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- Punto 1.2 8v '04 Active 188A4000 | Panda 900 i.e. '00 Young 1170A1.046
Il motore Fiat "tipo 100" (progetto "100") disegnato da Giacosa e i suoi uomini venne montato per la prima volta sulla Fiat 600, rispetto al motore montato precedentemente sulla Topolino aveva il basamento che era un pezzo unico e non in 4 parti saldate, e il collettore d'aspirazione integrato nella fusione della testa.
Il progetto finale fu montato per la prima volta sulla Fiat 600 del 1955, vettura considerata l'icona del boom economico italiano, in sostituzione della vetusta Fiat 500C “Topolino”.
Tipo di Motore: 4 cilindri in linea, longitudinale, monoblocco in ghisa, testa in lega di alluminio, 3 supporti di banco.
Distribuzione: a 2 valvole in testa per cilindro, albero a camme nel basamento comandato da catena. Le valvole sono azionate da un sistema di aste e bilancieri.
Cilindrata: 633 cc
Alesaggio x Corsa: 60 x 56
Alimentazione: a carburatore Weber 22 DRA, monocorpo “invertito”.
*con il termine invertito, si intende un carburatore dal quale l'aria entra dall'alto e va verso il basso.
Accensione: a spinterogeno, con correzione pneumatica dell'anticipo.
Raffreddamento: a liquido, con circolazione forzata mediante pompa acqua calettata insieme al ventilatore del radiatore, ventola in continua funzione con cinghia.
Potenza: 21,5 cv
Trasmissione: 4 marce avanti (1a non sincronizzata) + RM.
Frizione: monodisco a secco, comando meccanico (cavo).
Nella 600 3a serie il motore, invariato nella cilindrata, riceve un aumento del rapporto di compressione e raggiunge la potenza di 24,5cv, carburatore Weber 26 IM e dinamo da 230w maggiorato rispetto al 180w montato nelle precedenti versioni. (fine anni 60)
Nella 600D 1a serie il motore subisce un aumento di cilindrata che lo porta a 767cc, 29cv di potenza (inizio-metà anni 60).
Un grande passo è stato fatto durante la progettazione (o meglio modifica) del motore da montare sulla Fiat 850 del 1964. Viene aumentata la cilindrata a 843 cc (da qui il nome dell'auto), insieme a modifiche alla testata e all'albero a camme, che porta il motore ad erogare 34 cv. Dettaglio non da trascurare su questa vettura il motore aveva la rotazione invertita, girava in senso antiorario.
Nella 850 seconda serie in particolare la versione sport coupé e sport spider, viene aumentata la cilindrata fino ad arrivare a 903cc che raggiunge una potenza di 52cv, RDC di 9,3:1, carburatore Weber 30 DIC doppio corpo e collettori di scarico maggiorati.
Versione 903 che verrà montata in parecchi veicoli Fiat, ricordo i più famosi:
In particolare riporto la scheda tecnica del motore 903 cc montato su Fiat 127 1a serie e A112:
In grassetto i particolari della variazioni apportate alla 127 2a serie:
Tipo di Motore: 4 cilindri in linea, trasversale, monoblocco in ghisa, testa in lega di alluminio, 3 supporti di banco, montato anteriormente.
Distribuzione: a 2 valvole in testa per cilindro, albero a camme nel basamento comandato da catena. Le valvole sono azionate da un sistema di aste e bilancieri. Albero a camme meno spinto.
Cilindrata: 903 cc
Alesaggio x Corsa: 65 x 68
Alimentazione: a carburatore Weber 32 IBA 20 / Weber 30 IBA 22/350
Accensione: a spinterogeno
Raffreddamento: a liquido, con circolazione forzata mediante pompa acqua, termostato, radiatore con elettroventola ad innesto automatico.
Potenza: 47cv / 45cv
Per il motore 127 903cc veniva venduto un kit Abarth specifico che comprendeva:
Inoltre era disponibile una marmitta Abarth (simile se non la stessa del 1050 sport) che migliorava il rendimento, l'impatto estetico e la durata rispetto all'originale. (Questo diceva la pubblicità).
Riporto le specifiche di alesaggio e corsa dei seguenti motori Tipo 100 per un confronto
Il motore “d'origine” il 903cc ha le coppie di cilindri 1-2 e 3-4 più vicine tra loro rispetto alla coppia 2-3. Nel 982cc infatti per arrivare a tale cilindrata è stato montato un nuovo albero corsa 74 lasciando l'alesaggio invariato. L'alesaggio massimo raggiungibile rialesando questo tipo di blocco è di 66,5, raggiunto da Giannini sulla 127, mantenendo invariata la corsa di 68 arrivando così ad una cilindrata di 950cc.
