S
superfede
Ospite
Ieri qui al lavoro da me son passati a far la manutenzione periodica del gruppo elettrogeno, un Caterpillar 3306 di 10,5l e circa 300cv che aziona un generatore trifase da 200Kw come backup elettrico per l'edificio.
Siccome si tratta di gruppi che impiegano max 5 secondi dal momento del blackout a quello della fornitura di corrente, e che senza contare i picchi qui si viaggia sui 115kw di consumo elettrico normale, mi son sempre chiesto come i progettisti avessero risolto il problema di dover avviare un turbodiesel e, nel giro di 5 secondi, di metterlo a 1500rpm stabilizzati con oltre 100kw, variabili, da erogare e mantenere.
Risposta, scaldiglie elettriche. Vengono usate delle resistenze elettriche per tenere costantemente blocco motore, testata, olio e liquido di raffreddamento sui 40°. Altre resistenze si occupano di evitare il congelamento del gasolio, con una pompa elettrica deputata al sollevamento del carburante dalla cisterna sotterranea, così il motore è in grado di partire e andare a tuttogas praticamente da subito, senza danni.
E' una tecnica simile a quella usata nei paesi con climi freddi, dove le auto che vengono lasciate all'aperto possono esser dotate di riscaldatori elettrici da alimentare con la 220v (o la 115v per gli States) per scaldare coppa olio, monoblocco oppure il liquido di raffreddamento. DEFA, un fornitore OEM ed aftermarket per questi dispositivi, usa diverse tecniche per adattarsi anche a motori non predisposti. Così la mattina trovi l'auto intiepidita, con il riscaldamento abitacolo che parte subito, e il motore soffre di meno avendo già l'olio a 40-45°.
Poi ci sono le caldaie della Webasto ...
Siccome si tratta di gruppi che impiegano max 5 secondi dal momento del blackout a quello della fornitura di corrente, e che senza contare i picchi qui si viaggia sui 115kw di consumo elettrico normale, mi son sempre chiesto come i progettisti avessero risolto il problema di dover avviare un turbodiesel e, nel giro di 5 secondi, di metterlo a 1500rpm stabilizzati con oltre 100kw, variabili, da erogare e mantenere.
Risposta, scaldiglie elettriche. Vengono usate delle resistenze elettriche per tenere costantemente blocco motore, testata, olio e liquido di raffreddamento sui 40°. Altre resistenze si occupano di evitare il congelamento del gasolio, con una pompa elettrica deputata al sollevamento del carburante dalla cisterna sotterranea, così il motore è in grado di partire e andare a tuttogas praticamente da subito, senza danni.
E' una tecnica simile a quella usata nei paesi con climi freddi, dove le auto che vengono lasciate all'aperto possono esser dotate di riscaldatori elettrici da alimentare con la 220v (o la 115v per gli States) per scaldare coppa olio, monoblocco oppure il liquido di raffreddamento. DEFA, un fornitore OEM ed aftermarket per questi dispositivi, usa diverse tecniche per adattarsi anche a motori non predisposti. Così la mattina trovi l'auto intiepidita, con il riscaldamento abitacolo che parte subito, e il motore soffre di meno avendo già l'olio a 40-45°.
Poi ci sono le caldaie della Webasto ...