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Punto classic - Separazione liquido refrigerante

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non sono convinto, la durata dei due antigelo è paritetica e non doppia. Se vogliamo essere pignoli nel caso degli ibridi il tetto dei 4 anni è il limite massimo mentre negli OAT 4 anni sono il minimo e 6 il massimo.
All'arexons riconosco il fatto di avere una tds del prodotto veramente ottima mentre per il tutela è meglio stendere il solito velo pietoso. In ogni caso non potendo confrontare i dati di ambedue a causa della povertà di dati del tutela mi limito a commentare il confrontabile e cioè che tutti e due vantano punti di ebollizione dichiarati di 125° sulla confezione ma poi, nelle tds il tutela dichiara un 108° mentre il rollin addirittura un 180°. Ora dato che io conosco un solo prodotto in grado di reggere davvero sino a 180° (in assenza totale di acqua) ma con un costo proibitivo, mi domando come siano riusciti con un ibrido ad arrivare a quel valore, mah.
In ogni caso nel dubbio che il rollin porti a delle difficoltà nel riconoscere (a causa delle sue bolle) eventuali malfunzionamenti della guarnizione di testa, ti consiglio di fare un bel flush e di rimettere il paraflu up.
Ho mandato un mail alla Arexons perché la cosa mi incuriosiva, e mi hanno risposto che il punto di ebollizione di 180 °C che viene dichiarato nelle tds si riferisce al prodotto puro, il quale però deve essere diluito almeno al 50% con acqua distillata per due motivi: quello più noto è che l'acqua ha una capacità termica superiore al glicole e quindi raffredda meglio; il secondo è che il prodotto usato puro avrebbe un punto di congelamento più alto dei -40 °C dichiarati sulla confezione.
 
e allora poco vale, dichiarare un punto di ebollizione così alto in una condizione di non utilizzazione del prodotto stesso allo stato puro. L'unico prodotto che arriva a tanto è l'Evans, che lavora però,in totale assenza di acqua.
 
Sì ho visto su alcuni siti l'Evans in vendita, costa parecchio, e poi non so se su un motore stradale possa avere qualche utilità un punto di ebollizione così alto, nel senso che se la temperatura dell'acqua supera soglie ben più basse, ipotizziamo circa i 120 °C, c'è sicuramente qualcosa che non va e si corre il rischio di fondere.
 
I vantaggi del liquido Evans sono 3:
  • il refrigerante non si deve più cambiare
  • non c'è più acqua
  • nessuna corrosione o cavitazione dei materiali
 
@Pike ho letto che viene dichiarata una durata di 600.000 km, però anche se uno lo tenesse per 10 o 20 anni su un'auto, è quasi impossibile che non si verifichino mai rotture tali da causare perdite di refrigerante: per es. perdite dalla pompa dell'acqua, perdite dai manicotti, un manicotto che si crepa, vaso di espansione che si crepa, ecc. A quel punto il liquido andrebbe perso. E mi lascia perplesso anche il fatto che l'Evans possa avere una tale durata in sé, nel senso che è inevitabile che negli anni il refrigerante lentamente si sporchi, e ciò renderebbe quantomeno consigliabile la sua sostituzione. Dopo 600.000 km quante impurità ci possono essere nel refrigerante? Imho troppe.
 
E' una opinione legittima, @Dada, fanno questa promessa e non sono 10 giorni che sono sul mercato, ma qualche anno in più. Io non ho provato il contrario, non posso essere certo che dicano la verità, però non me la sento di dire che "non funziona" a prescindere.

Tieni conto che molto dello sporco nei liquidi refrigeranti sono... pezzi di motore mangiati dai liquidi e "congelati" nel fluido.
Il miglioramento dei fluidi refrigeranti (HOAT) hanno ridotto di molto i problemi, nonchè il passaggio a leghe di alluminio ha ridotto le possibilità di ossidazione. Però di motori in ghisa ce ne sono tantissimi, infatti sul mercato delle auto d'epoca il prodotto Evans toglie un problema: l'acqua.
 
la temperatura di ebollizione dell'acqua pura è di 100° e solo con l'aggiunta di antigelo, si raggiungono i 107/8° di media in assenza di pressione. E' poi la pressione dell'impianto, ad innalzare la soglia di ebollizione ai 125° dichiarati sulle confezioni. Il discorso dell'Evans è particolare, ma costoso, perchè oltre al centone di euro per portarsi a casa una ricarica di capacità standard (5/6lt), ce ne vuole un altro per mettere il liquido che serve ad assorbire l'acqua residua nell'impianto, prima di poter mettere poi l'Evans stesso.
E' un operazione da fare in casi particolari, vista la durata ventennale del prodotto, che comunque garantisce una totale assenza di aumento di pressione all'aumentare della temperatura e la maggior durata dei manicotti, con la sparizione dei fenomeni di cavitazione dell'alluminio. Quando un liquido ha queste capacità, riduce ovviamente il formarsi delle impurità, che contribuiscono di solito a fare invecchiare precocemente il liquido stesso.
 
No infatti non intendevo dire che non funzioni a priori, anzi ero quasi tentato di provarlo, però le motivazioni che ho esposto prima per il momento mi hanno fatto preferire, in termini di costi/benefici, il Paraflù rosso. Ma non escludo di provarlo in futuro.
 
Su un'auto che ha la cinghia della distribuzione io non metterei il fluido Evans. Ad ogni cambio cinghia c'è il cambio pompa, e quindi bisogna recuperare il fluido dallo svuotamento del circuito ogni volta, per poi reimmetterlo.

Al costo del fluido (50 euro per 2lt) bisogna anche aggiungere il preparatore del circuito (40 euro ogni 2lt, bisogna fare il pieno anche di questo).
Nella panda costa quasi come fare la cinghia di distribuzione...
 
ci deve essere un motivo per acquistarlo, perchè se ad esempio veniva messo al posto dell'antigelo blu (quando non c'erano ancora in vendita gli OAT) allora poteva diventare conveniente, se si considerà che il blu deve essere cambiato ogni 2 anni (con una Punto di 16 anni, il blu lo avrei cambiato 8 volte ad esempio) ma non ne avrei avuto gli stessi benefici tecnici.
@Pike se togli questo tipo di antigelo per il cambio della pompa, lo farai recuperando il liquido in uscita reimmettendolo poi a lavoro finito, anche se poi la pompa dell'acqua, dubito che ti capiterà di cambiarla più di una volta in vent'anni (almeno con questo antigelo).
 
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