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Scandalo Dieselgate, software truccato, emissioni fuori norma

Vista la tua preparazione tecnica ti chiedo quali scenari immagini se il diesel non riuscirà a superare l'euro 7? Esiste un limite tecnico dell'invenzione del caro Rudolf dal punto di vista delle emissioni?
Denso sembra pubblicizzare un altro passo avanti nel motore a combustione spontanea.
https://www.denso.com/it/it/innovation/story/i-art/
Un sensore di pressione integrato nell'iniettore (che diventa ancora più costoso) in grado di misurare le fluttuazioni della pressione nel rail (ormai un monotubo) e di aumentare ancora la velocità e la precisione di funzionamento del'iniettore stesso.
Il progetto è stato avviato con l'idea di renderlo da subito comptibile con il biocarburante (saggia mossa) e secondo quanto dichiarato, l'automobile in prova (un pickup Toyota) è in grado di arrivare agli standard di inquinamento PROCONVE L6 senza l'uso di un DPF (cioè filtro antiparticolato senza sostanze additive).

Per la mia testa bacata la spiegazione è semplice... L'inserimento di iniezioni pilotate ha consentito di ridurre rumorosità e ruvidità di erogazione nei diesel nate all'epoca dell'iniezione diretta, aumentando in modo imbarazzante la potenza per litro ottenibile dal motore.
Il primo JTD Fiat aveva circa 100cv ed era un 1.9 Euro 2. La bestia più cattiva Biturbo fatta da FPT tira 190 cv in Euro5.
Più pressione, più potenza, più iniezioni. E più particolato, oltre che NOx. Mazda ha affrontato il problema in modo diverso, producendo una gamma di motori (SkyActive) con un rapporto di compressione inferiore alla media e con l'obiettivo di ridurre sul nascere i punti dove si formano fuliggine e Nox; secondo quanto dichiarato alla stampa, il 2.2 ed il 1.5 di Mazda non usano gli stessi filtri degli altri costruttori, lungo la linea di scarico, ma (ancora una volta) un doppio EGR ed un raffreddamento dello stesso.

L'approccio di Denso è concettualmente semplice: più precisa ed efficace è la dosatura del combustibile in camera di scoppio, più possiamo controllare in modo efficace la combustione, riducendo la formazione di inquinanti "inutili". Se già sta andando male, non aggiungiamo troppo carburante che non genererà in modo sbagliato pressione e fuliggine, quindi NOx. Attendiamo la combustione successiva, ammorbidiamo l'erogazione del motore, non tiramo per il collo la potenza.
Difficile è sviluppare un prodotto in grado di attuare questa idea, capire cosa sta succedendo nel motore e quindi intervenire in modo efficace.

Attualmente stampa ed opinione pubblica vogliono uccidere il motore a scoppio. Ci vorrà ancora molto tempo.. anche se sono contento che elettrico ed ibrido, oltre che l'uso intelligente dei gas, stia avanzando.
 
Guardando una trasmissione in lingua inglese, ho "preso contro" a questo sito.
Codice:
https://mydieselclaim.com/
Cosa fa questo sito? Dice alla popolazione del regno unito che può ottenere sino a 10.000 sterline (al cambio di oggi di Xe.com, attorno ai 11.500 euro) per aver comprato una automobile con motore diesel tra il 2009 ed il 2020.
Ma è un sito per semplificare un processo di rimborso? In realtà no.

Il sito è un collettore di dati di una azienda, Pogust Goodhead, che di mestiere si occupa di casi. Scrivo "azienda" e non "studio legale", in quanto nel sito "proprio" è riportata una ragione sociale con in fondo .Ltd, che grossomodo assomiglia tanto alle nostre SRL. E tale azienda è considerata una azienda che può esercitare l'attività di legale, come riportato in fondo.
Secondo questo sito
Codice:
https://www.legal500.com/firms/237477-pogust-goodhead/236687-london-england/
attualmente questa azienda rappresenta oltre 15.000 persone che chiedono danni a vari gruppi automobilistici, VAG in testa, per il discorso dieselgate.

Quindi.
Un'azienda non esattamente microscopica che di mestiere chiede soldi tramite i tribunali, ha messo su un sito internet e diverse risorse automatizzate per raccogliere informazioni, separare chi può essere da loro rappresentato da chi no, accumulando deleghe a sufficienza per tentare di strappare denaro ai costruttori automobilistici.
Bello secondo voi.

Ora vi metto tre riccioli.
Il primo: non lo fa gratis. Per ogni denaro che il costuttore erogherà verso un cliente, una percentuale finirà in tasca a questa azienda.
Il secondo: non esistono costruttori inglesi. Chi mi viene a dire "Aston Martin" ricordo che ora è di proprietà di un canadese, circa.
Il terzo: l'azienda ha già speso parecchi soldi per arrivare qui. Il sito, il sistema automatizzato di raccolta informazioni e qualche altro spicciolo a destra e a manca... come i soldi per uno spot durante un campionato mondiale (quello dove corrono Sasaki, Migno, Ortola).

Se pensate che i costruttori di auto siano poco gentili... non lo sono nemmeno quelli che vi raccontano che vi daranno soldi.
 
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