- Auto
- Lexus ES300h Luxury Line 2020 (2.5 218CV)
Viste le altre discussioni sulle auto che abbiamo attualmente e che sogniamo di avere, mi sembrava opportuno inserire anche questa.
Qui potremo parlare della/e auto che ci sono rimaste nel cuore. Quelle auto che non importa se erano lussuose o spartane, confortevoli o scomode, affidabili o inaffidabili, ma che in un modo o nell'altro hanno lasciato un segno dentro di noi e che non scorderemo mai.
Inizio io.
Sicuramente la macchina che non dimenticherò mai era il vecchio pandino dei miei. Era una panda bianca 1000 Fire del 1993. Che macchina ragazzi, fantastica
. Da guidare era un obbrobrio, non aveva niente di niente. Niente radio, niente finestrini elettrici, niente orologio, niente accendisigari, niente contagiri, neanche l'indicatore della temperatura dell'acqua (c'era solo una spia che si accendeva in caso di temperatura troppo alta) e... un solo specchietto laterale
, quello della parte del guidatore ovviamente
. Interni tutti in lamiera, con giusto un po' di stoffa sulle porte. Non nomino neanche il servosterzo o climatizzatore, quelli erano impensabili sulla Panda.
Il volante era duro come una pietra, quando facevo manovra nei parcheggi da fermo facevo la fatica che faccio adesso in un'ora di palestra
. Il motore faceva un casino assurdo per la potenza che aveva, mi ricordo che intorno ai 70/80 Km/h sembrava di andare ai 200 Km/h dal baccano che faceva
. A partire bisognava stare attenti perché spegnerla era facile, bastava sbagliare un po' a dosare frizione e acceleratore e lo spegnimento era quasi garantito. I fari anteriori facevano pochissima luce, se si era in una strada di campagna senza illuminazione pubblica l'unico modo per vedere qualcosa era accendere gli abbaglianti
. I freni frenavano pochissimo in confronto alle macchine attuali. Mi ricordo quando una volta feci provare la Panda a un mio amico, che era abituato a guidare macchine molto più moderne. Eravamo in una stradina di campagna, lui accese, iniziò ad accelerare e a un certo mi guardò terrorizzato: "Manu, ma la macchina non frena!!". Io vidi che stava premendo il freno leggermente, solo con la punta (come si fa con le auto odierne, se premi un po' troppo inchiodano e parte pure l'ABS), e iniziai a ridere: " 'ste ma che fai? E premi 'sto pedale, premi premi!", finalmente iniziò a premere in maniera più decisa e l'auto iniziò a frenare, fu una scena fantastica.
Senza contare tutto il resto: ammortizzatori quasi inesistenti, leva del cambio che già ai 50 Km/h iniziava a vibrare come un'ossessa, radiatore abitacolo praticamente inesistente, che si mettesse caldo o freddo non cambiava quasi mai niente da quanto lenta era la ventola
(aveva solo tre velocità: 0 1 2). Insomma era pessima in tutto tranne per l'affidabilità, il motore era un mulo, infaticabile e indistruttibile, e sulla neve andava veramente da dio. Ma una volta che ci si abituava a guidarla aveva quel non so che, era davvero unica.
Quando adesso salgo su queste macchine moderne super accessoriate, comode, silenziose e semplicissime da guidare, sinceramente mi manca il vecchio stile spartano della Panda.
Ricordo ancora quando feci le prime guide all'autoscuola. Un giorno l'istruttore mi chiese:
"Ma a casa fai pratica di guida ogni tanto?"
"Sì, guido con mio padre ogni settimana"
"Che macchina guidi?"
"Un pandino 1000 del '93"
"Ah va bé, allora se hai imparato a guidare quella sei a posto, io non devo più insegnarti niente"
ahaha
. Però aveva ragione, la Panda in confronto a quelle auto dell'autoscuola leggerissime e che partivano anche solo di frizione senza accelerare era completamente un altro mondo, infatti guidarle mi sembrava un giochetto da ragazzi abituato com'ero alla Panda.
Alla fine aveva iniziato a perdere il liquido del radiatore. Bisognava rabboccare una volta alla settimana, altrimenti si svuotava quasi del tutto. La perdita si poteva riparare senza problemi, ma a mio padre non interessava perché ormai l'auto era vecchia e non voleva più spenderci soldi sopra, quindi non la portò mai dal meccanico (gli avevano preventivato un 150€ di riparazione). Che dire, praticamente l'ultimo anno si andò sempre in giro con la bottiglia di acqua minerale del bagagliaio, perché c'era il rischio di trovarsi senza acqua anche in mezzo alla strada
. Sì, avete capito bene, acqua minerale, perché metterci il paraflu ogni settimana veniva a costare troppo, ormai mio padre era in procinto di cambiarla e non gliene importava più nulla. Mi ricordo un Sabato sera che ero uscito e ci eravamo dimenticati di mettere una bottiglia nuova nel baule. Prima di partire per tornare a casa controllai il livello dell'acqua: zero. Azz, che faccio? Casa mia era abbastanza lontana. Poi mi venne in mente che lì vicino, lungo la strada, c'era un chiosco che vendeva i panini; allora accesi, procedetti moooooolto lentamente fino al paninaro e con i soldi rimasti dalla serata gli comprai 2 bottigliette d'acqua per rabboccare
.
