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La "rossa". Perchè è nata, perchè si è passati alla "verde".

Pike

Utente Avanzato
Autore di Tutorial
Auto
Panda 169 1.2 Nat. Power 2008
Il momento pandemico mi ha costretto a rivedere le fonti di notizie: se hai paura di qualcosa di sconosciuto, leggere le solite 4 testate piene di allarmisti e sensazionalisti non migliora la digestione. Quindi cerchi di capire chi racconta i fatti in modo chiaro, non necessariamente semplice, non necessariamente in fretta.
ANSA per certi versi era un must anche da prima, ma in seguito ho cominciato a seguire... Il Post.
(ok, vi sento russare, datemi un attimo)

Il Post è online dal 2010, e ha fatto una scelta... controcorrente. Tutti gli articoli sono accessibili senza pagare nulla. Non è che ci vogliono rimettere, ed in ogni caso non è che stiano benissimo, ma credono in questo metodo di marketing: se scriviamo buoni articoli, i lettori ci apprezzeranno e pagheranno giornale ed abbonamenti. E nello scrivere buoni articoli, a mio parere, c'è di messo anche il ricercare con buona pazienza anche le fonti, verificarle, controllare, e prendere una posizione la più vicina possibile ai fatti.
Se una fonte fornisce l'informazione che viene confermata, è un fatto. Se invece c'è qualcuno che fa rumore e basta, magari lo si cita, se è significativo. Vi sono anche commenti, cose un po' più vicine alle opinioni, dove l'autore invece che spacciare le proprie idee per fatti, ce le racconta. Questa è la parte inaccessibile, se vuoi i commenti ti devi abbonare.

Questo modo di scrivere articoli (che per me è interessante e che vi suggerisco di... controllare nel link che segue) ha trasformato la notizia "Nessun paese più vende la benzina rossa" in un piccolo riassunto del perchè si è cominciato a mettere piombo tetraetile nella benzina, come si è capito che qualcosa non tornava e quando han cominciato a fare qualcosa di diverso. Lo trovate qui sotto.
https://www.ilpost.it/2021/08/31/benzina-piombo/
Non ho problemi a dire che mi piace Il Post. E che spero che il mio link ad un articolo che parla di auto, di carburanti, e di storia, vi possa stimolare a conoscerlo. Gioco sporco... Vi metto un altro link.
https://www.ilpost.it/tag/spiegato-bene/
Una serie di articoli, chiamata "Spiegato bene" in cui ci sono dentro alcuni argomenti complessi, a volte controversi, spesso raccontati in modo parziale possono essere letti più a fondo, dandovi lo spazio per farvi una vostra idea sul tema. Non per forza conconrde con la loro, visto che non pretendono di pensare al posto vostro.

Non ho alcuna affiliazione con la redazione o la pubblicazione, nè con qualche articolista. L'articolo sulla rossa è interessante. E lo è, a mio parere, anche Il Post.
 
In tutti gli ambiti ormai si sta sempre di più lasciando i metalli pesanti e tossici dove sono, grazie alla tecnologia che ha permesso di trovare alternative valide estremamente meno problematiche.
Fu l'avvento degli anni 90 che ha destato preoccupazione per l'ambiente, ormai son passati 30 anni, ma fu solo nel 91 con la 441 che vennero introdotti ufficialmente i catalizzatori per limitare CO e HC, ma questo vale anche in molti altri ambiti con diversi tipi di inquinamento.
 
"La benzina con piombo (quella che in Italia si è per lungo tempo chiamata “Super” o “benzina rossa”) era stata sviluppata nei primi anni Venti del Novecento da un laboratorio di ricerca della General Motors, negli Stati Uniti. I ricercatori avevano notato che addizionando la benzina con il piombo tetraetile si riduceva il rischio di avere detonazioni non previste all’interno dei motori, oltre a quelle indotte dalla candela, che potevano danneggiarli o renderli meno efficienti. La sostanza era però estremamente tossica: sia per chi la maneggiava nel preparare la benzina, sia per chi la utilizzava o ne inalava i gas."
Chissà come sarebbe stata gestita una scoperta del genere ai giorni nostri... un tempo non si prestava particolare attenzione alle ricadute su salute e ambiente e questo fa riflettere moltissimo... articolo interessante comunque.
 
Ultima modifica di un moderatore:
@Duker per quanto ne so, per fortuna, le normative non impongono il catalizzatore, ma solo gli obiettivi di emissione. Che all'epoca della legge fosse possibile ottenerli solo tramite quella tecnologia non lo so, ma di certo almeno parlano di obiettivi e non di metodi.
 
In quegli anni non avevi la supervisione elettronica di oggi, un sacco di roba oggi dimenticata perché gestita direttamente dalla ecu una volta era meccanica o esterna, con funzionamenti più "grossolani" e meno controllati. Ciò comportava che per tenere le emissioni dovevano agire a valle, vedi catalizzatori doppi, egr, arie secondarie,... oggi tenendo il guinzaglio a più componenti possibile puoi avere il tuo fire euro 4 con un trivalente e una farfalla elettronica.
 
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