- Auto
- Grande Punto 1.4 16V Sport '08 / Tipo 1.4 16V Lounge '18
Ciao ragazzi.
Una mia collega ha la Suzuki Wagon R+, gemella dell'opel Agila A. Per chi si ricorda, le avevo già fatto qualche lavoretto, freni davanti, tagliando, pulizia CF, sostituzione guarnizione punterie...
Oggi è arrivata al lavoro coi fari spenti.
Finito il turno ho smontato il devioluci (che in quell'auto è una grossa rotella, come in molte auto tedesche, e ho trovato il disastro.
Tre foto per capire la situazione

La prima foto è il retro del blocchetto. I due contatti cerchiati sono bruciati e si muovono. Hanno generato talmente tanto calore da sciogliere sia l'interno del blocchetto stesso, sia tutto il telaio che sorregge il tutto, che ho segnato con le frecce nelle altre foto. Anche il connettore è sciolto, ovviamente.

Le altre due foto sono scattate al pezzo che ho trovato, con enorme fortuna, allo sfascio. 15 euro e zitti, che a comprarlo nuovo chissà quanto avremmo speso.
Ora veniamo alla questione che mi assilla.
Se pure dovessi ripristinare lo "status quo", sostituendo semplicemente i pezzi squagliati, questo non durerebbe a lungo, perché ricomincerebbe a scaldare e sciogliere.
Infatti allo sfascio c'erano altri due blocchetti, oltre a quello che ho preso, entrambi ridotti quasi come quello che ho smontato dall'auto della mia collega.
Ricordo che simili pastrocchi succedevano in alcune auto degli anni '80, per esempio la prima seat ibiza, nelle quali non esisteva un relè per i fari. Quindi il devioluci andava in pappa a causa delle eccessive correnti che lo attraversavano.
E penso, a questo punto, che pure la nostra Agila/Wagon R+ sia concepita nello stesso, barbaro, modo. Ossia che tutta la corrente passi per lo sciagurato blocchetto devioluci.
Se qualcuno ha esperienze in merito, o schemi elettrici che avvalorino la mia ipotesi, sarei grato se li condividesse.
Ad ogni modo, pensavo di intervenire inserendo un relè, o meglio uno per fanale, che sollevino il devioluci dell'improbo lavoro al quale è costretto.
Ad ogni modo pensavo anche di misurare la corrente che arriva a quei due contatti (quelli sciolti) per avere conferma della mia ipotesi (cioè l'assenza di relè).
Che ne dite?
Una mia collega ha la Suzuki Wagon R+, gemella dell'opel Agila A. Per chi si ricorda, le avevo già fatto qualche lavoretto, freni davanti, tagliando, pulizia CF, sostituzione guarnizione punterie...
Oggi è arrivata al lavoro coi fari spenti.
Finito il turno ho smontato il devioluci (che in quell'auto è una grossa rotella, come in molte auto tedesche, e ho trovato il disastro.
Tre foto per capire la situazione

La prima foto è il retro del blocchetto. I due contatti cerchiati sono bruciati e si muovono. Hanno generato talmente tanto calore da sciogliere sia l'interno del blocchetto stesso, sia tutto il telaio che sorregge il tutto, che ho segnato con le frecce nelle altre foto. Anche il connettore è sciolto, ovviamente.


Le altre due foto sono scattate al pezzo che ho trovato, con enorme fortuna, allo sfascio. 15 euro e zitti, che a comprarlo nuovo chissà quanto avremmo speso.
Ora veniamo alla questione che mi assilla.
Se pure dovessi ripristinare lo "status quo", sostituendo semplicemente i pezzi squagliati, questo non durerebbe a lungo, perché ricomincerebbe a scaldare e sciogliere.
Infatti allo sfascio c'erano altri due blocchetti, oltre a quello che ho preso, entrambi ridotti quasi come quello che ho smontato dall'auto della mia collega.
Ricordo che simili pastrocchi succedevano in alcune auto degli anni '80, per esempio la prima seat ibiza, nelle quali non esisteva un relè per i fari. Quindi il devioluci andava in pappa a causa delle eccessive correnti che lo attraversavano.
E penso, a questo punto, che pure la nostra Agila/Wagon R+ sia concepita nello stesso, barbaro, modo. Ossia che tutta la corrente passi per lo sciagurato blocchetto devioluci.
Se qualcuno ha esperienze in merito, o schemi elettrici che avvalorino la mia ipotesi, sarei grato se li condividesse.
Ad ogni modo, pensavo di intervenire inserendo un relè, o meglio uno per fanale, che sollevino il devioluci dell'improbo lavoro al quale è costretto.
Ad ogni modo pensavo anche di misurare la corrente che arriva a quei due contatti (quelli sciolti) per avere conferma della mia ipotesi (cioè l'assenza di relè).
Che ne dite?