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Crollo ponte Morandi autostrada a Genova

penso che nonostante il periodo vacanziero in tanti abbiano saputo quello che è successo il 14 agosto poco prima di mezzogiorno a Genova,riguarda anche la viabilità nazionale, un'altra tragedia italiana dopo quella successa qualche giorno fa a Bologna con lo scoppio in un'icidente sempre in autostrada di un camion cisterna di gpl.... ad ora per quanto riguarda la tragedia del crollo del ponte di Genova le vittime ammontano a 39 ma il numero potrebbe aumentare nelle prossime ore, ci sono svariati dispersi... dite la vostra opinione su questa che si preannuncia l'ennesima tragedia italiana, questa la mia sintetizzata in poche parole:non esiste che in un paese civile ma neanche in un paese arretrato o incivile succeda che mi reco in autostrada e pagando un pedaggio fra i più cari in europa percorrendo un viadotto questo crolla e io e chi ho in macchina con me in quel momento perda la vita......non può esistere una cosa simile e succedere mai più,indipendentemente da chi governa, una vergogna italiana che ha fatto il giro del pianeta,sono schifato è dire poco.
 
Se penso a tutte le volte che ci sono passato mi vengono i brividi... ma tant'è che se la manutenzione fatta negli anni è stata praticamente nulla.. un ponte di quel tipo non poteva reggere a lungo.. ma a posteriori non mi sento nemmeno di dire nulla.. se non che mi spiace davvero molto per le vittime di un altro disastro che era ben evitabile.. che dio li benedica
 
Ora mai in Italia purtroppo siamo abituati a queste disgrazie, è appena succedono è uno scarica barile assurdo adesso si da colpa a tutti o a nessuno
C’è da capire chi è il responsabile/i e deveno pagare in maniera molto pesante e severa !!!!!!!
Sono morte purtroppo 39 persone e ne mancano all’appello altre 16 !!!!!!
Sul quel ponte ci sono passato anche io un paio di giorni fa tornando a casa dal porto di Genova direzione Milano lo fatto in bordello di volte , e a pensare ........ mi viene da dire brutte cose a gente che mangia soldi per i cavoli suoi e non tiene d’occhio i ponti lo stato in cui sono il 70/80 % dei ponti italiani
 
ci sono passato anche io numerose volte, e hanno il coraggio di chiedere un pedaggio salatissimo stí ladri legalizzati!!!!!!!i responsabili in galera e buttiamo via le chiavi, assassini come fate a dormire la notte??per non parlare del danno di immagine per la nazione,e poi spendiamo milioni di euro per portare in Italia ronaldo...tanto per dirne una e quí stá crollando a pezzi il paese, sono disgustato.
 
Secondo me è inutile parlare di colpe o altro. La vicenda è successa da poco, le notizie troppo influenzate. Una cosa è certa: quello che è successo non doveva accadere, mi auguro solo che i responsabili paghino. Ma comunque Ronaldo non c'entra nulla...
 
ronaldo non c'entra nulla come non sarebbe c'entrato nulla maradona.....era solo un modo per dire che in questo paese si dà la priorità e si spende per cose effimere e le cose serie vengono lasciate in secondo piano, e su quel ponte ci poteva passare pure ronaldo, quindi la cosa interessa chiunque.
 
Esattamente, non vedo il nesso tra una società calcistica (privata, con i loro soldi fanno ciò che vogliono) e un ponte (infrastruttura pubblica).
 
una vergogna italiana che ha fatto il giro del pianeta, sono schifato è dire poco.
Hai già trovato lavoro e residenza all'estero? Hai già organizzato il viaggio?
Quando parti?

Ok... tu esprimi il disagio che hai e che senti legittimo di avere... e ti trovi qualcuno che ti risponde a muso duro in modo piuttosto provocatorio.
Fammi esprimere il mio disagio: mi sono rotto i bulloni di chi spara melma, insulti, dice che fa tutto schifo. Perchè fa solo rumore come un branco di oche starnazzanti, non porta niente di nuovo su una situazione che per molti versi è pesante, difficile da sopportare ed odiosa da vivere.

