- Auto
- Panda 169 1.2 Nat. Power 2008
Il punto è che essendo un impianto landi come ha detto, a meno che non fosse installato davvero davvero male per giustificare tutti questi lavori, non aveva bisogno di nessuna modifica .
Nell'ambito del puro confronto: in termini normativi... sai che sia possibile fare questo? Lo esponi come se fosse qualcosa di "corretto da fare", a me sembra solo che tu stia esponendo una tua teoria. Ed una teoria che a mio personale parere, senza una buona dose di conoscenza del discorso, è un po' azzardato fare.In teoria bastava fare la pratica di omologazione qui con tutti i dati presi sui componenti e via.
Alcuni regolamenti UE sono diventati legge negli stati membri, ma non c'è la traduzione automatica di una legge di un paese all'interno delle leggi di un altro.
Significa che ad esempio una auto omologata e immatricolata a GPL in germania arriva in italia, alla frontiera non la si può respingere o le forze dell'ordine non possono multarla se circola, rispettando le normative e le omologazioni della germania come "autorizzate" a circolare qui.
Ma se stiamo provvedendo all'immatricolazione, cioè a definire quell'auto come parte del parco circolante della nazione italia... io non so se un impianto fatto in germania, seguendo una serie di regole che la germania ritiene opportuna, possa essere qui utilizzato senza specifiche pratiche. Tanto per fare un esempio sui pezzi...
Io non penso che Landi progetti 7 versioni di polmone/regolatore di pressione, una per ogni regolamentazione nazionale. Cerca di progettarne una che funzioni in tutta la UE e cerchi di omologarla per tutta la UE. Idem per quanto riguarda altre attrezzature come le bombole.
Poi però una volta che sono installati (e non più pezzi sul mercato) da un insieme di componenti diventa un impianto, e senza una serie di specifici passaggi non penso possa arrivare in italia e l'italia dice "certo, come no, l'impianto che arriva dalla germania è ok" senza per esempio una documentazione che racconti la corretta installazione rispondente alle norme italiane.
Io non sono in condizione di dire che quanto sostieni non sia corretto. Però non lo ritengo così facile come lo esponi, e per quanto sia... Se il venditore ha fatto qualcosa del genere, ha un motivo. Magari è banalmente il contratto stipulato dove c'è scritto che la tale auto, con tale codice telaio, con tale alimentazione è stata venduta a tale cliente.
E se l'alimentazione, per problemi burocratici, non corrisponde con quella inserita nel contratto... Il venditore o restituissce il denaro, si gestisce la bega di smontare l'impianto e trova un altro cliente... oppure gestisce l'installazione di un impianto a norma italiano e consegna l'auto.
Tra l'altro non credo vi sia installatore che si metta a fare impianto... su materiale che non vende lui. Ed il motivo, per quanto non sempre privo di interesse monetario, è di responsabilità.