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Consiglio alimentatore da banco per officina/laboratorio

Beh è giusto, il diodo è normalmente a giunzione p-n, per questo si dice giunzione.
 
Insomma, avrei il prurito di acquistare un alimentatore da banco, a tensione e corrente regolabili.

E' uno strumento molto comodo. Tieni presente che i due modi di alimentazione agiscono insieme. In campo automotive torna utile impostare il valore di tensione massimo a 13,5V ed il valore di corrente massimo, esempio 6A, e lo strumento di darà 13,5V al massimo e 6A al massimo.
E' ovvio, ma conviene precisarlo, che i valori sopra impostati sono massimi: se tu imposti 13,5V e 6A ma alimenti una lampadina da 5W, non ti darà mai 13,5V con 6A.

Il fatto di poter contare su una batteria che ti può dare tutta la corrente di cui ha bisogno, imho ti fa spostare il rapporto specifiche/prezzo più verso un'alimentazione duale che verso la corrente e una doppia uscita. Non si sa mai che dovrai alimentare quale componente elettronico che utilizza tensioni negative e positive, è roba da elettrotecnica, ma non si sa mai. Se non hai intenzione di utilizzarlo in ambito elettronico, privilegia la corrente.

Comunque sotto i 10A non lo guarderei nemmeno, metti che ci vuoi alimentare più utilizzatori collegati in parallelo e non hai voglia di smontarli.

Recentemente mi è tornato utile su una lampadina dello stop posteriore della GP: funzionava, ma si accendeva la spia. Non era un problema di massa o di ossidazioni varie, ma era la lampadina che dopo 14 anni si era messa ad assorbire meno corrente di quella standard. Non mi era mai capitata una cosa del genere.
 
Cavoletti!! Si può trovare la tensione di soglia in un lampo! O sbaglio?
Diciamo di si. Puoi vedere "in anteprima" a quali valori di tensione/corrente ottieni una certa luminosità. O testare le lampade a led per la macchina e misurarne l'effettiva potenza. Di cose, insomma, ne puoi fare diverse.
 
È piccolo, in realtà. Ce ne sono molti, con differenze di pochi euro tra loro. Questo ha anche l'indicazione diretta dei watt, per quello che può servire, e le regolazioni fine e rapida. Boh. Speremo ben.
 
Sembra bello, e anche non complicatissimo all’interno.
 
Dunque, prima prova, appena estratto dall'imballo, con una lampadina a led T10. La lampadina inizia ad emettere una fioca luminosità a partire da 4.6 v circa.
Col multimetro in modalità diodo (o giunzione) non ho cavato un ragno dal buco. Forse perché quella lampadina non è un led ma un led più un circuitino di comando?
 
Esattamente. Col multimetro in modalità "prova diodo" puoi riuscire a trovare (non sempre: dipende dal multimetro e dal diodo) la tensione di soglia di un led singolo ma la cosa non vale per un circuito più complesso come una lampada a led.
 
Si pardon, avevo sottointeso il grande dettaglio che il multimetro va puntato sul componente “puro” non sul circuito che lo ospita altrimenti la misura è falsata dalle altre componenti
 
No, non misura proprio nulla. Almeno con la lampadina che ho provato io. Ma potrebbe essere anche colpa del multimetro o dell'operatore 😂
In ogni caso, con l'alimentatore viene tutto più semplice e immediato.
Molto interessante l'indicazione dei watt. Potrei stare ore lì a collegare cose e fare prove.
Se sentite al Tg di incendio per corto circuito in zona Vicenza, pensatemi 😂😂
 
Vuol dire che allora è andato fuori scala.
Comunque regolando da alimentatore puoi anche farti una mappatura della luce che semplicemente con la soglia non puoi fare, ricordando sempre che i led vanno regolati in corrente, nulla vieta poi se vuoi alimentarli a una tensione inferiore.
Beh dai l’hanno venduto per essere protetto😂
 
Diciamo che uno dei miei obiettivi è dimensionare eventuali resistori e circuiti per ingannare le centraline nelle conversioni incandescenza/led. Non l'unico, ma uno dei principali.
"Led alimentati in corrente"... Se ti va di spiegarmi il concetto..😚
 
Si, di solito i led hanno una tensione e una corrente nominali, per cui funzionano a regime.
Se tu li alimenti in tensione, ad esempio 5V, senza regolare la corrente è possibile che ne scorra più del valore nominale e quindi dopo un certo tempo più o meno lungo si bruciano(vedi cineaste).
Se vuoi regolare la luminosità con l’alimentatore che hai Puoi alimentarli a tensione nominale e abbassare la corrente. Puoi anche abbassare la tensione (tenendo d’occhio la corrente), ma appena scendi la soglia, puf si spengono.
Nei circuiti si usano regolatori di corrente come LM317 per dirne uno famoso (nasce come regolatore di tensione ma può essere configurato per regolare la corrente) appunto per fare tutto ciò in modo costante e indipendente.
Spero che sia chiaro, non sono un mago della comunicazione, lo sapete😂 se hai dei dubbi provo a cambiare parole
 
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