Io so che lo Stato ed il Popolo italiano hanno un sacco di difetti. Non ci sono solo quelli però... Mi viene da citare, visto che si parla di Genova e Bologna, dell'iniziativa Non c'è fango che tenga, che con una bella mossa di marketing e comunicazione ha avviato una raccolta fondi con uno slogan che acchiappa (poi c'è pure chi ci ha fatto la vaccata di fare il clone della t-shirt... mavabbèdettagli) dopo l'alluvione, e della reazione di tutta la città felsinea ad un evendo veramente orribile come è stata la strage del 2 agosto 1980, dove senza protezione civile, senza coordinamento, senza forze dell'ordine ci son state centinaia di persone che han fatto ambulanzieri (autisti autobus), scavatori di macerie, paramedici, supporto ai feriti. Una cosa simile 40 anni dopo non è possibile, perchè la prima cosa che verrebbero fuori sono le regole, le responsabilità civili e penali, le certificazioni professionali e le abilitazioni a poter fare o non fare un determinato tipo di lavoro.

Scusate il megaOT, torniamo al ponte.
Questo è il frutto delle mie ricerche fatte a volo radente in giro per la rete e con informazioni ed opinioni che partono da articolo di testate giornalistiche o agenzie di stampa online. Io non ho nessuna verità in tasca, spero che possa essere d'aiuto a tanti. Ma oltre a questo ci sono personalissime considerazioni sulle quali si può scazzottare, con rispetto, quanto si vuole.

Il viadotto/Ponte Morandi è stato costruito a metà degli anni 60 congiungendo la sezione est (italia) e ovest (verso la francia) della A10, ricevendo anche il traffico della A7, dove sfocia la A10 andando verso la Francia all'altezza di Diamante/Rivarolo/Teglia.
In senso stretto è un punto a dir poco critico, ed infatti negli anni per alleggerire il carico di Genova come traffico è stata realizzata la A26, che parte sì dal lago maggiore, ma che attraversa il piemonte fino a scendere a ovest di Genova, saltando un ampio tratto come la A7 (che in discesa è una prova speciale da rally, per essere un'autostrada) e di centro di Genova.

Resta il fatto che per andare oltre il torrente Polcevera è stato posizionato questo ponte realizzato in modo analogo ad altri dal progettista che ne ha dato il nome.
La peculiarità di questo lungo ponte (oltre 1km) da più ingegneri contestata è il fatto che gli stralli (il pezzo architettonico che sostiene per trazione il supporto al manto stradale) sono stati realizzati in calcestruzzo armato, quando la storia dell'ingegneria ha usato molto più spesso cavi in acciaio multifilare e dei moduli più piccoli, tali per cui è possibile come manutenzione "quasi ordinaria" smontare uno di questi cavi per sostituirlo con uno meno usurato o già manutenzionato. Se cercate "ponte strallato" su internet troverete centinaia di realizzazioni su questo canovaccio, incluso un fenomenale ponte sospeso in russia con una campata di oltre 1km.
I ponti strallati non sono perfetti.... se chi li progetta non tiene conto di tutti i parametri, capita come nel 1940 sul Tacoma Narrows Bridge, dove il crollo è avvenuto per colpa del fenomeno di risonanza relativa al vento
https://it.wikipedia.org/wiki/Ponte_di_Tacoma_Narrows
E non è che fosse un fesso chi lo aveva progettato... Moisseff ha fatto parte del team dei progettisti del Golden Gate.
Il motivo per cui il calcestruzzo non è il massimo come strallo è che prima o poi miscela, sottoposta a trazione, si fessura, facendo arrivare le intemperie al metallo, alimentandone l'invecchiamento e la corrosione.

Torniamo al ponte... e a tutte le nefandezze che si possono dire.
Il progetto è stato vagliato, accettato all'epoca e messo in opera. Poi si è visto nei 10 anni successivi che non è che stesse performando alla grande. Nello specifico, le manutenzioni ordinarie e straordinarie da eseguire sul ponte si son rivelate ben più ampie.
Non solo...
Nell'ultimo ventennio si è assistito ad un aumento del volume delle merci, delle persone, delle masse degli automezzi, e quindi di carico di traffico. Nel 2009 si è dichiarato che il volume di traffico sul ponte era quadruplicato negli ultimi 30 anni... Ora. Non voglio dire che il progresso di queste cose è lineare e stabile, ma secondo me nel 1980 già si capiva che c'era qualcosa che non andava e che il traffico in questa lingua di terra (liguri) era un pelino esagerato.
https://it.wikipedia.org/wiki/Gronda_di_Genova
Nello specifico è dal 1984 che si parla di alternative al flusso nord/sud di veicoli da e per Genova, con diversi intoppi. Nella pagina sopra ci sono 4 alternative per rendere più fruibile la città come flusso di mezzi, oltre alle 3 rifiutate dal 1984 in poi.

