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La realtà e le auto da sogno: come cambiano nel tempo

Pike

Utente Avanzato
Autore di Tutorial
Auto
Panda 169 1.2 Nat. Power 2008
Oggi ho visto proposto da un sito internet il "club delle auto con più di 1000cv". Ed è composto da poche auto, per carità, ma ce ne sono tante, più di quanto si pensi.
Non tutte realizzate con lo stesso grado di cura, attenzione, non tutte pensate per fare le stesse distanze o dare lo stesso confort. Tutte concepite per trasformare in realtà un desiderio di ego mostrato e dimostrato.
Niente di nuovo sotto il sole... Si comprano cose per dimostrare a se stessi e per mostrare agli altri.

Penso che non sia sempre stato così.

Nella storia dell'auto, più che le eccellenze, hanno dimostrato di valere chi faceva di più con meno. Ed è da tanto tempo che è cosi...
https://it.wikipedia.org/wiki/Ford_Model_T
La model T di Ford rispetto a molti concorrenti dell'epoca era una schifezza. Priva di cura, di soluzioni raffinate, di grande meccanica. 700kg spostati da 15kw (da oggi proverò di scordare il cavallo vapore nell'espressione in forum). Tutto era pensato per essere semplice, veloce da montare, efficace.
Venduta a 850 dollari, i concorrenti stavano sui 2500-3000. Ne han prodotte oltre quindici milioni, dal 1908 al 1927, in ogni caso un numero importante.
E se vogliamo citare un successore ideale, ma completamente diverso e completamente sbagliato, possiamo pensare all'inossidabile Kafer. Scusate, Volskwagen Typ1, in italia Maggiolino. Che attraverso le sue rivoluzioni è stato prodotto in oltre 21 milioni di esemplari, in 65 anni. La Model T lo ha stracciato. Non è l'auto di serie più prodotta nella storia, il primato è passato alla Golf (tra le varie sue famiglie), ma il fatto che Volkswagen nel verso l'inizio degli anni '70 avesse chiamato Giugiaro per aiutare la progettazione dell'auto che avrebbe dovuto salvarla, è emblematico.
Per VW all'inizio della produzione di Golf costava meno produrra la nuova auto che il precedente Typ 1, per la semplificazione e razionalizzazione dell'assemblaggio e delle lavorazioni da eseguire in catena di montaggio.

Ma ... auto da sogno dicevo...
Durante il luglio del 1987 Ferrari presentava qualcosa che come un macigno polverizzava la concorrenza.
Il progetto F40 è stata l'addomesticatura in tre fasi del progetto GTO Evoluzione, nato dalla base della 288 con un motore turbo V8 concepito per correre in pista, 940kg di peso per 485 o 560kw di potenza, a seconda della configurazione del veicolo scelta in base alla competizione.
Un prototipo.
La F40 era la cosa più simile ad un prototipo che potesse circolare per strada, assommando 352kw, poco più di 1100kg di peso a secco, velocità pazzesca di 325 orari (venne battuta due volte nel giro di 10 anni nella produzione di serie, ma non è il momento di parlarne ora). Tutto era pensato per guidare e mettersi alla prova, automobile capace di fare cose enormi ma che aveva bisogno di mani forti, cervello veloce, sedere sensibile e piedi misurati. Se salire su un'auto potente non è per tutti, questo è decisamente per pochi eletti, specie se ci devi correre in pista.
Il primo modello commemorativo della storia del marchio, che ha fatto volumi enormi rispetto ai progetti (400 previsti, oltre 1300 quelli realizzati), scrigno di denaro in grado di moltiplicare di anno in anno il proprio valore (Materazzi racconta di un cliente che l'ha rivenduta al triplo del prezzo pagato alla consegna), esempio di come fare montagne di soldi a Maranello (dalla F50 in poi tutti i volumi di vendita sono stati ben inferiori... ma con la F40 la Fiat ci salvò tutta la Ferrari).

Ora il nome più conosciuto è Bugatti Chiron, evoluzione della Veyron. Poco più di 100 pezzi prodotti dal 2016 ad oggi, in obiettivo farne 500: in sintesi un atelier a 4 ruote dei desideri di chi le compra, al modico prezzo di 3 milioni di euro, per potersi dire proprietari di un'auto da 420 orari (100lt in 8 minuti bruciati per questo missile). Scusate... pachiderma.
I progettisti di auto da corsa, vedendo che la "cocca" arriva a quasi 2 tonnellate sulla bilancia cercherebbero di dissimulare il fastidio o l'imbarazzo, pur con la ragguardevole potenza di 1103kw. Ma non è la prima volta che il mondo dell'auto arriva a potenze mostruose...

Il più conosciuto caso di motore potentissimo credo possa spettare ai bavaresi...
https://it.wikipedia.org/wiki/BMW_M12/13
M12 ed M13 sono stati due mostriciattoli in grado, in piena era turbo, di dare alla Brabham quanto occorresse per raccattare il titolo mondiale della F1 nel 1983, l'anno prima dell'ultimo mondiale di Lauda.
Motori sbagliati, nati da un progetto vecchio, ingombrante e pesante, ottimizzato alla grande per risultare robusto ed efficace, gestito nelle sue forme per assecondare i difetti (baricentro alto surriscaldamento da un solo lato e non distribuito su entrambi) ed in grado di snocciolare nel 1986 955kw, anche se solo per le qualifiche. Per poi magari essere smontato, verificate le condizioni e riassemblato.

Queste potenze nelle piste servono. Nelle nostre strade... Fondo? Rotonde? Traffico? Lasciamo perdere pedoni e F.d.o...
Ma tutt'ora... ci colpisce nella fantasia l'enormità dei numeri, non la grandezza delle idee.
Audi R18 eTron è stato l'ultimo biglietto da visita a Le Mans dei 4 anelli. 900kg di peso, circa 380kw di potenza come motore endotermico (V6 TDI 4000 di cilindrata) mentre per quello elettrico non so quanto sia il totale della potenza, se non i 500kj di energia trasmessi alle ruote anteriori per ogni rettilineo.
Ma non è bastata.... Nonostante la enorme distanza raggiunta in gara.
L'ultima vittoria della Porsche 919 Hybrid è stata ottenuta con un peso di 870kg (più leggera in quanto a benzina), un V4 2000 da 370kw e dotata degli stessi sistemi di recupere ed erogazione energia presenti in F1, con la possibilità di erogare ai motori 8000kj per ogni giro.

E' vero che è cattivo mettere in competizione un pachiderma come la Chiron e queste due agili maratonete come le auto LMP1-H, ma a mio parere se ci provassero resterebbero lo stesso tempo fuori per ogni pieno, con le due gazzelle che doppierebbero agevolmente il totem dell'edonismo.

Il termico ci sta per lasciare. Non sarà facile ucciderlo ma... lo farà. Definire romantici o retrogradi quelli che avranno malinconia di rumori ed odori è questione di gusto, ma siamo in troppi su questa palla impazzita a correre ora.
E' meglio che qualcuno rallenti, almeno fuori dalle piste.
 
Ho messo un mi piace per l'impegno nel scrivere questo lungo post e perché sono state scritte cose tecniche e non tecniche esatte che condivido,anche se spesso ho un'opinione diversa in generale da te Pike stavolta hai fatto centro!!bravo,batti un cinque :thumbsup: ;)
 
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