Nell'A112 Abarth 1050cc viene rielaborato il blocco posizionando tutti e 4 i cilindri equidistanti tra di loro, avendo così più margine di alesaggio e infatti quest'ultimo viene portato a 67,2, montando l'albero Abarth 58hp si ottiene la cilindrata di 1050cc data da 67,2x74. Da questo blocco verrà poi sviluppato il più tranquillo 965cc montato su alcune A112, montando però il normale albero corsa 68.
Il blocco probabilmente è stato rielaborato per evitare problemi di affidabilità, non era possibile alesare ulteriormente probabilmente per la mancanza di materiale da asportare.
Detto questo ecco la scheda tecnica del motore 1050cc “Tipo 100” montato su Autobianchi A112 Abarth con codice motore A112 A2.000 (codice molto utile per non incappare in motori 903 con kit Abarth che riportano un altro codice).
Tipo di Motore: 4 cilindri in linea, trasversale, monoblocco in ghisa, testa in lega di alluminio, 3 supporti di banco, montato anteriormente, monoblocco modificato.
Distribuzione: a 2 valvole in testa per cilindro, albero a camme nel basamento comandato da catena. Le valvole sono azionate da un sistema di aste e bilancieri.
Cilindrata: 1050 cc
Alesaggio x Corsa: 67,2 x 74
Alimentazione: a carburatore Weber 32 DMTR 38/250 doppio corpo (secondo manuale dell'epoca)
Accensione: a spinterogeno, con correzione pneumatica dell'anticipo.
Raffreddamento motore: a liquido, con circolazione forzata mediante pompa acqua, termostato, elettroventola ad innesto automatico.
Raffreddamento olio: radiatore dedicato
Potenza: 70 cv
Trasmissione: 4 marce avanti (fino al 1979, poi 5 marce) + RM
Frizione: monodisco a secco, comando meccanico (cavo).
E come ultimo argomento volevo parlare del motore 899cc in particolare la versione Euro 2 (la versione euro 1 della cinquecento differisce solo per la centralina), che ho tra l'altro avuto modo di guidarlo, oltre ad essere più vicino a noi visto che è rimasto in commercio almeno fino al 2003.
La differenza sostanziale sta nella cilindrata, ridotta da 903cc a 899cc con una modifica alla corsa:
903 cc: 65 x 68
899 cc: 65 x 67,7
Fu riomologato con cilindrata 899cc perché in Germania le vetture con cilindrata superiore a 900cc pagavano di più. Fu rimodernato, montato il catalizzatore, montato un tendicatena e introdotte le punterie idrauliche (prima meccaniche) per evitare le periodiche registrazioni (anche se questo sistema ha avuto i suoi problemi e spesso facevano più rumore delle meccaniche). Carburatore e spinterogeno sono stati eliminati per fare spazio alla centralina che comandava l'iniezione e l'accensione elettronica. L'albero a camme adotta una fasatura dedicata per la normativa euro 2. Uscirà di produzione nel 2000 circa.
Dal 2001 le automobili dovevano rispettare la classe di emissioni euro 3, quindi non era più possibile montare monoiniettori o iniezioni mpi continue (es. Marelli IAW 08F/18F Punto 75) ma era necessario adottare un'iniezione mpi sequenziale fasata (ogni iniettore del motore doveva spruzzare la benzina solo nella fase di aspirazione). Come detto in principio i condotti di aspirazione nel motore Tipo 100 sono ricavati direttamente nella testata e questo non permise l'installazione di 4 iniettori (bisognava riprogettare la testata), decretando così la fine della sua gloriosa carriera di oltre 40 anni.
Ed ecco le specifiche del motore 899cc Euro 2 montato su Panda, Cinquecento e Seicento:
Tipo di Motore: 4 cilindri in linea, trasversale, monoblocco in ghisa, testa in lega di alluminio, 3 supporti di banco, montato anteriormente.
Distribuzione: a 2 valvole in testa per cilindro, albero a camme nel basamento comandato da catena (con tendicatena). Le valvole sono azionate da un sistema di aste e bilancieri, punterie con recupero del gioco automatico (idrauliche).
Cilindrata: 899 cc
Alesaggio x Corsa: 65 x 67,7
Alimentazione: iniezione elettronica S.P.I. “monoiniettore” Marelli IAW16F
Accensione: elettronica integrata con l'iniezione di tipo a scintilla “persa”.
Raffreddamento: a liquido, con circolazione forzata mediante pompa acqua, termostato, radiatore con elettroventola ad innesto automatico.
Potenza: 39cv
Trasmissione: 5 marce avanti + RM.
Frizione: monodisco a secco, comando meccanico (cavo).
