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Quattro risate

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Ultima modifica di un moderatore:
Io sono un grande appassionato di tecnologia, di automatismi, di cose pazzesche. Mi potevo far mancare lo smart speaker con assistente vocale integrato? Ovviamente no! Così ho comprato quello di Amazon, chiamato "Echo Dot", aka Alexa. Bello! Bello, bello, bello! Bello tre volte!

Una delle funzioni carine è creare e gestire le liste della spesa, che vengono sincronizzate con gli smarphone associati. Io sono partito in quarta, anzi in quinta. Anzi, in sesta. Anzi, in overdrive: ne ho create ben quattro: una per l'ortolano, una per "la spesa intelligente", una generica (?) e una per il ferramentaio di fiducia.

<<Alexa! Aggiungi 'piselli' alla lista della spesa.>>
<<A quale lista vuoi aggiungere 'cestelli'?>>
<<'Piselli'! Non 'cestelli'!>>
<<Ok. Ho creato la lista della spesa chiamata 'cestelli'. Puoi aggiungere un articolo dicendo: "Alexa, aggiungi articolo alla lista 'cestelli'>>
(Adesso le liste sono cinque. Ottimo.)
<<Alexa! Aggiungi 'piselli' alla lista X.>> (X = nota catena di supermercati)
<<Ok. Ho aggiunto 'piselli' alla lista X.>> (X = vedi sopra)
Nel frattempo arriva la moglie: <<Amo' i piselli li avevo comprati>>
<<Ah si? Bene, ora li cancello. Alexaaaa! Togli 'piselli' dalla lista X>> (X = ?)
Alexa, con un bel discorso, mi fa notare che, per rimuovere un elemento, devo procedere dall'app Alexa. Grazie, graziell' e grazie Al...exa.

In un'altra occasione:
Moglie: <<Amo' ricordami che devo mandare un messaggio a Y>> (Y = un parente)
Sottoscritto: <<Scusa, imposta un promemoria su Alfreda>> (vedi nota 1)
Moglie: <<Ora non posso, ma dopo ricordamelo.>>
Sottoscritto: <<ALEXA! Ricordami di ricordare alla moglie di impostare un promemoria per ricordarsi di mandare un messaggio a Y>> (Y = sempre il parente di cui sopra.)
Alexa, in risposta, ha emesso un suono e nient'altro. Col tempo e con l'uso, ho capito che quel suono lo emette tutte le volte che ti vorrebbe mandare a quel paese ma non trova, nel cloud (vedi nota 2), le parole giuste per farlo.

Il tunnel degli scenari - Fase 1: la fascinazione.
Dopo le prime 24/48 ore trascorse a chiedere continuamente l'ora esatta, le previsioni meteo e le ultime notizie, aver creato liste per la spesa (!!), testato le parolacce più comuni, aver provato a parlarle in inglese, aver ripassato la tabellina del 7 e dopo aver ascoltato 136 volte l'ultimo singolo di Ghali, ci si rompe il mood (vedi nota 3) e si entra in uno stato semi-paranoico. <<E mo'? Mo' che faccio?>>.
L'unico modo per uscire dallo stato semi-paranoico è l'aggiunta di dispositivi smart compatibili, da controllare con la voce. Se non si hanno già in casa, è necessario procurarseli, installarseli (o farseli installarseli da un installatorseli, oppure farli installare a uno che lo sa fare), configurarseli (o farseli configurarseli da un configuratorseli, oppure farli configurare a uno che lo sa fare). Se invece sono già installati e configurati, si evita tanto sbattimento e si passa direttamente alla fase detta di "fascinazione". In questa fase l'unico obiettivo è quello di creare scenari, coinvolgendo il maggior numero possibile di dispositivi smart. Inizialmente si creano scenari sensati e utili (esempio tipico: accendere le luci quando si rientra in casa).
Poi si comincia a strafare:
<<Alexa, vado al bagno>>
<<Ok.>>
E ti ritrovi:
- le luci del terrazzo accese (per mettere in fuga un eventuale guardone nascosto dietro la finestra)
- la luce della cuccia del cane accesa (così il cane si sveglia e azzanna l'eventuale guardone)
- il termoventilatore acceso (per compensare lo sbalzo termico che si subisce esponendo alla temperatura ambiente tutte quelle zone dove normalmente non batte il sole)
- la radio accesa (fa compagnia)
- la luce della camera da letto accesa (non si sa perché, ma può sempre tornare utile)
- la luce della scala interna accesa (metti che si guasta quella della camera da letto, almeno non si rimane al buio)
- le luci del garage accese (magari l'eventuale guardone potrebbe essersi nascosto li, visto che il cane ha continuato a dormire beato)
- i led verdi delle aiuole accesi (belli eh?)
- la TV accesa su Canale 5 (??)
- la presa di servizio esterna accesa (alla quale, normalmente, si attaccano le luci li Natale... ma ora c'è attaccata una radiolina messa a tutto volume... e sono le 3 del mattino.)
La luce del bagno, l'unica che servirebbe, per un banale errore di programmazione, rimane spenta.
In compenso parte lo scenario "Pre-alba" la cui funzione, utilissima, è preparare psicologicamente i dispositivi smart allo scenario successivo (chiamato "Alba").
Raggiunto un livello sufficiente di inevitabile follia (vedi nota 4), si va alla fase successiva, senza passare dal VIA!.

