Bel video, le spiegazioni di Giuseppe sono sempre molto esaustive e piacevoli da seguire.
Doppio mi piace, ovviamente.
Secondo me ha fatto solo un po' di casino sulle gomme non direzionali, dimenticando di sottolineare che le gomme di un asse non possono comunque essere mescolate con qielle dell'altro asse.
Sono cose che si danno per scontate, ma in un'ottica "per non saper né leggere né scrivere" sarebbe stato meglio specificarlo.
Personalmente non inverto mai le gomme.
Ho accennato a questa pratica/non pratica nel mio video sul sollevamento auto e scambio tra gomme invernali ed estive.
Le mie auto fanno, rispettivamente, 7000 e 12000 km annui.
Ho quattro treni di gomme, due estive e due invernali.
Quindi ogni treno di gomme invernali, da novembre a marzo, fa in media il 40% dei km annui dell'auto, e il 60% le estive.
In numeri significa che le estive della mk2 fanno 4800 km annui, le invernali 3200.
Per la grande punto siamo a 7200 km annui per le estive e 4800 le invernali.
Ora, posta una durata media di un treno in 40000 km, le durate delle mie gomme, sarà, nell'ordine:
8 anni
12 anni
5 anni
8 anni
Potrete capire benissimo che sarei un pazzo a tenere le gomme per intere ere geologiche, quindi, quando sono consumate le anteriori (o, più facilmente, indurite), le cambio tutte e quattro.
Ma la mia è una situazione particolare.
Comunque la tesi che mi convince di più è sempre quella di avere le gomme migliori dietro. La controindicazione a questa pratica è la frenata. Come dice perfettamente Giuseppe nel video, la maggior parte della forza frenante, e dello stress, sono concentrati all'anteriore, quindi, specie sul bagnato, avere gomme buone può salvare la pelle.
Ma in curva, se scappa l'anteriore, è più facile riprenderlo, se scappa il posteriore, a causa di gomme consumate, non lo riprendi facilmente.