Scritta e rielaborata completamente da me, cito le fonti in spoiler, prodotta solo per passione.
Fonti:
Il progetto finale fu montato per la prima volta sulla Fiat 600 del 1955, vettura considerata l'icona del boom economico italiano, in sostituzione della vetusta Fiat 500C “Topolino”.
Specifiche del 633 cc Montato sulla Fiat 600 1a serie del 1955
Tipo di Motore: 4 cilindri in linea, longitudinale, monoblocco in ghisa, testa in lega di alluminio, 3 supporti di banco.
Distribuzione: a 2 valvole in testa per cilindro, albero a camme nel basamento comandato da catena. Le valvole sono azionate da un sistema di aste e bilancieri.
Cilindrata: 633 cc
Alesaggio x Corsa: 60 x 56
Alimentazione: a carburatore Weber 22 DRA, monocorpo “invertito”.
*con il termine invertito, si intende un carburatore dal quale l'aria entra dall'alto e va verso il basso.
Accensione: a spinterogeno, con correzione pneumatica dell'anticipo.
Raffreddamento: a liquido, con circolazione forzata mediante pompa acqua calettata insieme al ventilatore del radiatore, ventola in continua funzione con cinghia.
Potenza: 21,5 cv
Trasmissione: 4 marce avanti (1a non sincronizzata) + RM.
Frizione: monodisco a secco, comando meccanico (cavo).
Nella 600 3a serie il motore, invariato nella cilindrata, riceve un aumento del rapporto di compressione e raggiunge la potenza di 24,5cv, carburatore Weber 26 IM e dinamo da 230w maggiorato rispetto al 180w montato nelle precedenti versioni. (fine anni 60)
Nella 600D 1a serie il motore subisce un aumento di cilindrata che lo porta a 767cc, 29cv di potenza (inizio-metà anni 60).
Un grande passo è stato fatto durante la progettazione (o meglio modifica) del motore da montare sulla Fiat 850 del 1964. Viene aumentata la cilindrata a 843 cc (da qui il nome dell'auto), insieme a modifiche alla testata e all'albero a camme, che porta il motore ad erogare 34 cv. Dettaglio non da trascurare su questa vettura il motore aveva la rotazione invertita, girava in senso antiorario.
Nella 850 seconda serie in particolare la versione sport coupé e sport spider, viene aumentata la cilindrata fino ad arrivare a 903cc che raggiunge una potenza di 52cv, RDC di 9,3:1, carburatore Weber 30 DIC doppio corpo e collettori di scarico maggiorati.
Versione 903 che verrà montata in parecchi veicoli Fiat, ricordo i più famosi:
- Fiat 127
- Autobianchi A112
- Panda 45
- Uno 45
- Cinquecento (solo dal 1991 al 1993 a carburatore)
In particolare riporto la scheda tecnica del motore 903 cc montato su Fiat 127 1a serie e A112:
In grassetto i particolari della variazioni apportate alla 127 2a serie:
Tipo di Motore: 4 cilindri in linea, trasversale, monoblocco in ghisa, testa in lega di alluminio, 3 supporti di banco, montato anteriormente.
Distribuzione: a 2 valvole in testa per cilindro, albero a camme nel basamento comandato da catena. Le valvole sono azionate da un sistema di aste e bilancieri. Albero a camme meno spinto.
Cilindrata: 903 cc
Alesaggio x Corsa: 65 x 68
Alimentazione: a carburatore Weber 32 IBA 20 / Weber 30 IBA 22/350
Accensione: a spinterogeno
Raffreddamento: a liquido, con circolazione forzata mediante pompa acqua, termostato, radiatore con elettroventola ad innesto automatico.
Potenza: 47cv / 45cv
Per il motore 127 903cc veniva venduto un kit Abarth specifico che comprendeva:
- Coperchio punterie con collettore d'aspirazione incorporato che permette il montaggio di un carburatore Weber 32DMTR3 doppio corpo (stesso di abarth A112 58/70) compreso nel kit
- Filtro abarth quadrato, dotato di attacco per il tubo dei vapori olio
- Una serie di leve comando per il carburatore
Inoltre era disponibile una marmitta Abarth (simile se non la stessa del 1050 sport) che migliorava il rendimento, l'impatto estetico e la durata rispetto all'originale. (Questo diceva la pubblicità).
