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Luci abitacolo convertite a led non si spengono del tutto

Ho spostato tutti i messaggi riguardanti la plafoniera a led che non si spegne del tutto, in una discussione apposita, dato che penso sia un problema piuttosto diffuso.
 
Epperchémai non dovrebbe risolversi? Non penso che la Tipo abbia un sistema così diverso da altre auto. Personalmente l'ho sempre risolto, senza sbattimenti e quasi aggratis.
Penso che sia pure carino dare qualche cenno per capire cosa si sta facendo e per quale motivo. Chiaramente se poi il discorso prende strade che si allontanano dal problema di base...
Messaggio doppio unito:

PS: fra l'altro non molto tempo fa se n'era già parlato in un'altra discussione e l'utente aveva risolto (mi pare fosse una Grande Punto ma non ne sono sicuro)
 
Per come è fatto il circuito... Ha un dimmer che lavora correttamente solo con l'incandescenza.
 
Vedremo se i consigli dati avranno successo. Io penso di sì.
 
Scusa ma non colgo il passaggio. MMmmmh
Nulla, non intendevo dire niente di particolare :thumbsup:

Ribadisco, non so quanto possa essere diverso il circuito della Tipo rispetto ad altre auto, spero non lo sia. Su Alfa 147 e 156 (stessa plafoniera, dimmerata) la cosa funziona. L'unico problema è che lo spegnimento è "granuloso", cioè quando i led si avvicinano allo spegnimento completo, sfarfallano. Io ho usato segmenti di striscia led, non so se con altre configurazioni, tipo i pannellini led, il fenomeno si riduce (o magari aumenta) o sparisce. In questo senso l'esperienza del Caiman tornerà sicuramente utile.

Comunque, se siete d'accordo, io proporrei di rendere la discussione generica, non specifica sulla Tipo, proprio perché ormai è difficile trovare plafoniere con contatto meccanico vecchia maniera (e talvolta comunque il problema rimane: nella mia 107 a volte, quando accendevo gli anabbaglianti, i led emettevano un lieve e brevissimo flash: resistenza e bon.)
 
Assolutamente no!
Un generatore di tensione C.C. (e la batteria lo è) è fatto per mantenere costante la differenza di potenziale fornendo tutta la corrente necessaria a tal fine, la partizione vale sempre così come la legge di ohm, è il generatore che eroga poi corrente al nodo.

Se inserisci un solo utilizzatore la corrente che fluirà in quel dispositivo sarà dato dalla sua resistenza. Se metti una resistenza di 1Ω con 12V passeranno 12A.
Se ne aggiungi un altro in parallelo la corrente che fluirà sarà dato esclusivamente dalla sua resistenza senza alcuna influenza né sull'altro né dall'altro utilizzatore. Se aggiungi una resistenza di 2Ω in essa fruiranno 6A e la batteria dovrà fornire 18A (il tutto per mantenere i 12V)
E' l'ABC della legge di Ohm.

Se a casa tua ha un lampadario con 4 lampadine (che sono oggettivamente in parallelo) la corrente che passa in ogni lampadina dipende dal fatto che ne accendi 1, 2, 3 o 4? Dipende solamente (dalla tensione che è costante e) dalla resistenza che ogni lampadina offre al passaggio della corrente, senza influenza alcuna da quante decidi da accendere contemporaneamente.
È quello che intendevo io, solo che l’ho espresso male.
Comunque io ho messo i led su tutte le plafoniere con gia la resistenza integrata e il dimmer funziona come con le alogene
 
Ultima modifica:
Voglio evitare la resistenza integrata.
So che con quelle funzionerebbe, lo hanno provato altri tipisti.
Ma dalle esperienze che ho, le lampadine "canbus" scaldano come stufe a pellet
 
LOLLOLLOLLOL
con questa si stà al caldo anche nella tipo!
20181218_110539.jpg
 
È quello che intendevo io, solo che l’ho espresso male.
Comunque io ho messo i led su tutte le plafoniere con gia la resistenza integrata e il dimmer funziona come con le alogene

Senza polemica ma
Un generatore di tensione C.C. (e la batteria lo è) è fatto per mantenere costante la differenza di potenziale fornendo tutta la corrente necessaria a tal fine, la partizione vale sempre così come la legge di ohm, è il generatore che eroga poi corrente al nodo.

Non ho controllato, ma mi sa che non avevo scritto nodo, ma utilizzatore :)

In un circuito con una batteria e due resistori in parallelo non c'è alcun nodo. Finché non ti è chiaro questo non capirai completamente né la legge di Ohml, né le leggi di Kirchoff che sembri voler citare con "nodi".
Per aiutarti a capire: hai due resistori in parallelo, quindi puoi fare riferimento a un **solo** valore di resistenza, quindi non puoi avere 3 o più connettori (ne hai solo 2), quindi per definizione non hai un nodo, quindi basta Giorgio Simone Alfredo :)
 
Scusa @gioe, perché dici che in un circuito formato da due resistori in parallelo non c'è alcun nodo? Ci sono due rami, ciascuno con la sua corrente, per cui ci devono necessariamente essere anche due nodi. Che poi, ai fini dei calcoli, i due valori singoli di resistenza si possano considerare come un unico valore di resistenza equivalente è un altro paio di maniche.
Noi fisicamente abbiamo un circuito formato da un pannello led in parallelo a un resistore: due rami, due correnti, due nodi. O mi sta sfuggendo qualcosa?
 
