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- Fiesta 1.5 TDCi 95 2016 - Smart 451 1.0 - CBR 600
Ciao,
mi riaffaccio su questo bel forum per un tema complicato.
Una mia conoscente ha una Fiesta TD ultimo modello, 2018 con il 1.5 in versione 85CV. Fin da nuova ha dato problemi cronici di diluizione dell'olio, per altro enormemente diffusi e non solo con Ford. L'auto, ad oggi, segna quasi 80.000km fatti principalmente in autostrada. E' da escludere, quindi, un uso improprio del mezzo ai danni del DPF.
Il primo cambio olio è stato fatto a 19.500km , da un gommista , con olio NON a specifica 950A (un castrol 5W30 non meglio identificato) . Questo dà la misura del livello di competenza/attenzione della proprietaria, e va bene. Poi, però, è iniziata la sequela di avvisi di olio diluito con relativi cambi olio eseguiti a 26.000/33.000/44.000/52.000 (oltre non ho più dati). Tutti questi fatti in Ford, quindi con olio giusto e, comunque, troppo ravvicinati per essere considerati normali.
A 44k è stato completamente sostituito il DPF, un paio di iniettori, un paio di sensori temperatura e ammenicoli vari. 2800€ di lavori, in garanzia.
Il motore rispetta le norme Euro 6B con specifica 2016/646W.
Anch'io ho una Fiesta TD: 2016, stesso motore 1.5, ma in versione 95CV; anch'essa Euro6B, ma con specifiche 2015/45; non ha mai avuto il benchè minimo problema. Ad oggi 90.000km, perfetta, con cambi olio ogni 10.000km. Monitorando con Forscan fa una rigenerazione all'incirca ogni 1000km (a volte prima, ma raramente), all'incirca all'85% di riempimento (a volte meno, ma raramente).
Domande e considerazioni:
1) Il problema della diluizione dell'olio può essere causato solamente da una frequenza troppo elevata delle rigenerazioni. Tale frequenza, a sua volta, è dovuta ad un software diverso dal mio e/o ad un DPF diverso dal mio, che si riempie prima. Sbaglio? Altro?
2) Ero convinto che si potesse intervenire con una rimappatura ad hoc per "comandare" la frequenza delle rigenerazioni, in modo da riportarla a valori simili ai miei ed eliminare il problema. Interpellati già due preparatori in gamba, hanno escluso completamente tale possibilità. Solo a me non torna?
2) Possibile una cosi grande differenza di comportamento a parità di Euro6B? Visti i problemi davo per scontato che quella nuova fosse già Euro6D, invece no.
3) Esistono parametri/caratteristiche specifiche dei lubrificanti che possano aiutare a contenere il fenomeno? Se si quali? Tradotto: esiste un olio che possa "dare una mano" grazie alla sua formulazione?
Per ora mi fermo qui. Ogni considerazione è ben accetta.
Grazie.
mi riaffaccio su questo bel forum per un tema complicato.
Una mia conoscente ha una Fiesta TD ultimo modello, 2018 con il 1.5 in versione 85CV. Fin da nuova ha dato problemi cronici di diluizione dell'olio, per altro enormemente diffusi e non solo con Ford. L'auto, ad oggi, segna quasi 80.000km fatti principalmente in autostrada. E' da escludere, quindi, un uso improprio del mezzo ai danni del DPF.
Il primo cambio olio è stato fatto a 19.500km , da un gommista , con olio NON a specifica 950A (un castrol 5W30 non meglio identificato) . Questo dà la misura del livello di competenza/attenzione della proprietaria, e va bene. Poi, però, è iniziata la sequela di avvisi di olio diluito con relativi cambi olio eseguiti a 26.000/33.000/44.000/52.000 (oltre non ho più dati). Tutti questi fatti in Ford, quindi con olio giusto e, comunque, troppo ravvicinati per essere considerati normali.
A 44k è stato completamente sostituito il DPF, un paio di iniettori, un paio di sensori temperatura e ammenicoli vari. 2800€ di lavori, in garanzia.
Il motore rispetta le norme Euro 6B con specifica 2016/646W.
Anch'io ho una Fiesta TD: 2016, stesso motore 1.5, ma in versione 95CV; anch'essa Euro6B, ma con specifiche 2015/45; non ha mai avuto il benchè minimo problema. Ad oggi 90.000km, perfetta, con cambi olio ogni 10.000km. Monitorando con Forscan fa una rigenerazione all'incirca ogni 1000km (a volte prima, ma raramente), all'incirca all'85% di riempimento (a volte meno, ma raramente).
Domande e considerazioni:
1) Il problema della diluizione dell'olio può essere causato solamente da una frequenza troppo elevata delle rigenerazioni. Tale frequenza, a sua volta, è dovuta ad un software diverso dal mio e/o ad un DPF diverso dal mio, che si riempie prima. Sbaglio? Altro?
2) Ero convinto che si potesse intervenire con una rimappatura ad hoc per "comandare" la frequenza delle rigenerazioni, in modo da riportarla a valori simili ai miei ed eliminare il problema. Interpellati già due preparatori in gamba, hanno escluso completamente tale possibilità. Solo a me non torna?
2) Possibile una cosi grande differenza di comportamento a parità di Euro6B? Visti i problemi davo per scontato che quella nuova fosse già Euro6D, invece no.
3) Esistono parametri/caratteristiche specifiche dei lubrificanti che possano aiutare a contenere il fenomeno? Se si quali? Tradotto: esiste un olio che possa "dare una mano" grazie alla sua formulazione?
Per ora mi fermo qui. Ogni considerazione è ben accetta.
Grazie.