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Test batteria e alternatore

gioe

Utente Avanzato
Autore di Tutorial
Specializzato
Auto
Grande Punto 1.2 Dynamic 2006 - Panda Twinair turbo 4x4 2014
L'avevo messo nel messaggio sulle batterie, ma era troppo lungo e l'ho dovuto spezzare.
Sperando di semplificare la vita del forum evitando di ripetere come sapere se una batteria è carica e come testarla.


Test batteria – SoH (State of Health)

Quello che segue non è proprio il metodo tradizionale, ma almeno non stressa né il motore né la batteria ed è molto veloce.

Anche qui andrebbe preso un valore di riferimento attraverso un test a batteria nuova e uno dopo un paio di mesi di rodaggio, segnandosi la temperatura alla quale si è svolto e le tensioni ottenute.
Per avere un valore riferito alla temperatura il test andrebbe effettuato con una temperatura dell'elettrolita di 25°C. Se non è possibile si può rapportare la tensione alla temperatura aggiungendo e togliendo 0,1V ogni 5°C in più o in meno.

Esempio: se ottengo 10,3V a 15°C, posso prendere come valore di riferimento 10,5V a 25°C.

Se non l'abbiamo fatto a batteria nuova, lo possiamo eseguire anche successivamente purché siamo sicuri che la batteria è in buono stato e lo prenderemo come valore di riferimento per la vita futura della batteria.

Il meglio sarebbe collegare un'oscilloscopio accoppiato in continua per ottenere la lettura precisa del valore minimo di tensione. In mancanza si può ovviare con un multimetro con la funzione “min e max” che effettui almeno 3 letture al secondo.
Con la batteria completamente carica si collega ai poli della batteria il multimetro in configurazione voltmetro e si fa partire la funzione min max. Si accende l'auto e attraverso la lettura min si legge la tensione minima e la si confronta con il valore rilevato a batteria nuova.
Per ogni 5° C in aumento o in diminuzione rispetto ai canonici 25°C aggiungi o togli 0,1V.

In mancanza di una dato iniziale della batteria nuova, si può prendere come riferimento il dato minimo di 10V a 25°C, ma dare un valore esatto non è possibile. Se si ha una lettura inferiore conviene passare a un ulteriore tipo di test che illustrerò un'altra volta.

Test alternatore
Visto che abbiamo testato la batteria possiamo testare anche l'alternatore e il regolatore di tensione.
1) Terminato il test della batteria misuriamo la tensione ai capi della batteria con l'auto al minimo.
2) Sempre con l'auto al mimino accendiamo più utilizzatori elettrici possibile (fari, antinebbia, retronebbia, tergilunotto, ventola, autoradio, climatizzatore. Non ho menzionato volutamente i tergicristalli anteriori perché mi dispiacerebbe rigare il vetro e lo sbrinatore posteriore perché potrebbe falsare la lettura) e misuriamo la tensione
3) Aumentiamo i giri del motore sui 1.500/2000 rpm e effettuiamo la terza misurazione.

Se tutti e tre i test rientrano nel range del regolatore siamo a posto. Se solo il secondo non ci rientra probabilmente siamo a posto ugualmente. Se l'uno e/o il terzo sforano probabilmente abbiamo problemi di alternatore o regolatore di tensione o cinghia servizi.

Se non sappiamo il range del regolatore teniamo come valore di riferimento un dato compreso tra 14,1V e 14,6V.
 
Ultima modifica:
Ottimo gioe, prezioso come sempre.:thumbsup:
 
>Complimenti per le conoscenze Gioe!!!! e ti ringrazio perchè le condividi con il forum!
 
OT
Salva, quando torni a scrivere in "regular"? Guarda che faccio mettere una clausola nel regolamento! lol
Fine OT
 
Ognuno ha il suo stile hahahahah
 
Ho visto che ti piace fare prove e misure sulle batterie, forse questa tabella ti può essere utile.

Resistenza interna batteria.jpg
 
E mi sa che domani o dopodomani un test si fa...
 
@motom121 la misura è mOhm... per esteso, Milli Ohm?
Devo vedere se ho un tester che arriva a tanto (cioè, a poco LOL)
Poi... a parte EN che è una sigla che ho già letto, come faccio a capire a quali valori si avvicinino le mie batterie?
(Argomento interessantissimo, ma sprecato in questo thread "commerciale" mi sa che lo sposto in una discussione tecnica)
 
Non si può misurare direttamente con un multimetro, si deve applicare un carico alla batteria e poi calcolarselo.
La formuletta è semplice:
( Tensione a vuoto - Tensione a carico )/ corrente di carico.
E' la modalità che utilizzano gli strumentini di test delle batterie o i motortester.
La batteria deve essere carica altrimenti i valori vengono falsati.
 
Okkei..
Ma per capire i valori di riferimento per la mia batteria, prendo solo la prima colonna, e guardo la corrente di spunto EN, che, mi pare, sia l'unica normalmente dichiarata?

--- Messaggio doppio unito ---

Ho spostato gli ultimi messaggi in una discussione esistente che calza a pennello. ;)
 
La prima colonna mi sa molto di EN2.
Per misurare la resistenza interna della batteria occorre uno strumento apposito. Da qualche parte ho postato la foto del mio.

