Insomma, avrei il prurito di acquistare un alimentatore da banco, a tensione e corrente regolabili.
E' uno strumento molto comodo. Tieni presente che i due modi di alimentazione agiscono insieme. In campo automotive torna utile impostare il valore di tensione massimo a 13,5V ed il valore di corrente massimo, esempio 6A, e lo strumento di darà 13,5V al massimo e 6A al massimo.
E' ovvio, ma conviene precisarlo, che i valori sopra impostati sono massimi: se tu imposti 13,5V e 6A ma alimenti una lampadina da 5W, non ti darà mai 13,5V con 6A.
Il fatto di poter contare su una batteria che ti può dare tutta la corrente di cui ha bisogno, imho ti fa spostare il rapporto specifiche/prezzo più verso un'alimentazione duale che verso la corrente e una doppia uscita. Non si sa mai che dovrai alimentare quale componente elettronico che utilizza tensioni negative e positive, è roba da elettrotecnica, ma non si sa mai. Se non hai intenzione di utilizzarlo in ambito elettronico, privilegia la corrente.
Comunque sotto i 10A non lo guarderei nemmeno, metti che ci vuoi alimentare più utilizzatori collegati in parallelo e non hai voglia di smontarli.
Recentemente mi è tornato utile su una lampadina dello stop posteriore della GP: funzionava, ma si accendeva la spia. Non era un problema di massa o di ossidazioni varie, ma era la lampadina che dopo 14 anni si era messa ad assorbire meno corrente di quella standard. Non mi era mai capitata una cosa del genere.