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Forare il tappo o no? Domande su H7 Led/Alogene

A parte il fatto che dipende da lampada a lampada, uno può fare anche la misurazione sul suo faro specifico. In ogni caso, dall'articolo che hai citato non vedo nessun motivo per allarmarsi, anche fosse il 15%/20% in più di temperatura sicuramente non fonde il tappo.
 
Ultima modifica:
che fonda il tappo non credo ci sia ragione di allarme, la paura è che possa fondersi qualche compenente interno del faro essendo tutto in plastica.
Comunque riferisco.
Grazie mille a tutti!
 
E cosa potrebbe fondersi? Il calore è concentrato dietro il LED, nella zona dove dissipa dentro il faro, non dentro la lente. E sicuramente un LED non raggiunge temperature tali da fondere la plastica, si brucerebbe prima.
 
La funzione del dissipatore è proprio quella di allontanare più possibile il calore dal led: se progettato bene non dovrebbe fondere niente, salvaguardando la resa e la durata del led.
Sul circuito di pilotaggio il discorso è più complesso ma la sostanza non cambia: se il prodotto è di qualità e la circuiteria è realizzata come si deve, senza puntare al risparmio, scalda si ma non in maniera pericolosa e, anche in questo caso, salvaguardando il led.
Purtroppo nelle cinesate a basso costo (ma anche in prodotti che sembrano di qualità) niente è dimensionato come dovrebbe e il problema, sotto forma di guasto o peggio, è potenzialmente sempre dietro l'angolo.
 
Riprendo questa discussione iniziata un anno e mezzo fa, non mi ero mai accorto che ci sono state nuove risposte e, proprio oggi stavo cercando su google ripensando al problema, rifinendo sul mio stesso thread...
Riguardo la preoccupazione della temperatura non riferivo al dissipatore della lampada ma alla centralina. Generalmente, questa centralina o driver, come vogliamo chiamarla, è essenziale per chi ha il check luci e quindi per eludere il sistema canbus.
Ora, nei piccoli led classici T10, si mette a monte una resistenza che scalda moltissimo e ovviamente va tenuta fuori dal faro, ma nei classici led per anabbaglianti, per comodità, viene lasciata dentro il faro stesso.
La mia paura è che questo stesso driver possa andare a danneggiare la plastica interna del faro.
Ad ogni modo, ho provato sui led in mio possesso e penso che non superino i 37° C quindi starei tranquillo, ma anche vero che, i led in questione, non vanno oltre i 12.000 lumen di luminosità totali. Il dubbio viene qualora provassi dei led con lumen poco maggiori, intorno ai 16.000 ad esempio.
Avete esperienze in merito? Dove avete posizionato voi il driver canbus, dentro o fuori il faro?
 
La situazione, per quanto ne so... è un po' più articolata.

Il cosiddetto "driver" delle lampade LED è uno strumento per poter innescare la luce cercando di regolare l'energia ricevuta dall'emettitore in modo tale che faccia luce, non faccia "flickering" nè scaldi troppo. Il mestiere del driver è fare in modo che la lampada funzioni (più o meno) come progettato.

Se poi qualche produttore di "led per H4" ha integrato in questo pure la resistenza per ingannare il canbus... non so.
Perchè "resistenza" e perchè "ingannare il canbus"?

Sia le xeno che le led consumano meno delle equivalenti alogene. Se teoricamente siamo nell'ordine di circa 1/9 sulle lampade da casa (65W ad incandescenza, 43W alogena, poco più di 7 a Led) sulle auto il risparmio è meno consistente.
Ma...
Le lampade comandate via canbus invece che direttamente hanno pure una sorta di "contatore" energetico sulla centralina di attivazione, a monte del cablaggio, tarato sull'assorbimento di una alogena. Se l'amperometro integrato rileva l'assorbimento atteso, informa la centralina che ci omaggia la spia sul cruscotto.

Ma ho scritto resistenza... non per niente.
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Questa è l'immagine di una resistenza da 6,8 Ohm da 25W. Serve per fare in modo che le frecce di una moto non siano stroboscopiche se sostituite con un set di freccie LED. Altri preferiscono mettere un relè temporizzatore elettronico, ma ora non conta...
Questa resistenza dovrebbe servire su UN LATO della moto per riportare l'assorbimento delle frecce nei parametri per far funzionare correttamente l'intermittenza.

Ora... Driver e resistenza servono? Io chiedo a Philips.
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Questo è il layout di una Philips Ultinon Pro9000 compatibile con H7.