Il tunnel degli scenari - Fase 2: la presa di coscienza
In questa fase, l'unico obiettivo è di rivedere tutti gli scenari creati in precedenza (centinaia, se non migliaia), cercando di eliminare quelli superflui, quelli sbagliati, quelli di test ("Prova", "Prova1", "ProvaAA", "provaB1", "Prova-luce", ecc), quelli inutilizzati, quelli inappropriati. Si cerca disperatamente la purezza dell'automatismo, l'essenza della domotica, l'apoteosi della praticità.
Il risultato di questo estenuante lavoro di ricerca interiore è:
<<Alexa, vado al bagno>>
<<Ok.>>
Si accende la luce del bagno e del corridoio (le uniche utili) e i led verdi delle aiuole (perché son belli, no?). E basta.
Ovviamente bisognava prevedere anche uno scenario per spegnerle. Ma, non si sa perché, non è stato previsto e le luci (compresi i led verdi delle aiuole, quelli belli) restano accese. Dopo aver pagato 1.034,25€ di bolletta, ci si rende conto che bisogna far qualcosa.
E si arriva al seguente risultato:
<<Alexa, vado al bagno>>
<<Ok.>>
Si accende la luce del bagno e del corridoio (le solite, uniche utili) e i led verdi delle aiuole (quanto son belli!) con un timer che spegne tutto dopo 10 minuti. E si finisce per trovarsi seduti sul water, immersi nel buio più assoluto (lo smartphone è rimasto sul comodino: niente torcia, dunque).

Il tunnel degli scenari - Fase 3: il disintossicamento (o disintossicazione, o una via di mezza fra le due):
Questa è una fase in cui, generalmente, si segue un percorso molto schematico:

1) Si stacca Alexa dalla presa a muro;
2) <<ALEXAAAAAAA! VEDIAMO SE SAI VOLARE! AHAHAHAH VAI BESTIACCIA MALEDETTA! :devilish:>>;
3) Si lancia Alexa dal balcone, dopo essersi assicurati che non vi sia nessuno al piano di sotto;
4) Ci si reca al piano di sotto;
5) Si colpisce Alexa con una mazza da almeno 4 kg;
6) <<Alexa, vado al bagno>> (Alexa però, stranamente, non risponde);
7) Ci si reca in bagno
8) Si accende la luce del bagno dal suo bellissimo interruttore manuale;
9) Si esce dal bagno;
10) Ci si reca nuovamente al piano di sotto;
11) Si accendono i led verdi delle aiuole (perché sono davvero molto belli!);
12) Si torna in bagno;
13) [omissis]
14) Si spegne la luce del bagno dal suo bellissimo interruttore manuale;
15) Si prosegue l'attività precedentemente interrotta (tipo ad es: la nanna).

ATTENZIONE/WARNING/ACHTUNG/ATTENTION/注意
Superare la fase 3 non mette al sicuro da eventuali ricadute, talvolta ancora più gravi. Io vi ho avvertiti.

<<Alexa, pubblica ste minc**ate che ho scritto su ilpuntomanutenzioneforum>>
<<Ok.>>
<<Alexa, accendi i led verdi delle aiuole>>
<<Intendi i led quelli belli?>>
<<Si.>>
<<Ok.>>

NOTE:
1) Alfreda è il nome fittizio con cui ci riferiamo ad Alexa quando non vogliamo che si attivi. E' una tecnica sofisticatissima ispirata a una delle regole internazionali dell'aviazione.

2) https://en.wikipedia.org/wiki/Cloud
In particolare:
"Lamarck had worked independently on cloud classification the same year and had come up with a different naming scheme that failed to make an impression even in his home country of France because it used unusual French names for cloud types"

3) Mood: termine usato dai cartaginesi per identificare l'organo riproduttivo maschile dei cinghiali.