Nel frattempo i soldi per le autostrade liguri (se ben ricordo salate mordenti a pedaggio) sono uscite dalle tasche di chiunque le abbia attraversate, italiani e stranieri. Nelle casse di Autostrade per l'italia, ma anche verso lo stato italiano che a questa società da' la concessione per lo sfruttamento dell'opera (e non è decorativa)..

Ho visto due città annodate nella mia vita: Genova e Trieste. Sono le uniche due realtà che conosco, in Italia, ad assomigliare ad un tasso di densità di popolazione pari a quello giapponese. Per dirla in modo triviale, non c'è spazio nemmeno per un pelo di.... là in mezzo. Eppure ci sono aziende, cantieri, porti, città, mezzi di comunicazione e trasporto, abitazioni, stadi.
Ma non c'è un popolo ordinato ed una amministrazione come quella giapponese, in grado di dire a fronte dell'idea di un avversario "è buona, è fatta bene, è sostenibile e va portata avanti".
La viabilità ed i trasporti sono un problema irrisolto ed irrisolvibile in Italia. Non c'è l'attitudine a pensare e mettere in pratica un metodo di trasporto persone e merci che non sia "dallo zerbino mio allo zerbino della destinazione", non conosco persona che non veda questa come la cosa più bella di tutte, con la complicazione di velocità, stanchezza, traffico, costi. E allora, forse spaventati dal costo dei parcheggi o dai possibili multoni in arrivo, si lascia a casa la macchinina e si va con altri mezzi. Ma è molto, molto raro...
Non so chi di voi non ha come ricordo d'infanzia l'andare in macchina in villeggiatura e scendere dentro al cortile del posto dove si villeggia... Con una popolazione simile, chi è che penserebbe di andare al mare in treno o in aereo e prendendo un car sharing a destinazione? Non vale citare la sardegna, che per tanti di noi senza traghetto è un po' dura...
 
per come la vedo io è un fatto grave perché non si tratta di una statale ma si paga un pedaggio e salato e almeno la sicurezza dovrebbe essere garantita,di come e quando è stato costruito il ponte poco mi interessa,non sono un'ingegnere edile se non era sicuro andava chiuso e stop,e andava pensata un'alternativa progettata e realizzata come si deve, si evitava di contare vittime poi ci sono oltre 600 sfollati dalle proprie case.
 
Come è piacevole notare di aver buttato altro tempo per raccogliere informazioni....
 
e poi secondo il tuo ragionamento diamogli anche una medaglia al valore ai dirigenti di autostrade spa, gente con stipendi da favola ma che le responsabilità del ruolo che ricoprono non se le prendono neanche di fronte ad una tragedia come questa... leggere critiche mi sembra il minimo,li vogliamo lodare allora?
 
Perdona la mia trivialità... le tue mi sembrano invettive, più che critiche. E con chi ha voglia di urlare contro qualcuno non è che si riesca a parlare più di tanto...
 
Anche noi ci siamo passati a fine luglio..a pensarci vengono i brividi..la cosa che dispiace ancora di più è che a quanto pare fosse solo questione di tempo, una tragedia annunciata quasi..non conosco molti altri dettagli e non voglio quindi sbilanciarmi contro nessuno, spero solo che chi ha sbagliato paghi e che da questo episodio si possa imparare e si intervenga subito su altri ponti in quelle condizioni, perché ce ne sono altri purtroppo..e fa molta rabbia che deve, come al solito, arrivare la tragedia perché si facciano interventi seri nel nostro paese...

in ogni caso cerchiamo di tenere un tono tranquillo e di non sfociare in temi come politica, calcio ecc..che già ci basta la tv per questo :thumbsup:
 
