• I contenuti presenti in questo Forum sono perlopiù frutto di opinioni ed esperienze personali, condivise tra automobilisti, e devono quindi essere prese come tali.

    Sei sempre e comunque invitato ad informarti ulteriormente, tramite altri canali, e di rivolgerti ad un professionista in caso di qualunque necessità!

Punto Evo 1.3 75cv - Problemi elettroventola radiatore e gorgoglio

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Non per forza ci è arrivato prima di te! Scrivi un poema ogni volta! La prendi un po' troppo alla larga tu!LOLLOLLOL
 
Infatti ragazzi la logorrea è una mia patologia naturale e di questo mi scuso pienamente, grazie per la vostra pazienza. ontopic

--- Messaggio doppio unito ---

Non so chi sia il moderatore che ha cambiato il titolo ma lo ringrazio caldamente per averlo allargato all' argomento del gorgoglio.

Grazie per la saggia scelta di non aver chiuso il topic, in quanto l' enorme evidenza che ha avuto tra risposte e visite, tornerà sicuramente utile a tantissimi altri utenti in futuro.

Dopo tutto abbiamo postato tanti di quei post e immagini che è impossibile non capirci nulla. :)
 
Ultima modifica:
1) motore freddo, manopola sull' aria calda, apro il tappo della vaschetta , scarico dal tappo sul fondo del radiatore;

2) tolgo il tappo di sfiato sul radiatore, metto in moto lampo a 3000 giri e spengo, richiudo il tappo di scarico sul fondo del radiatore, riempio portando a livello del tappo di sfiato sul radiatore;

Mi è impossibile leggere tutte le 8 pagine e forse lo è anche per te, dato che il primo messaggio che incolpava il resistore è datato del 24 giugno e probabilmente ti è sfuggito.

Ma ogni volta che fai lo spurgo togli e poi rimetti il liquido di raffreddamento?
 
Si gioe scarico sempre tutto il liquido dallo spurgo con il beccuccio sul fondo del radiatore.

Ovviamente il paraflu è lo stesso della prima sostituzione.

No quello che c'era ma quello che ho comprato già diluito della petronas.

--- Messaggio doppio unito ---

Ragazzi in una delle procedure di spurgo che ho usato, dopo aver spurgato l' impianto ho acceso il quadro su MAR e ho fatto girare per un un paio di minuti il climatizzatore a piena velocità sull' aria calda con il pulsatino del climatizzatore acceso (ovviamente l' elettroventola del radiatore e il compressore del climatizzatore non potevano partire perchè il motore era spento) e mi ricordo che proprio uno di quei spurghi che andò meglio tanto e vero che poi ho rifatto la stessa procedura sui 90° (procedura sconsigliata perchè sennò non si fa intervenire l' elettroventola del radiatore indipendentemente).

Forse sarà una cavolata o forse no ma ricordo che il gorgoglio era così poco accentuato che spari nel giro di un paio di giorni che ho girato con la macchina.

È possibile che la sola manopola sull' aria calda a climatizzatore spento non aprà il "rubinetto" di scambio ?

oppure lo apre ma non riesce a spurgare bene perchè il climatizzatore è spento ? (sia chiaro che a impianto vuoto posso aziornalo solo su MAR non posso accendere il motore).

Ditemi che non è un segreto di Pulcinella, andando per logica l' operazione che ho fatto è una sicurezza su tutte che il riscaldatore si spurghi o no ?,
 
Grazie ElCaiman vi terrò aggiornati.

--- Messaggio doppio unito ---

L' ultima operazione che voglio fare è questa, che reputo la migliore (secondo me ovviamente):

1) manopola su aria calda, apro la vaschetta, scarico dal tappo di fondo, tolgo il tappo di sfiato;

2) su MAR aziono per un paio di minuti alla 4 velocità il climatizzatore acceso sull' aria calda e poi lo spengo e riporto a STOP;

3) metto in moto lampo a 3000 rpm e rispengo;

4) riaziono di nuovo il climatizzatore come già scritto e rispengo;

5) chiudo il tappo di fondo, riempio a livello dello sfiato, richiudo lo sfiato, porto a livello MAX nella vaschetta e non chiudo il tappo fino a motore freddo del mattino dopo;

6) metto in moto e senza toccare per tutta la durata dell' operazione l' acceleratore, faccio scaldare a folle;

7) a 90° (passati gli 80° dell' apertura della termostatica) spurgo l' aria una sola volta dallo sfiato sul radiatore (ovviamente armato di occhialini, guanti e sangue freddo per non ustiornarmi);

8) a 97° si aziona l' elettroventola, dopo che si è spenta riportando la temperatura a 90°, spengo il motore;

9) Chiudo il cofano lasciando la vaschetta aperta coperta da una retina per non farci andare sporcizia, il mattino dopo a motore freddo rabbocco il liquido sceso e richiudo il tappo;

10) durante le giornate di routine con l' uso della macchina l' impianto spurgherà da solo e ogni mattina a motore freddo rabboccherò il paraflu mancante.

