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- Grande Punto 1.4 16V Sport '08 / Tipo 1.4 16V Lounge '18
Ciao.
In questi giorni mi sto intrippando con una serie di test e prove per capire come funziona la gestione delle batterie da parte degli elettroutensili.
Parliamo di batterie agli ioni di litio.
Di solito il modulo base di questi apparecchi è la 18650 da 3.7 volt, combinata variamente per ottenere le tensioni che si trovano sul mercato.
Nello specifico ho eseguito alcuni test con utensili a 18V, che quindi hanno batterie da 6 elementi 18650 (o 12 collegati a 2 a 2).
In particolare mi incuriosiva il modo in cui questi utensili riconoscono la soglia di tensione minima oltre la quale disattivare il motore per evitare danni alla batteria.
La maggior parte di essi hanno 3 contatti. Oltre al positivo e negativo, un terzo contatto (bms?) che legge la tensione e fa sì che il motore si spenga se la tensione scende sotto una certa soglia.
Infatti, collegando in modo "volante", con tre fili, le batterie ai rispettivi utensili, e staccando il terzo contatto, la maggior parte degli utensili testati si spengono.
Ma in due casi non succede
Ho due utensili con motore brushless, di marca cinese Teccpo, che continuano imperterriti a funzionare anche senza il terzo contatto.
Mi chiedevo quindi come leggessero la tensione della batteria.
Ho provato ad alimentarli con un alimentatore da banco e far scendere gradualmente la tensione.
Uno si è spento raggiunti i 14.1 V, l'altro a 15.1 volt, il che corrisponde ad una tensione, per singolo elemento 18650, rispettivamente di 2.35 e 2.52 Volt.
Qual'è la soglia di sicurezza sotto la quale un elemento 18650 subisce danni irreversibili?
E mi chiedo anche come mai esista il terzo contatto se la tensione può essere letta anche solo dal + e -?
So che alcuni utensili, tipo DeWalt hanno molti contatti per leggere la tensione di ogni elemento, per esempio, ma un solo contatto che utilità ha?
In questi giorni mi sto intrippando con una serie di test e prove per capire come funziona la gestione delle batterie da parte degli elettroutensili.
Parliamo di batterie agli ioni di litio.
Di solito il modulo base di questi apparecchi è la 18650 da 3.7 volt, combinata variamente per ottenere le tensioni che si trovano sul mercato.
Nello specifico ho eseguito alcuni test con utensili a 18V, che quindi hanno batterie da 6 elementi 18650 (o 12 collegati a 2 a 2).
In particolare mi incuriosiva il modo in cui questi utensili riconoscono la soglia di tensione minima oltre la quale disattivare il motore per evitare danni alla batteria.
La maggior parte di essi hanno 3 contatti. Oltre al positivo e negativo, un terzo contatto (bms?) che legge la tensione e fa sì che il motore si spenga se la tensione scende sotto una certa soglia.
Infatti, collegando in modo "volante", con tre fili, le batterie ai rispettivi utensili, e staccando il terzo contatto, la maggior parte degli utensili testati si spengono.
Ma in due casi non succede
Ho due utensili con motore brushless, di marca cinese Teccpo, che continuano imperterriti a funzionare anche senza il terzo contatto.
Mi chiedevo quindi come leggessero la tensione della batteria.
Ho provato ad alimentarli con un alimentatore da banco e far scendere gradualmente la tensione.
Uno si è spento raggiunti i 14.1 V, l'altro a 15.1 volt, il che corrisponde ad una tensione, per singolo elemento 18650, rispettivamente di 2.35 e 2.52 Volt.
Qual'è la soglia di sicurezza sotto la quale un elemento 18650 subisce danni irreversibili?
E mi chiedo anche come mai esista il terzo contatto se la tensione può essere letta anche solo dal + e -?
So che alcuni utensili, tipo DeWalt hanno molti contatti per leggere la tensione di ogni elemento, per esempio, ma un solo contatto che utilità ha?