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Lancia Delta Futurista

e hai fatto bene pike. :thumbsup:
Le loro spiegazioni sono belle da ascoltare e quantomeno giustificano (come poi ci si poteva immaginare) il costo finale dell'auto. Quindi volendo gli italiani avrebbero da fare qualcosa di buono, anzichè vestire le fiat da alfa e fare le Y per andare a fare la spesa :Banghead:.

Questi esemplari così modificati danno forse l'impressione che l'insieme sia un ibrido strutturale tra una integrale ed una S4.
Magari esemplari meno forzati e di costo più contenuto (meno di 100 mila euro) avrebbero ancora molta più clientela di quella che già hanno. Mi fa piacere che siano italiani ad aver affrontato il progetto.
 
Contenendo i costi avrebbero dovuto fare una realizzazione meno efficace ed estrema...
 
Ragazzi è orgasmica! Non so che altro dire. I presupposti per la creazione di una nuova nicchia sembrano esserci.
 
Veramente contagiosa la passione di questi ragazzi...spero che il management FCA possa prendere qualche spunto da loro....
 
Honda NSX, venduta a circa 200.000 euro, 507cv, 1700kg ma anche trazione ibrida sulle ruote anteriori ed un motore ibrido calettato sul cambio per gestire un extra boost.
McLaren 540C, venduta a 180.000 euro più accessori, 540cv, 1350kg, motore endotermico biturbo.
Porsche 911 GT3, venduta a partire da 160.000 euro (210 per la versione RS) a scelta tra manuale e doppia frizione, 500cv, 1500kg a secco.

Una media degli anni '80 evoluta su misura pensate possa dare fastidio a queste alternative più economiche?
E' un puro prodotto d'edonismo, privo di corrispondenze prestazionali.
 
Molto francamente, tu baratteresti la tua Ferrari F40 per una qualsiasi delle macchine che hai citato?
 
Sì, ma, per quanto si possa amare la Delta, non è una F40...
 
Non posso paragonare la F40 alla Futurista. Nemmeno sotto i fumi del selenia andato da male in un vecchio Serie 100.

La prima è venuta fuori come la trasformazione stradale di un progetto d'avanguardia ad altissimo livello. Ha completamente ammazzato ogni riferimento precedente, creando la prima Hypercar della storia realizzata con esperienza e metodi degli anni '80, ma con le idee e la tecnologia che si sarebbe usato durante buona parte degli anni '90. Ci sono voluti 7 anni, Gordon Murray, il costruttore di auto più pazzo del pianeta (McLaren) e un supporto tecnologico esterno (BMW per il motore 12 cilindri) per arrivarci vicino con la McLaren F1, ma in ogni caso di queste ne sono state fabbricati appena 106 esemplari in 5 anni, di F40 ne sono stati realizzati quasi 1400 esemplari in analogo periodo, e tutt'ora riesce ad essere un dannatissimo pezzo di enorme valore.

La Futurista invece è un condensato di passione, nostalgia, idee intelligenti e soluzioni amarcord, un costosissimo e appassionato anacronismo venduto a chi ha 300 e passa mila euro più una vecchia Integrale 16v da fornire ad un atelier per avere un pezzo da collezione in casa. Ma non c'entra un tappo con la creatura di Materazzi.

Se vuoi vedere qualcosa di simile, ma non all'altezza del "crack" fatto fare dalla F40, punta altrove.
Non alla Chiron, arrogante totem tecnologico di potenza e velocità massima pagato da un gruppo automobilistico che non è in grado di tirare fuori dal cilindro qualcosa di diverso da un marchio franco-italiano riciclato da Romano Artioli. E nonostante la produzione di perle incredibili come la Porsche 918 Spyder o la 911 GT1.
Non alle Koenigsegg, che senza un mostruoso lavoro di messa a punto sarebbero dei contorti dragster da accelerazioni privi di capacità di stare in strada.
Non alle tante spotive da oltre 1000 cavalli di costruttori esotici o marchi che debbono emergere dall'anonimato delle curiosità delle testate specialistiche.
Non alle Gumpert, alle Ariel, o alle Noble, espressioni di imprenditorialità e volontà di creare qualcosa "old school" ed esclusivo basato su efficacia allo stato puro.
Non ai raffinati gioielli made in Modena della Pagani, dotati di una enorme cifra tecnologica e di soluzioni raffinate, ma ancora una volta raffinati gioielli automobilistici in grado di emozionare una clientela facoltosa ed esclusiva, non urli di tecnologia che fanno diventare vecchie di botto tutte le altre produzioni con motore a scoppio.