Dopo una settimana di uso moderato e saltuario anche del climatizzatore tra freddo e caldo, l' aria sarà completamente sparita ne sono sicuro.


Vi terrò informati non preoccupatevi.
 
Ciao Matteo tu dici che il moto della pompa possa risucchiare più aria dentro, che lo spurgo del liquido dal tappo di fondo con tappo vaschetta aperto ?

Sono d' accordo con il tuo discorso ma secondo me il moto della pompa non aiuterebbe anche a "sturare" ?
 
Sul manuale che avevo trovato online della mia, che ha solo il degasaggio che parte dalla cima sx del radiatore, c'è scritto di riempire il vaso e chiudere, accendere e far scaldare fino alla ventola, e accelerare a 2500 giri per 3 minuti.
Controllare il livello e rabboccare tra min e max poi a freddo riverificare.
 
E mi sà che dovrò fare proprio così, ormai è appurato che questo impianto spurghi con l' uso della macchina, quindi è inutile tirarla troppo per lunghe imbastendo chissà quali complotti per spurgarla a forza.
 
Ciao Matteo tu dici che il moto della pompa possa risucchiare più aria dentro, che lo spurgo del liquido dal tappo di fondo con tappo vaschetta aperto ?

Sono d' accordo con il tuo discorso ma secondo me il moto della pompa non aiuterebbe anche a "sturare" ?

Io dico solo che non serve svuotare l'impianto per ripartire da capo.
 
Ok Matteo mi hai convinto dopo tutto la spiegazione è logica, la pompa non farebbe che ributtare aria dentro il motore (perchè quella è la funzione che ha ovvero prendere il paraflu dall' interno del radiatore e buttarlo nel motore) quindi butterebbe aria dentro il motore risucchiandola dalla vaschetta, passando per il radiatore. Anche accendere il climatizzatore quelle due volte è inutile perchè non creerebbe nessuna spinta o spurgo dall' impianto, dato che basta solo ruotare la manopola sull' aria calda che il "rubinetto" del riscaldatore si apre.

A questo punto sono indeciso solo su una cosa, riscaldo a vaschetta chiusa come vuole il manuale e la gran varietà di auto esistenti sul pianeta o riscaldo a vaschetta aperta come si usava fare una volta ?

Si usa dire "Alla vecchia maniera non si sbaglia mai" ma sapendo perfettamente che il paraflu entra in circolo per pressione (che ovviamente si crea a tappo chiuso) e non per gravità non vorrei perdere tempo a rovinare o mal spurgare il motore.

Cioè convincetemi e ditemi cosa succederebbe a farla riscaldare a tappo chiuso e cosa succederebbe a farla riscaldare a tappo aperto, ovviamente a parte il discorso della pressione e della gravità.

Grazie.
 
A tappo aperto ha senso solo senza il degasaggio imho
Col degasaggio mandi in pressione e le bolle vengon a galla prima
 
No è la stessa cosa... Va fatto a tappo aperto per fare uscire l' aria... Anche con il degasaggio Perché comunque l' aria esce solo dopo una certa pressione che raramente viene raggiunta a tappo chiuso.
 
Infatti è l' unica spiegazione logica che mi è venuta in mente, per il quale il tappo deve stare chiuso, però e pure vero che se il tappo fosse aperto, il liquido scenderebbe con più fatica ma l' aria andrebbe fuori all' istante.

Cioè voglio dire a tappo aperto l' aria non sarebbe più facilitata ad uscire rispetto a quanto è chiuso ?
 
No dai... Ti stai divertendo a prendermi in giro! Dimmi la verità!LOL
 
Mio cognato che fa il meccanico, mi disse la prima volta:

"hai riempito ? ... embè lascia il tappo aperto e lasciala scaldare che quello spurga da solo un pò volta e vedrai il liquido scendere"

Ripeto a tappo aperto è l'unico metodo alla vecchia maniera che non ho ancora provato e pure lo sempre visto fare in mano ai meccanici vecchio stampo, la logica mi dice che anche se non va in pressione 4,5 L di paraflu sono sempre 4,5 kg di peso che dalla vaschetta lungo i tubi e dal radiaotre lungo i tubi fino alla pompa, fanno una certa pressione in peso.

La prima volta che ho svitato completamente il tappo di spurgo sotto il radiatore il tappo quasi non mi scappava dalle mani per la pressione della pisciarella. LOL

Non vorrei dire una cazzata ma ho paura che l' aria che il degassificatore porta sopra a motore caldo, a motore freddo se la risucchi un pò dentro verso la termostatica.

Nel senso che nella vaschetta a motore in temperatura si crea una pressione che a motore spento e pompa ferma rivà indietro nel motore.
 
Ultima modifica:
Hai letto l'esperienza che ho linkato un po' di messaggi più sopra?
Ho fatto scaldare a tappo aperto. Non è successo nulla. Nemmeno sgasando un po'.
Ho chiuso, ho fatto il giro dell'isolato, ho riaperto A CALDO, e il liquido era sceso.
Quindi penso che sulla gp scaldare a tappo aperto sia inutile.
Ma è la mia esperienza, altro motore, magari ho solo avuto fortuna.
 