Il "bruciatore" indicato è per rimuovere lo sfarfallio (flickering). Ma indicano che con le CAnBus... occorre un adattatore apposito.
Veniamo alle durate promesse.
Philips propone 600h per le Alogene, 1500h per il led base, 3000h per l'intermedio e 5000h per quelle qui raffigurate.
I prodotti qui indicati, per quanto accettati già in alcuni mercati, non sono installabili senza modifiche della carta di circolazione in quanto non ottemperano le norme ECE relative alle lampade alogene, alle quali sono collegate le omologazioni dei fari della vostra auto.
 
il problema è che di fatto, non si sa che scopo abbia precisamente questo driver (o meglio, ufficialmente risolve i problemi canbus), ne in che modo agisce.
Se agisce come una resistenza normale, significa che assorbirà quasi come un’alogena, “ingannando” quindi il canbus e scaldando come una padella, mettendo ovviamente a rischio le plastiche del faro qualora si decida di buttarcelo dentro.
Ora, io ho provato ad accendere i led all’esterno e di fatti questa centralina non credo vada oltre i 35 gradi, una temperatura molto bassa se questo agisse da semplice resistenza.
Il dubbio viene poiché io ricordo che, nelle T10 classiche da posizione o targa, si usavano delle banali resistenze proprio per ingannare il canbus e ovviamente, agivano come delle lampade alogene, con le ovvie conseguenze del caso.
Chiaramente dirai: constatato che rimane fredda cosa ti frega piu?
Mi frega perche potrei magari in futuro pensare di cambiare lampade, sostituire la centralina perché magari si guasta e pertanto chiedermi cosa aspettarmi. Motivo per cui tutto cio mi incuriosisce…
 
Ultima modifica:
Per quanto ne so... "fa ben altro".
Ti è familiare il concetto PWM, ovvero modulatore ad ampiezza d'impulso?
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E' un concetto abbastanza usato, negli ultimi anni. Io lo conosco dalle ventole sulla CPU, dove un controllore PWM è in grado di gestire in modo più preciso ed efficiente la velocità di rotazione della ventola.
E' usato anche negli alimentatori: in diverse occasioni, dei riduttori di tensione in PWM in base a quanto tempo nel ciclo lasciano la massima tensione riescono a simulare, in media, il voltaggio desiderato dal progettista.
Da quindici anni il PWM è la rivoluzione dell'amplificazione ad alta fedeltà. Nonostante gli audiofili restino avvolti attorno alle inaffidabili, inefficienti ed incredibilmente scenografiche valvole, dopo gli amplificatori a transistor, i chip che realizzano la PWM sono stati utilizzati per creare efficientissimi ed estremamente trasparenti amplificatori. All'inizio limitati dalla potenza massima raggiungibile (il T-Amp che usava il chip TA2024 non arrivava a 10W di potenza RMS), poi si son progettati eccellenti amplificatori in grado di non aver bisogno di altoparlanti ultra-sensibili per tirare fuori cose interessanti.
Tanto per dare un'idea, T-Amp con 18W forniti dall'alimentatore poteva fornire quasi continuativamente 10Wx2 di potenza alle casse, una efficienza incredibile se rapportata alle valvole... in grado di scaldare un ambiente per dare "appena" una quindicina di watt alle casse.

Sui led... si usa il PWM per innescare la luce prima (bisogna comunque vincere una piccola inerzia iniziale, visto che i led sono diodi) per poi regolare tramite una diversa modulazione d'ampiezza quanta energia arriva al led, in modo tale che "sembri acceso" al nostro occhio, mentre in realtà sta lampeggiando ad una velocità per noi non percepibile. Il controllo del LED tramite PWM consente di fare anche... il dimmer, impossibile per le luci al neon: cioè regolare anche la quantità di luce emessa dalla lampada, facendoci credere che ne emette meno.

Purtroppo per i Led e la gestione in PWM non sono riuscito a trovare in 45 secondi un filmato sufficientemente chiaro su YT. Però... Magari con queste info puoi arrivare a qualcos'altro.

Tornando al cosiddetto driver: non è detto che faccia esclusivmente la PWM, anche se son certo che almeno questa la faccia. Diversi LED ad alta intensità lavorano a voltaggi ben più alti del circuito dell'auto.
Il torinese Rulof ha realizzato questo ringlight
e questa torcia LED partendo da una fotocamera con led in grado di assorbire diversi voltaggi ;)
 
Senza complicarci troppo la vita, il driver led è un alimentatore progettato in modo specifico per alimentare i led.