E nonostante si bevette acqua minerale per più di un anno (in inverno di notte stava in garage ovviamente, altrimenti gelava tutto), continuò a funzionare alla grande senza problemi fino al momento in cui mio padre finì di accumulare i soldi per la macchina nuova e la rottamò. Aveva circa 175000Km, e poteva sicuramente farne ancora molti. Mi dispiacque davvero, fosse stato per me l'avrei tenuta e la guiderei ancora ora, ma a quel tempo dipendevo ancora dai miei e non potei farci nulla.
In famiglia la Panda non era l'unica macchina, avevamo anche una Opel Zafira del 2001 (che abbiamo ancora ora) che guidavo regolarmente ed era tutto un altro pianeta come accessori, comfort e prestazioni (1.8 125CV a benzina, beve un bel po' ma in accelerazione si sente), ma non mi ci affezionai mai come alla Panda. Devo dire che ancora ora, quando parlo con gente che ha avuto una Panda come la mia, anche loro la ricordano con affetto come una macchina unica, quindi forse non sono il solo.
Scusate se sono stato un po' prolisso, spero di non avervi annoiato
. Bé, prima di finire non posso non mettere qualche foto della mia mitica Panda, fatte pochi giorni prima della rottamazione:
foto 1 foto 2 foto 3 foto 4 foto 5
Addio pandino
Qui potremo parlare della/e auto che ci sono rimaste nel cuore. Quelle auto che non importa se erano lussuose o spartane, confortevoli o scomode, affidabili o inaffidabili, ma che in un modo o nell'altro hanno lasciato un segno dentro di noi e che non scorderemo mai.
Inizio io.
Sicuramente la macchina che non dimenticherò mai era il vecchio pandino dei miei. Era una panda bianca 1000 Fire del 1993. Che macchina ragazzi, fantastica
Il volante era duro come una pietra, quando facevo manovra nei parcheggi da fermo facevo la fatica che faccio adesso in un'ora di palestra
Senza contare tutto il resto: ammortizzatori quasi inesistenti, leva del cambio che già ai 50 Km/h iniziava a vibrare come un'ossessa, radiatore abitacolo praticamente inesistente, che si mettesse caldo o freddo non cambiava quasi mai niente da quanto lenta era la ventola
Quando adesso salgo su queste macchine moderne super accessoriate, comode, silenziose e semplicissime da guidare, sinceramente mi manca il vecchio stile spartano della Panda.
Ricordo ancora quando feci le prime guide all'autoscuola. Un giorno l'istruttore mi chiese:
"Ma a casa fai pratica di guida ogni tanto?"
"Sì, guido con mio padre ogni settimana"
"Che macchina guidi?"
"Un pandino 1000 del '93"
"Ah va bé, allora se hai imparato a guidare quella sei a posto, io non devo più insegnarti niente"
ahaha
Alla fine aveva iniziato a perdere il liquido del radiatore. Bisognava rabboccare una volta alla settimana, altrimenti si svuotava quasi del tutto. La perdita si poteva riparare senza problemi, ma a mio padre non interessava perché ormai l'auto era vecchia e non voleva più spenderci soldi sopra, quindi non la portò mai dal meccanico (gli avevano preventivato un 150€ di riparazione). Che dire, praticamente l'ultimo anno si andò sempre in giro con la bottiglia di acqua minerale del bagagliaio, perché c'era il rischio di trovarsi senza acqua anche in mezzo alla strada
E nonostante si bevette acqua minerale per più di un anno (in inverno di notte stava in garage ovviamente, altrimenti gelava tutto), continuò a funzionare alla grande senza problemi fino al momento in cui mio padre finì di accumulare i soldi per la macchina nuova e la rottamò. Aveva circa 175000Km, e poteva sicuramente farne ancora molti. Mi dispiacque davvero, fosse stato per me l'avrei tenuta e la guiderei ancora ora, ma a quel tempo dipendevo ancora dai miei e non potei farci nulla.
In famiglia la Panda non era l'unica macchina, avevamo anche una Opel Zafira del 2001 (che abbiamo ancora ora) che guidavo regolarmente ed era tutto un altro pianeta come accessori, comfort e prestazioni (1.8 125CV a benzina, beve un bel po' ma in accelerazione si sente), ma non mi ci affezionai mai come alla Panda. Devo dire che ancora ora, quando parlo con gente che ha avuto una Panda come la mia, anche loro la ricordano con affetto come una macchina unica, quindi forse non sono il solo.
Scusate se sono stato un po' prolisso, spero di non avervi annoiato
foto 1 foto 2 foto 3 foto 4 foto 5
Addio pandino