Sto parlando della McLaren BP23. Della AMG Project One. Forse LaFerrari, può arrivarci vicino, ma nonostante le prestazioni di enorme livello, a Maranello ultimamente non vogliono più fare dei "crack" tecnologici da spaccare il panorama. Bensì proporre prodotti ad efficacia certa di mercato.
Citando Stanzani, Ferrari può pure produrre una ciabatta con le ruote e la vende bene, ma non c'è il distacco enorme portato dalla F40, nell'88, rispetto alla produzione del momento (308 e 512BB), solo un assemblaggio di gadget e di funzioni speciali come il PCV, la Magic Box, la aereodinamica adattiva, le evoluzioni dei sistemi di gestione di trazione, aderenza e sospensioni. Raffinatissime ed esclusive realizzazioni di qualcosa di già visto. L'unica cosa realmente innovativa (il brevetto depositato da Ferrari del turbo elettrico usato come sistema a recupero energia e a controllo di prestazioni) in realtà è una implementazione di qualcosa già visto su altri prodotti, ovvero una girante/turbina di sovralimentazione a controllo elettrico (e non coassiale alla chiocciola nei gas di scarico presentato 4 anni fa da Audi ed usato in alcune realizzazioni tedesche (Mercedes e Audi) per un controllo più preciso dell'erogazione della potenza.

Il prossimo crack tecnologico degno di "scalzare" la F40 sarà una hypercar completamente elettrica in meno di 1200kg di peso in grado di fare oltre 400km con una carica completa di batteria ed in grado di dare seriamente fastidio una analoga auto turbo benzina sul nurburing per una distanza di almeno 200km.
 
Baratterei ognuna delle auto citate per la Futurista trattenendo una cospica somma in tasca, degna magari di potermi far prendere una Integrale 16v originale e mantenere una cifra adeguata per un buon restauro conservativo.
Non essendo proprietario di una F40 non so rispondere alla domanda che hai fatto... Se lo facessi sarei un colossale ipocrita.
 
Se parliamo di "automobile" semplicemente come mezzo per spostarsi posso anche darti ragione: si fanno bene i conti prima di comprare, esattamente come quando si va al supermercato.

Ma qui evidentemente il discorso è diverso: questi giovanotti stanno realizzando un oggetto da collezione, roba da ricchi, gente che magari possiede già anche le auto citate da te e da me. Non so, mi viene in mente ad esempio Jay Kay (il cantante dei Jamiroquai) che la Delta Integrale l'ha avuta e ci ha speso mi pare 12000 Sterline solo per farsi elaborare il motore come lo voleva lui, la F40 ce l'ha ancora e pure la F50 (e pure qualche altra Ferrari a dire il vero). Se una persona del genere s'innamora del progetto anche solo la metà di quanto me ne sono innamorato io, stai tranquillo che sgancia il denaro ben volentieri. Anzi, magari sgancia 50.000 Euro in più per farsi fare gli interni personalizzati. E forse anche altri 50 mila per farsi creare un colore in esclusiva.

Si, è un prodotto d'edonismo ed è proprio per questo che ha il suo mercato, il quale può sovrapporsi o essere completamente disgiunto da quello di altre auto.

Poi, per carità, può non piacere, può non interessare, la si può anche detestare, il mondo è bello perché è vario.
Di sicuro io non sono un... Integralista, a me piace il progetto nel suo complesso, mi piace l'intraprendenza, mi piace l'idea coraggiosa, mi piace la tecnologia d'avanguardia fusa all'artigianato di alto livello, mi piace che il progetto sia 100% italiano, mi piace l'entusiasmo che ci mettono, mi piace che siano giovani, dopo di che, evidentemente, mi piace l'auto. E se devo essere sincero non credo di essere l'unico a pensarla in questo modo.
 
Anche a me è piaciuto. Ma non ha senso. Oddio... non che le abbiano le auto che ho citato qualche post sopra, ma in ogni caso, questo ne ha ancora meno, nonostante la passione genuina di designer, preparatore, preparatore motore e realizzatore. E' un... Portfolio su ruote, sia di capacità di stile che di capacità tecniche della Automobili Amos, sulla pelle della Lancia Delta.
 
