Il pezzo che ho linkato, ad esempio, è una vera e propria denuncia sulla faccenda del "
Bosco di Gioia", a Milano, per la quale gli Elios si sono battuti parecchio mediante una raccolta di firme e uno "sciopero della fame" da parte di Rocco Tanica.
Ci sono brani che trattano temi "impegnati", narrati ovviamente alla loro solita maniera: la pena di morte, la violenza negli stadi, certe faccende riguardanti le missioni spaziali e via dicendo. C'è anche spazio per sorridere su certi atteggiamenti tipici del genere femminile (ma anche di quello maschile o del genere umano in genere e scusate il gioco di parole alla Elio).
Poi, ovviamente, il tutto può non piacere o non interessare: i gusti son gusti e rimangono sacri.
Tra i più grandi esponenti del rock-progressive in italia...
Solo che hanno fatto / fanno musica principalmente per divertirsi..
Esatto. Come tutti quelli che meritano di essere definiti artisti: si fa musica per passione e divertimento, poi ovviamente è anche un lavoro ed è giusto che ci si paghi da vivere (...e anche qualcosa di più). Personaggi come Lucio Dalla o Gino Paoli, tanto per citarne qualcuno, hanno cominciato a fare musica solo per soldi? Non credo.
Gli Elii hanno sempre saputo perfettamente qual'è il loro target e sono sempre stati coerenti. Altri (che non nomino perché non ho la minima intenzione di innescare polemiche), talvolta, hanno dato l'impressione di fare scelte orientate più alla pecunia che al piacere di far musica.
Ci avrei messo le mani sul fuoco (entrambe, e pure i piedi) che
@galerio995 tirava fuori uno dei suoi brani di repertorio.
Brani che comunque, nonostante vi abbia fracassato i cabbasisi parlandovi degli Elio e Le Storie Tese, fanno parte anche del mio repertorio.
"Your latest trick" -credo di averlo già scritto- è una di quelle canzoni che mi piace (moltissimo!) come la prima volta che l'ho ascoltata, tanti anni fa. Anzi, adesso che "sento" la musica in modo diverso rispetto a quand'ero un ragazzetto, forse mi piace anche di più.