Il resistore in parallelo che si mette per ingannare il check lampade dell'auto non ha nulla a che vedere con l'alimentazione dei led quindi, tecnicamente, non fa parte del driver.

In ogni caso i driver, in generale, non producono una quantità di calore tale da creare problemi alle plastiche.
 
confesso di non essere per niente avezzo all'elettronica, fintanto almeno si sfiorano concetti cosi complessi.
Ad ogni modo, la mia curiosità, era capire perché, sulle T10 è necessaria una resistenza per ingannare il canbus ed invece, a questo punto, non è necessaria sugli anabbaglianti a led. O meglio, è comunque necessario un driver, ma a quanto ho capito lavora in maniera del tutto diversa da una resistenza, altrimenti scalderebbe ugualmente.
 
La resistenza in parallelo è necessaria solo per ingannare il circuito che verifica l'integrità delle lampade, quindi non è detto che non sia necessaria anche per le lampade degli abbaglianti, ma comunque la sua funzione è solo quella.

Il driver invece si occupa solo di far accendere i led: a lui non frega nulla se il computer di bordo ti segnala lampade guaste, non è un suo problema.
 
scusami ma, se non "gli frega nulla" allora perché ho problemi se ometto di mettercelo? Tant'è che i led si accendono anche senza queste centraline.
te lo dico percHé ho acquistato dei led in passato di una marca piu venduta su amazon e quando li ho montati si spegnevano da soli. Cosi l'azienda mi ha inviato gratuitamente queste centraline con cui ho poi risolto.
Di fatto ho capito che, il canbus ha rilevato che la lampada non ci fosse (dato che il led so che assorbe molto poco) mandando in tilt l'impianto, infatti in piena notte mi accendeva le drl a palla come se i fari fossero spenti, spegnendomi gli anabbaglianti
Pertanto mi vien da pensare che queste centraline dovrebbero comunque assorbire quanto una 55w alogena, altrimenti come potrebbe "ingannare" la centralina fari?
 
Su molte auto, quando viene rilevata un'anomalia in una lampada, viene tolta l'alimentazione alla stessa.
Considera pure che le strategie per controllare se una lampada è guasta sono svariate e ce ne sono di più sofisticate rispetto alla semplice misurazione sull'assorbimento. Insomma, il discorso in realtà è più complesso.
 
quindi possiamo dire che questo "driver" esterno che generalmente si applica per eludere il check luci, non funge da solo da semplice resistenza che assorbe watt? Nel senso, posso tenerlo anche dentro il faro che non corro il rischio di fonderlo? (almeno in genere, poi è chiaro che se ci sono prodotti difettosi nessuno può saperlo).
 
Secondo me fai confusione tra il driver effettivo della lampada che cura l'alimentazione, e un modulo per eludere i controlli can più rognosi.
Il driver della lampada serve a controllare la lampada, il modulo a evitare che la centralina auto dia problemi, che possono spaziare dalla semplice spia , allo spegnimento delle luci, lo sfarfallio etc.
Il modulo che fa questo lavoro fa cose diverse in base a quanto è sofisticato , il peggiore e il più semplice è una semplice resistenza che arriva a temperature folli , i più sofisticati hanno circuiti integrati che controllano assorbimento in accensione e in utilizzo in modo da sembrare effettivamente una lampada alogena alla centralina.
Sul canale YouTube di Roberto gaudieri ci sono molti video dove spiega le differenze tra le semplici resistenze e il modulo che lui vende(mi pare intelligentino).
Tra l'altro se il led è buono nel 99% dei casi non necessita di modulo.
 
Può anche darsi che ci siano dei kit in cui la centralina comprende sia il driver, sia altra elettronica che si occupa di altre funzioni, per cui è difficile stabilire a priori se la centralina scalda o no.

Piccola parentesi: le resistenze esterne non è detto che scaldino in maniera pericolosa per le plastiche. Le resistenze con alto potere dissipativo, ad esempio da 50 o 100 Watt, scaldano pochissimo. Il problema però è che sono voluminose e non sempre si riesce a piazzarle dove si vuole. Viceversa, quelle piccine si ficcano ovunque ma dissipano poco calore, quindi possono diventare dannose se non pericolose.
 
Ah ok, non avevo pensato in effetti al fattore dimensioni... Sarà sicuramente anche per questo allora, magari i driver dei led scaldano comunque quanto quelle piccole ma percezione è minore data la dimensione.
 
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