Sì, ma penso che non vi sarà sfuggito, nel video un piccolo particolare...
SOLD OUT.
Qualche settimana fa scrivevo:
ma se, come credo, i 20 esemplari finiranno fumati in un battibaleno

LOL

--- Messaggio doppio unito ---

Quindi, paragonarla o meno alla f40, o a tutti i gingilli di questo mondo...ha poco senso.
I ragazzi hanno fatto centro. Onore al merito.
 
Erano soldout alla presentazione... se ben ho capito. E sono due anni di lavoro per l'azienda.
 
Non credo però che l'obiettivo di Amos sia guadagnare su questo progetto, rischiando molto, e poi arrivederci e grazie. Io ci vedo invece moltissima ambizione nel diventare un costruttore in grado di competere con i "mostri sacri", cosa davvero difficile, se non impossibile partendo da zero, sia per questioni prettamente economiche, sia anche un'immagine inesistente. In quest'ottica, secondo me stanno partendo col piede giusto: ti propongono un'elaborazione estrema che da l'idea di una macchina nuova di zecca, che fa parlare di se, nel bene o nel male, ti danno l'impressione di avere un know-how e un'esperienza fuori dall'ordinario.
Forse sono un visionario ma sono convinto che se questi avessero le capacità economiche la Delta Integrale la ricostruirebbero da zero, e non solo quella.

Poi, se la devo dire proprio tutta, i veri stupratori delle Delta Integrale sono quelli che le trattano come prostitute, non quelli che gli regalano un vestito nuovo per esaltarne la bellezza.
 
No no piano... l'ho definita inutile, costosa, insensata. Non blasfema, nè irrispettosa del progetto.
Hanno attaccato un mercato con un prodotto carico di nostalgia e di possibile pubblico, senza rischi di rotture di palle da parte del produttore (il marchio originale è ormai nei rotoli di carta igienica di FCA) e senza rischio di offuscare nessuno che sfrutti il marketing del prodotto.
Tra l'altro non hanno nemmeno usato lo scudetto Lancia (sagacemente) altrimenti avrebbero dovuto pagare FCA, e partono da una donor car, quindi si tratta di 20 immatricolazioni in esemplare unico partendo da altri prodotti omologati e da altre fiche di omologazione sportiva (i fazzoletti di rinforzo, il rollcage), non una serie da omologare.

Amos deve guadagnare da questo progetto. I soldi per finire l'allestimento della fabbrica/atelier, i soldi per poter standardizzare le lavorazioni (comprimendone i costi per singolo esemplare) i soldi per guadagnare altro know how e fare un po' di marketing. E poi potrà portare avanti altri progetti meno "pubblici" e più "sartoriali" di restauro con modifiche. Senza il partner per preparare ed ottimizzare il motore (per me la mappatura è ancora da finalizzare) nonchè quello dei cerchioni (su misura) ed il carbonio il progetto non esiste. Ed il designer Borromeo beh... Non è difficile vedere che vuole mettere una zampa nell'automotive di lusso, visto che ora i gruppi automobilistici han fatto incetta di aziende o centri stile.

Toccare la Delta qualcosa di simile a quanto ha fatto Stoschek con la New Stratos su base Ferrari, fatta fare da Pininfarina. Secondo un recente filmato di Cironi, a Pebble Beach hanno buttato la lenza e forse Garella con il marchio M.A.T. riesce ad avviare una piccola produzione... Tornando al tema: ha toccato un mito della storia delle competizioni, un'auto senza discendenti in grado di far dire "ne voglio una" ad un pubblico nostalgico e con il portafoglio adatto.
 
No no piano... l'ho definita inutile, costosa, insensata. Non blasfema, nè irrispettosa del progetto.
Non tu chiaramente, mi riferivo alle parole di Eugenio Amos all'inizio del video, riferite alle critiche ricevute.
 
Sì, è lui stesso che, nel video, si premura di specificare che "nessuna delta marciante è stata maltrattata" LOL Ma che le auto base erano dei discreti catorci o_O
 
L'interruttore "Razzo" potrebbe essere intepretato come una gratuita tamarrata; personalmente invece lo vedo come un tocco di autoironia, un simpatico modo per non prendersi eccessivamente sul serio. :)
 
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