Se stavi rispondendo a me, c'è stato un malinteso. Io mi riferivo al rivestrimento dei sedili, non ai copri sedili.
Nein, mi riferivo ai coprisedile spessi, anche se pure quelli sottili andrebbero guardati per bene con quell'occhio.
@FrancescoG92 Rubacorrente. Il coso in oggetto come funziona? E' una lamella che si pianta all'interno di un conduttore esistente, munita di un rivestimento rigido e di un "maschio" per un faston da collegarci. Per com'è fatta va bene per assorbimenti molto limitati, non per carichi già medio piccoli, figuriamoci medi o addirittura grandi. Il motivo sta nel contatto elettrico garantito fra lamella e i fili di rame del cavo: non c'è nulla che mantenga in pressione la lamella contro il rame (in tutti i contatti, il rame viene premuto contro altro rame e mantenuto tale), non c'è nulla che impedisca che le vibrazioni facciano prende gioco fra il rubacorrente e il cavo "rubato". In più il punto dove la lama si è innestata sarà un punto di ingresso pur minimo per l'umidità e l'ossigeno, e sapete bene come diventa il rame quando ne viene a contatto diretto. Tu lo attacchi adesso, e giorno dopo giorno il contatto elettrico peggiorerà inesorabilmente. Per la cronaca, il contatto elettrico si mantiene con la pressione fra due conduttori: per questo i faston si crimpano e questa fase dovrebbe garantire il "mantenimento della spinta" fra la treccia ed il contatto in sè: la crimpatura avviene in due punti, quello ove avviene il contatto elettrico ma anche dietro, sulla guaina del cavo, per svincolare la parte del contatto elettrico dalla necessità di sostenere gli sforzi meccanici. Sempre per la cronaca, negli impianti elettrici civili sono stati messi fuori norma i mammouth, ora si usano solo le campanelle: la loro funzione è quella di stringere fra loro a morsa due fili intrecciati dall'operatore, e mantenerli in tale posizione: il mammouth invece collegava due cavi fra loro ma era lui stesso il collegamento, non li mette in contatto diretto, e questo non va bene.
Anni fa avevo portato in officina la Modus per l'installazione del gancio traino. L'impianto prevede il montaggio di una centralina che alimenti alcune luci del rimorchio e, per non sballare le resistenze del carico lampade originali, da queste ultime la centralina prende solo il segnale di tensione alimentando la parte rimorchio con il +12v preso dal fuorichiave.
Dopo un paio d'anni dal montaggio dell'impianto, scoprii che le frecce del rimorchio non andavano più, ma random, mica sempre.... ribaltato l'impianto, mi son reso conto che l'installatore aveva preso il +12v da un cavo di alimentazione con un rubacorrente, e questo come da copione aveva perso il contatto originario: in base alle buche, alla centralina arrivava il +12v o non ne arrivava a sufficienza per le lampade (nota, con il tester vedevo sempre il voltaggio, ma con le lampade accese a volte il +12 diventava pure +5v per la resistenza a monte...). Fra l'altro, il mio utilizzo normale consisteva nell'agganciare un carrello appendice, quindi la centralina alimentava solo le frecce e già questo dava problemi di continuità con un assorbimento ridotto (max 42W con le 6 frecce, 4 ampere scarsi non continuativi...); ma quel rubacorrente avrebbe dovuto alimentare pure il +12v sulla presa, quello per alimentare i servizi elettrici di una roulotte, con teorici 30ampere disponibili: cosa sarebbe successo se gli avessi fatto passare 25 ampere? Una bella fiammata, nella migliore delle ipotesi. Poi ci si sorprende ed incazza perchè le macchine prendono fuoco...
Tolto il rubacorrente, spellato i fili e giuntati con un contatto termosaldante, mai più avuto problemi.
Altra bega... Molte renault del decennio scorso iniziavano a dare problemi in avviamento, motorino che girava senza che il motore prendesse. Sembravano le bobine o la pompa di iniezione... Il problema stava nel contatto elettrico fra il sensore punto morto del volano ed il cablaggio, il connettore (un superseal) con il calore prendeva gioco ed i contatti iniziavano a sfregare, peggiorando il passaggio del segnale elettrico: con motore in moto zero problemi, le vibrazioni facevano sì che il contatto si rinnovasse di continuo e la centralina ignorava appositamente delle perdite di segnale momentaneo (prendeva per buoni i valori precedenti), ma in avviamento il mancato segnale non consentiva di iniziare il ciclo di iniezioni ed accensioni. Infatti in quei casi bisognava insistere con il motorino oppure aprire il cofano e muovere il connettore... La soluzione della casa è stata infatti un nuovo sensore con un nuovo connettore, ben più robusto.
Occhio a metter mano agli impianti elettrici, già quelli di serie sono ridotti al dimensionamento strettamente necessario (vedi l'alimentazione fari delle Panda 169..), figuriamoci a farci dei lavori...