Buonasera ragazzi, oggi ho rifatto per l' ultima volta, lo spurgo e il riempimento dell' impianto, l' ultima volta finchè non scopro la procedura giusta ma dubito esista.

La descrivo "brevemente":

Questa mattina intorno a mezzogiorno.

1) manopola su aria calda, apro la vaschetta e svuoto dal tappo di fondo, tolgo il tappo di sfiato superiore;

2) richiudo il tappo sul fondo, riempio a livello del tappo di sfiato lo richiudo e porto a livello MAX;

3) lascio la vaschetta aperta, metto in moto, lascio scaldare la macchina a folle per farla arrivare dopo poco più di un ora a 97° per l' accensione della ventola, mi basta che attacchi una volta per portare la temperatura da 97° a 90° e poi spengo;

4) purtroppo oggi nonostante c' erano 30° e il sole cocente che picchiava sul motore della macchina, tirava un venticello leggero mite e la macchina passati gli 80° faceva fatica a scaldarsi, tanto e vero che si pianta a 88° dopo proprio un' ora (se la temperatura era intorno ai 35° e vento assente in ora la macchina sarebbe arrivata da solo all' accensione della ventola);

5) così mi metto dentro e do le classiche sgasate graduali fino a 3000 giri intervallate di 30 secondi, all' accensione della ventola mi fermo, la temperatura scende a 90° si ferma la ventola e spengo;

6) lascio la vaschetta aperta e chiudo il cofano;



Questo pomeriggio intorno alle 19.

1) apro il cofano e rabbocco il paraflu che in parte era sceso dalla messa in moto di questa mattina e in parte era ricalato per raffreddamento del motore (questo motore ci mette più o meno 6 ore per raffreddarsi completamente fino all' interno del motore, quando lo si spegne dai 90°);

2) porto il liquido a livello MAX e chiudo la vaschetta e il cofano;

3) riporto la manopola sull' aria fredda, accendo la macchina e dò la sgasatina leggera (da 800 a 1500 giri) sento il solito gorgolio (più attenuato del solito, si vede che conviene scaldarla a vaschetta aperta) di partenza a freddo e ci vado a fare un giro di 3 km in andata e 3 km in ritorno;

4) do tempo al motore di farlo riscaldare senza tiralo troppo e poi appena la lancetta e prossima alla metà inizio a tirarla per bene, nel frattempo aziono a piena velocità il climatizzatore prima sull' aria fredda, poi sull' aria calda e poi ritorno sull' aria fredda entrambi per un paio di minuti;

5) tornato a casa la parcheggio e prima di spegnerla ridò la sgasatina, questa volta non si sente niente.



In conclusione per esperienza vi dico che:

1) domani a motore freddo alla sgasatina il gorgoglio si sentira lo stesso e così per i prossimi giorni, ogni giorno però si attenuerà di più rispetto al giorno precedente;

2) questa macchina conviene farla scaldare a vaschetta aperta e per farla arrivare subito in temperatura invece di aspettare un ora, conviene farla scaldare autonomamente fino ai 70° di metà tachimetro e solo dopo mettersid entro e dare le sgasate intervallate, primo perchè credo che a motore freddo facciano male quelle tirate a meno chè non ci si vuole fare il giro a vaschetta aperta e cofano chiuso (l' ho fatto e vi posso assicurare che in strade in mancanza di buche non esce una goccia dalla vaschetta ma è pure vero che in mancanza di pressione può succedere il liquido non circoli bene, quidi è pericolo e da evitare), quindi solo dopo che la lancetta arriva in posizione bisogna cominciare a sgasare fino all' accensione della ventola e poi si spegne.

3) ovviamente le sgasate sono da dare per forza per far arrivare il motore prima in temperatura ma è pur vero che se fa freddo sono d' obbligo sono state li per un eternità.

4) le sgasate sono da dare per forza anche perchè aiutano la pompa a girare meglio e spurgare meglio l' impianto dall' aria, quindi sono d' obbligo per far arrivare il motore in temperatura quando fa freddo e si pianta, sono convenienti per non stare un ora li a far girare il motore a vuoto e sono consigliate perchè aiutano a far girare la pompa e spurgare meglio l'impianto;



E con questo ho chiuso, in questi giorni ho da fare qualche uscita di almeno una cinquantina di km a giornata, tra una settimana torno qui e vi dico se questo metodo il migliore usato fino adesso ha fatto cessare con l' uso frequente della macchina il gorgoglio e il completo spurgo dell' aria dal motore.


Scusate il mio "2017: Odissea nello spurgo" tra una settimana al mio giro di chiavi e sgasata dovrebbe partire nella mia mente "Così parlò Zarathustra" e tornerò qui a scrivervi.


Grazie a tutti
 
Ho chiuso anch'io. Non ti seguo più.
Spero che il circuito di degasaggio faccia il suo dovere.
Buone strade.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Indietro
Alto Basso