4) "Inevitabile follia": brano cantato da Raf, contenuto nell'album di cui non ricordo il nome, verso la fine degli anni '80 (dei quali, sempre secondo Raf, non si sa cosa resterà).
 
Voi lo sapete quanti tipi di sgrassatore esistono? No? Neanch'io. Mia moglie ne ha 822 tipi diversi. C'è quello per il tavolo, quello per il mobile di legno massello, quello per il mobile di truciolato nobilitato, quello per il mobile in finto legno massello, quello per il finto mobile in vero legno, quello profumato senza candeggina, quello profumato con candeggina, quello con candeggina profumata. Addirittura ne ha uno, potentissimo, col flacone a forma di Beretta 92.

Poi succede che devo pulire una sputazzata di pennarello (cinesissimo, che scrive a stento) da un pezzo di plastica e non c'è un &lk$!xj#ù@ di sgrassatore che funzioni come si deve. Sapete come ho risolto? Con l'acqua del rubinetto.

Ora, vi chiedo: avete presente il Mercedes E55 AMG? E il BMW M5 E39? Perfetto. Se avessi risparmiato tutti i soldi spesi in sgrassatori vari, me le sarei potute comprare. Entrambe. Nuove. E mi sarei potuto comprare anche un pennarello serio.
 
Faber Castell, Alcool isopropilico.
Di sgrassatori tre ne servono, non di più. Uno è il fulcron.
 
Mi sono cappottato dalle risate! Tutto verissimo clapclap
 
@buonsm aggiungo che in casa mia esiste l'assortimento completo dei prodotti di una certa marca molto pubblicizzata ultimamente (la tua casa fa brillar... Sulle note di un antipaticissimo motivetto).
Chiamiamolo Brillo, nome di pura fantasia.
Brillo per la doccia, Brillo per i vetri della doccia, Brillo per le maniglie della doccia, Brillo per l'interno del wc, Brillo per l'esterno del wc, Brillo per la parte superiore della tavoletta del wc, Brillo per la parte inferiore della tavoletta del wc, Brillo per il bordo tra parte superiore e inferiore della tavoletta del wc, Brillo per l'acciaio, Brillo per i vetri sporchi, Brillo per i vetri puliti...
Inutile dire che, quando aiuto, volentieri e di mia spontanea volontà, mia moglie, a fare le pulizie, whipped lei mi dice:
PASSAMI IL BRILLO.
😭😭😭😭
Quale, Amò?
MA COME QUALE? NON VEDI COSA STO FACENDO? 🤦🏻‍♂️

Ma la quantità di prodotti per la pulizia che mia moglie compra, annichiliscono letteralmente, di fronte alla moltitudine di flaconi presenti sulla mensola della doccia. Eh sì, perché lì sono in due, moglie e figlia.
Ho soppalcato il box doccia per farci stare i flaconi. Shampoo, balsamo, shampoo+balsamo, maschera per capelli ecc, e ogni prodotto è declinato in almeno 5 profumazioni o proprietà miracolose. L'unico miracolo che non fanno è farmi ricrescere i capelli, ma sono un pelato semplice e mi accontento.
Inutile dire che gli unici due flaconi che servono a me, sono in cima al soppalco, dietro ad un esercito di altri flaconi minacciosi.
E chi progetta i flaconi dello shampoo, secondo me, non ha mai studiato un briciolo di fisica in vita sua. Se già al supermercato, appena li sfiori, si esibiscono in un effetto domino impressionante, perché la base ha sempre una superficie di 1/5 rispetto al tappo, e cadono dappertutto, pensate in doccia, con le mani bagnate, nel vano tentativo di recuperare il doccia schiuma Economic e lo shampoo Generic dietro ai sogghignanti flaconcini troncopiramidali rovesciati.
Allungo la mano, ce l'ho quasi fatta...tic...
TA TA TA TA inizia la pioggia radioattiva di flaconi...thud thud thud... Ogni dito dei miei piedi sanguina, chiamo in rassegna tutti i santi e i cherubini, il cielo si apre e Gesù appare circondato da un'aura splendente, e mi urla "o nini, anca manco!" (Ovviamente in dialetto veneto)
 
Stefano ti dico solo una cosa.......convivo con moglie e 2 figlie grandicelle. E ho detto tutto. La mia fortuna è che fra settimana mi doccio al lavoro. LOL
 
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