Il metodo di Motom misura solo la resistenza in corrente continua. In realtà lo strumento deve tener conto della componente capacitativa ed induttiva della batteria (che oltretutto si combinano tra loro e la componente resistiva) e quindi è influenzato dalla frequenza utilizzata dallo strumento. Per spiegarlo "visivamente" si utilizza il c.d. circuito equivalente. Non so se c'è uno standard di frequenza da utilizzare, quindi per le mie mi baso sullo storico, sull'utilizzo dello stesso strumento e sul raffronto col valore rilevato a batteria nuova. Ed anche con la temperatura.

Chissà se mi sono spiegato...
 
Puoi sempre utilizzare il sistema della tensione minima all'avvio. In pratica è un test che ricorda quello di Motom e utilizza come carico il motorino d'avviamento.

Una volta si usavano questi, che in pratica mettono una resistenza tra i poli della batteria e ti leggono la tensione.
Ricordando la legge di Ohm (V = R x I e tutte le sue derivate) è un modo empirico di controllare la bontà della batteria attraverso la sua resistenza in CC

awww.conrad_electronic.co.uk_medias_global_ce_3000_3999_3700_3750_3751_100588_BB_02_FB.EPS_1000.jpg
 
La prima colonna riporta valori riferiti alla EN2 ( non credo utilizzi più nessuno la EN1 )
Il metodo del calcolo della resistenza in CC è il più antico, ma per uso in officina fornisce valori attendibili, la corrente di carico deve essere di almeno 50A.
Ovviamente il metodo di prova della conduttanza in alternata o la prova in frequenza variabile fino a 2000Hz sono più precisi ma spesso danno adito a dubbi per il fatto di utilizzare correnti basse ( 3/5A) che non sollecitano a sufficienza la batteria.

Prova batteria e starter.jpg

--- Messaggio doppio unito ---

Lo strumento utilizzato è un tester FSA 500 Bosch

kts995_color_734x350_w734.jpg
 
Mi sa che sul secondo canale hanno montato la pinza amperometrica al contrario
 
No il collegamento è corretto, è possibile proseguire la prova con il controllo della carica della batteria ed il valore passa in positivo.
A titolo di curiosità su questa auto ( Focus 1.0 125 Hp ) è montato un alternatore da 150A pilotato via LIN dalla centralina motore, con fari accesi lunotto e parabrezza termico al minimo eroga più di 100 A.

Carico basso:
carica alternatore basso.jpg

Carico alto:
carica alternatore.jpg
 
Mmmhhh...
Imho passa in positivo perché l'alternatore inizia la carica.

Guarda questo test con Pico. Qui rileva la corrente massima di 775A, nella Ford di -2A! Se giri la pinza ti dirà che la corrente massima è di +401A.
Poi il picco di corrente corrisponde al minimo di tensione, coerentemente con la caduta di tensione generata dalla resistenza interna della batteria. Quando aumenta la corrente (la scala rossa sale) diminuisce la tensione (la scala blu scende)
apcbauto.it_amministra_js_uploaded_sw_sw_batt_44.jpg
 
Bosch ha sempre usato questo tipo di visualizzazione, quella di Picotech è girata in positivo ma è sostanzialmente la stessa.
Nell' FSA, sulla pinza amperometrica sono indicati i due versi di utilizzo a seconda che venga messa sul cavo positivo o negativo della batteria.
I 2 ampere a vuoto sono evidentemente gli assorbimenti a quadro inserito.
Vedo che comunque che secondo i dati inseriti ( 500A CCA /SAE ) il valore ottenuto dallo strumento di 7,38 mOhm è coerente col calcolo 5,74/775= 7,40 mOhm.
Il motivo per cui ho inserito la tabella ( non facile da trovare... ) era solo per avere una indicazione più chiara dello stato della batteria.
Il motorstester FSA utilizza anche una banca dati vetture ( interfacciata con la diagnosi ) se i valori rilevati non sono attendibili, le rispettive caselline dei valori si colorano in rosso.
 
Motom, senza offesa, ma la matematica non è un'opinione, non c'entra Bosch o Pico! La maschera si aspetta un assorbimento positivo e ti dice qual è il massimo, se la giri al contrario la inganni e ti dice che il massimo assorbimento di corrente è -2A anziché +401A perché -2 > -401.
Poi si capisce visivamente anche dalla curva in rosso.
 
Il problema del corretto posizionamento del senso della pinza lo si capisce da questi due schemi. I puntini rossi sono possibili punti in cui posizionare la pinza, se non sai il verso giusto puoi non renderti conto se la batteria sta dando corrente o si sta ricaricando. Nella realtà non sempre è facile sapere in quale punto sei, specialmente se cerchi quello in alto a destra.

G è l'alternatore, il resistore rappresenta tutti gli utilizzatori. In fig. 1 l'alternatore sta fornendo 30A: 25A agli utilizzatori e 5A alla batteria. In fig. 2 l'alternatore riesce a dare solo 70A dei 75A e 5A sono quindi presi dalla batteria.
Se ti limiti a un test di avviamento per determinare la resistenza in CC con Pico e/o Bosch il software riesce a darti ugualmente la resistenza interna (sbagliando il max assorbimento), ma se prosegui nei test non sai se i 5A vengono dalla batteria o dall'alternatore, anche se ti metti nel punto rosso in basso a destra.


Pinza.jpg


P.S. per evitare guai se devo leggere la corrente da o per la batteria, preferisco mettermi nel punto rosso in basso a destra pinzando tutti i cavi verso massa.
 
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