Bel topic!
Mi aggancio giusto per confermare che l'olio è un po' il fluido che fa da stucco o meglio sigillante ai giochi (tolleramze) del motore.
Oggi -come avete ampiamente e sapientemente discusso, e pure bene- la stabilità delle leghe con cui è costruito il motore (leghe ferro/carbonio, di alluminio, del rame... ecc) grazie ai passi della siderurgia, abbinata alla (quasi) perfezione delle lavorazioni con macchine utensili a controllo numerico, e dei continui controlli in process delle quote realizzate, ha permesso una evoluzione della meccanica senza precedenti (laser, diamanti, computer...) e l'olio (che prima era semplicemente identificato nella classificazione
Api/
Sae soprattutto in riferimento all'incremento o decremento delle temperature esterne, oggi ancora valido ma in parte) ha seguito questa crescita della meccanica....per forza.
Anzi, secondo me, ha anche permesso la crescita dei motori.
Oggi alla fine l'olio motore è diventato un prodotto quasi dai connotati farmaceutici, un fluido specialistico, e veramente ci vorrebbe il bugiardino attaccato al flacone; e poi i ricambisti e i concessionari, dovrebbero averne tutti i tipi in base alle caratteristiche dei motori o della richiesta.
Invece spesso campano con un universalissimo 10W40 pagato a 4 € in fusti e venduto a 15€!
Avete citato più volte Shell; proprio questa azienda fa una gamma -ad esempio- di varie tipologie di 5W30 in ottemperanza alle omologazioni in atto e soprattutto quelle
Acea.
Per dire che a parità di 5W30 esiste l'ira di.... scoppio
))
In effetti anni fa si costruivano motori instabili termicamente, riferendomi alle leghe che innescate a caldo avevano variazioni dimensionali ingestibili , quindi per evitare grippaggi e battiti alla fine si lavorava con margini ampi e chiudevi con olio doppio...diciamo così giusto per confermare l'effetto stucco dell'olio...anzi sigillante è più bello.
Poi l'olio impiegava un tempo "critico" che tra una messa in moto e l'altra, per entrare in pressione "nelle vene del motore" (anche io dico così) ci metteva molto tempo...troppo.
Chi ha un'età, ricorda la spia dell'olio accesa pure per due secondi su alcune auto e per alcuni tipi di filtro posti in maniera fuori logica.
Erano tempi senza grandi idee e di meccanica grossolana.
Se uno fa 10 messe in moto la giorno (due secondi per 10 cicli...senza pressione nelle vene) sono 20 secondi al giorno di motore senza olio e senza pressione...nulla direte voi.
Ma se moltiplichi per 365 giorni (anno) fanno 7300 secondi e se li dividi per 60 (minuto) sono 120 minuti all'anno di senza olio e senza pressione.
DUE ORE SENZA OLIO...questa è usura...ed è mortetecnologica (poi di fatto molti raivviamenti erano meno di due secondi ad olio caldo però)
LO sapete che un motore senza olio...ma dico a secco proprio... gira si e no due minuti...dopo di che si blocca!
Quindi pensate a cosa significava avere tempi lunghi di servizio dell'olio in un motore.
10 partenze al giorno?
Sono possibili? (per me anche di più)
Provateci: la mattina (1) tabacchino (2) bar(3) edicola (4) scuola (5) lavoro(6) torno a scuola (7) torno a casa (8) esco il pomeriggio (9 ) riparto dal centro (10)...ecc,ecc.!
Il mio ragionamento è (volutamente) esasperato ma oggi l'olio è più veloce e quella piccola spia rossa che scompare all'avviamento...non alla partenza...quindi prima... è la differenza che fa longevi i motori moderni (essenzialmente...perchè tecnicamente c'è d fare una bibbia) insieme ad oli sintetici, fluidi e superfluidi.
Molti reputano l'olio fluido un limite (troppo acquoso)...ma come è stato saggiamente detto, è invece l'occasione di longevità del motore...se questo è tecnologicamente "ricevente" del tipo di olio fluido.
E tornando alle vene e paragonando l'olio al sangue...se è troppo grasso..il sangue non arriva nei capillari e sforza pure il cuore.
Mbè con un po' di fantasia tecnologica, l'olio è quasi la stessa cosa..e gli effetti (ictus meccanici e sforzi di sovraccarico di fluidodinamica)...idem
Bello per me parlare e leggere di queste cose.