Ci sono passato anch'io ormai, ahimé, parecchi anni fa. Sentire parlare di nodi mi fa intuire che pensate alle leggi di Kirchhoff e qui invece basta la legge di Ohm. Non è necessario scomodare l'altro, anzi è parecchio fuorviante. specialmente per chi inizia. Ed è un modo che porta appunto a pensare che in due dispositivi in parallelo la corrente scelga la via facile ignorando l'altra, cosa intuitivamente impossibile per la legge di Ohm, ma più facile da spiegare con esempi del mondo reale che del mondo teorico, infatti se così fosse nell'impianto di casa quando attacchi il forno elettrico, onnivoro di energia, non funzionerebbe nient'altro.

Provo a spiegarla così:
Due resistori in parallelo sono una resistenza equivalente data dalla famosissima formula. Non hai tre connettori per avere un nodo.
Dall'ultimo esempio che ho fatto 1Ohm e 2Ohm in parallelo corrispondono a 0,66Ohm.
Quindi nel circuito scorrerà una corrente data da una resistenza da 0,66Ohm e cioè, con 12V (che rimangono costanti perché la batteria è un generatore di tensione), 18A.
E da qui si continua sempre con Ohm, col dimensionamento della potenza di ogni singolo resistore.

Cosa c'entra tutto ciò con l'auto del Caimano?
Dovrà trovare un valore di resistenza che si pone in parallelo con il LED (che fin qui abbiamo semplificato come resistenza, ma non fammi aprire anche questa ulteriore parentesi) che farà scorrere una corrente tale da far scendere la tensione ai capi del LED sotto la sua "soglia di attivazione" come ho cercato di spiegare sopra (interruttore aperto visto come una resistenza di alto valore).
Un valore basso gli darà la certezza di aver raggiunto l'obiettivo, ma quando il circuito sarà chiuso (portiera aperta e quindi LED acceso e quindi 12V ai capi di entrambi gli utilizzatori) dissiperà molta corrente.
Un valore troppo alto il contrario.
Il valore giusto il giusto compromesso.

Puoi in base al valore del resistore dovrà scegliere la sua potenza "sicura" e chiedersi se i cavi sono dimensionati correttamente, sempre in base alla potenza dissipata (e non la potenza scelta che per sicurezza deve essere maggiore).
 
Scusa di nuovo Gioe, non voglio abusare della tua pazienza ne apparire irriverente.
Il discorso mi è chiarissimo, sia in teoria che in pratica (...e non ho mai sentito la necessità di scomodare il signor Kirchhoff).
La mia domanda verteva solo sulla questione nodi, rami ecc. Perché affermi che in un circuito con due resistori (o qualunque altro componente) in parallelo non vi sono nodi? I due resistori (o qualsiasi altro componente) in parallelo sono a tutti gli effetti da considerare rami distinti dello stesso circuito, ciascuno caratterizzato da una propria resistenza e, conseguentemente, attraversato da una propria corrente.
 
Ma sei sempre connesso allo stesso sistema... Ergo la tensione una sarà alla fine.
 
Ragazzi, ci sono riuscito! :) :)

Grazie ai vostri consigli, ora la luce si spegne. E senza particolari effetti collaterali.
Inserito resistenza come da foto, per ora solo per prova, infilata ad muzzum.
In effetti, tra quei due terminali, che sono siciramente quelli a cui fa capo il dimmer del body, rimane una tensione residua di circa 5 volt. Appena inserita la resistenza in parallelo (1k 1w) i led si sono spenti. E non sfarfalla allo spegnimento.

Qualcuno scriveva "non ci riuscirai mai". Beh, @Pike ora che mi dici? LOL

IMG_20181218_174848.jpg
 
Buonsm perché hai una sola resistenza, ma se non scomodi il Kirchhoff il problema non si pone perché si segue semplicemente la legge di Ohm.
 
@ElCaimanDelPiave solo un dettaglio: sarebbe opportuno che il resistore andasse fra il positivo e il negativo della lampada. Così come l'hai messo, fra il (presumo) positivo e uno dei due negativi non so può creare problemi.
Messaggio doppio unito:

Buonsm perché hai una sola resistenza
Amen :) :thumbsup:
 
Ultima modifica:
@ElCaimanDelPiave solo un dettaglio: sarebbe opportuno che il resistore andasse fra il positivo e il negativo della lampada. Così come l'hai messo, fra il (presumo) positivo e uno dei due negativi non so può creare problemi
Le lampade sono due. Dovrei mettere quindi due resistori?
Ora, osservando la foto, abbiamo tre fili. Da sinistra a destra, chiamiamoli 1 2 3. Tra filo 1 e 3 abbiamo sempre una tensione di 12V. Tra 2 e 3, circa 5V (a porte chiuse). Tra 1 e 2, lo strumento, impostato su 20V non legge un valore significativo.
Dato che ho fatto le prove in fretta, cavoli, ho scordato di segnare il verso della corrente. Cioè dove avevo infilato il puntale nero e quello rosso. Che pivello!
Ad ogni modo, che differenza c'è tra mettere il resistore in quel punto (in parallelo alle due lampadine) o direttamente vicino alle lampade?
 
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