La "mia" Genova ferita ancora una volta. Se certi avvenimenti della mia vita fossero andati diversamente oggi probabilmente vivrei li, in quella città che mi ha fatto innamorare della suo strano fascino, già da parecchi anni. E il mio posto di lavoro sarebbe stato proprio a poche centinaia di metri di distanza da quel maledetto viadotto.
Invece no, sono tornato nel profondo Sud a percorrere le autostrade e le statali della Sicilia, coi loro viadotti dall'aspetto malandato, se non addirittura sinistro. Che prima o poi crolleranno, c'è poco da fare. A pochissimi km da casa mia c'è un piccolo ponte a senso unico alternato che scavalca la A18: era stato chiuso per sicurezza a causa della caduta di calcinacci. Dopo pochi mesi è stato riaperto al traffico senza il minimo intervento. E' lecito pensare che passarci sopra sia una roulette russa o sto diventando paranoico? Dalle parti di Enna c'è un viadotto lungo più di 1km che scavalca la A19 e una distesa di campi coltivati per andarsi a raccordare con la vecchia strada: dall'anno scorso sono apparsi i segnali che ne vietano il transito ai veicoli con oltre 20t sull'asse più carico. A proposito di A19: ve lo ricordate il crollo del viadotto Himera? E il viadotto crollato a Fossano? E quello crollato a Lecco?
Secondo me i veri colpevoli sono quelli che hanno dimenticato di scrivere "da consumarsi entro..." sul cemento armato, i cui nomi non saranno mai determinati con certezza, neanche quando crollerà il prossimo viadotto. Perché è solo questione di tempo, non illudiamoci, tutti i viadotti hanno una scadenza, come la mozzarella, anche se non c'è scritto.
 
Per quanto ne so il calcestruzzo armato è ben più resistente di quanto sembrino raccontare gli ultimi avvenimenti.

Ma ci son diverse cose che ne cambiano drammaticamente la durata.
I carichi a cui è sottoposto
I sismi attesi
Il tasso di umidità
Il livello di protezione che viene applicato sopra

Rivestendo il calcestruzzo in resine uretaniche è possibile di molto ridurne l'esposizione agli agenti atmosferici che lo portano a sbriciolarsi. Di converso, se il terreno è troppo umido e non viene predisposto un metodo per far fuoriuscire dalle palificazioni l'eccesso di umidità, questo ristagna all'interno infragilendo la miscela e facendo marcire le armature.

Quindi mi domando ora: quanti progetti sono stati dimensionati con scarsa prospettiva verso il futuro?
 
Per quanto ne so il calcestruzzo armato è ben più resistente di quanto sembrino raccontare gli ultimi avvenimenti.

Ma ci son diverse cose che ne cambiano drammaticamente la durata.
In certe particolari strutture, tipicamente quelle in cui sono presenti forme circolari, bisogna anche tener conto delle tangenti.
 
Vento? Composizione dell'umidità e dell'atmosfera? Terreni nei dintorni se ad alta alcalinità o acidità?
Le immagini che sono presenti su Wikipedia per il Tacoma Bridge fanno impressione... Vedere un ponte a struttura in acciaio che... ondeggia fa impressione.
L'ingegnere italiano Giulio Krall fu tuttavia il primo a indicare una spiegazione tecnica del crollo, calcolando che la velocità critica del vento che determinò l'oscillazione e il raggiungimento del punto di rottura della struttura dovette essere di 67 km/h, praticamente quasi coincidente con l'effettiva velocità del vento di quel giorno. Nella sua analisi Krall confermò che le cause del cedimento furono attribuite alle vibrazioni autoeccitate indotte dal distacco periodico dei vortici di von Kármán, ovvero il fenomeno di instabilità aeroelastica detto anche flutter, che produce delle sollecitazioni e delle torsioni che in questo caso si sono verificate fatali. Infatti, già sotto l'azione di un vento costante a velocità inferiori, la scia dei vortici di von Kármán restituiva alla struttura delle vibrazioni tali da produrre una continua torsione della campata, innescando così un fenomeno di crescente risonanza non compensata da un adeguato assorbimento della struttura.
Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Ponte_di_Tacoma_Narrows#Le_indagini_e_le_probabili_cause
e bibliografia
https://it.wikipedia.org/wiki/Ponte_di_Tacoma_Narrows#Bibliografia
 
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