Riporto le specifiche di alesaggio e corsa dei seguenti motori Tipo 100 per un confronto
- 903cc 45/47cv: 65 x 68
- 982cc Abarth 58Hp: 65 x 74
- 1050cc Abarth 70Hp: 67,2 x 74
- 965cc 48cv: 67,2 x 68
Il motore “d'origine” il 903cc ha le coppie di cilindri 1-2 e 3-4 più vicine tra loro rispetto alla coppia 2-3. Nel 982cc infatti per arrivare a tale cilindrata è stato montato un nuovo albero corsa 74 lasciando l'alesaggio invariato. L'alesaggio massimo raggiungibile rialesando questo tipo di blocco è di 66,5, raggiunto da Giannini sulla 127, mantenendo invariata la corsa di 68 arrivando così ad una cilindrata di 950cc.
Nell'A112 Abarth 1050cc viene rielaborato il blocco posizionando tutti e 4 i cilindri equidistanti tra di loro, avendo così più margine di alesaggio e infatti quest'ultimo viene portato a 67,2, montando l'albero Abarth 58hp si ottiene la cilindrata di 1050cc data da 67,2x74. Da questo blocco verrà poi sviluppato il più tranquillo 965cc montato su alcune A112, montando però il normale albero corsa 68.
Il blocco probabilmente è stato rielaborato per evitare problemi di affidabilità, non era possibile alesare ulteriormente probabilmente per la mancanza di materiale da asportare.
Detto questo ecco la scheda tecnica del motore 1050cc “Tipo 100” montato su Autobianchi A112 Abarth con codice motore A112 A2.000 (codice molto utile per non incappare in motori 903 con kit Abarth che riportano un altro codice).
Tipo di Motore: 4 cilindri in linea, trasversale, monoblocco in ghisa, testa in lega di alluminio, 3 supporti di banco, montato anteriormente, monoblocco modificato.
Distribuzione: a 2 valvole in testa per cilindro, albero a camme nel basamento comandato da catena. Le valvole sono azionate da un sistema di aste e bilancieri.
Cilindrata: 1050 cc
Alesaggio x Corsa: 67,2 x 74
Alimentazione: a carburatore Weber 32 DMTR 38/250 doppio corpo (secondo manuale dell'epoca)
Accensione: a spinterogeno, con correzione pneumatica dell'anticipo.
Raffreddamento motore: a liquido, con circolazione forzata mediante pompa acqua, termostato, elettroventola ad innesto automatico.
Raffreddamento olio: radiatore dedicato
Potenza: 70 cv
Trasmissione: 4 marce avanti (fino al 1979, poi 5 marce) + RM
Frizione: monodisco a secco, comando meccanico (cavo).
E come ultimo argomento volevo parlare del motore 899cc in particolare la versione Euro 2 (la versione euro 1 della cinquecento differisce solo per la centralina), che ho tra l'altro avuto modo di guidarlo, oltre ad essere più vicino a noi visto che è rimasto in commercio almeno fino al 2003.
La differenza sostanziale sta nella cilindrata, ridotta da 903cc a 899cc con una modifica alla corsa:
903 cc: 65 x 68
899 cc: 65 x 67,7
Fu riomologato con cilindrata 899cc perché in Germania le vetture con cilindrata superiore a 900cc pagavano di più. Fu rimodernato, montato il catalizzatore, montato un tendicatena e introdotte le punterie idrauliche (prima meccaniche) per evitare le periodiche registrazioni (anche se questo sistema ha avuto i suoi problemi e spesso facevano più rumore delle meccaniche). Carburatore e spinterogeno sono stati eliminati per fare spazio alla centralina che comandava l'iniezione e l'accensione elettronica. L'albero a camme adotta una fasatura dedicata per la normativa euro 2. Uscirà di produzione nel 2000 circa.
Dal 2001 le automobili dovevano rispettare la classe di emissioni euro 3, quindi non era più possibile montare monoiniettori o iniezioni mpi continue (es. Marelli IAW 08F/18F Punto 75) ma era necessario adottare un'iniezione mpi sequenziale fasata (ogni iniettore del motore doveva spruzzare la benzina solo nella fase di aspirazione). Come detto in principio i condotti di aspirazione nel motore Tipo 100 sono ricavati direttamente nella testata e questo non permise l'installazione di 4 iniettori (bisognava riprogettare la testata), decretando così la fine della sua gloriosa carriera di oltre 40 anni.
Ed ecco le specifiche del motore 899cc Euro 2 montato su Panda, Cinquecento e Seicento:
Tipo di Motore: 4 cilindri in linea, trasversale, monoblocco in ghisa, testa in lega di alluminio, 3 supporti di banco, montato anteriormente.
Distribuzione: a 2 valvole in testa per cilindro, albero a camme nel basamento comandato da catena (con tendicatena). Le valvole sono azionate da un sistema di aste e bilancieri, punterie con recupero del gioco automatico (idrauliche).
Cilindrata: 899 cc
Alesaggio x Corsa: 65 x 67,7
Alimentazione: iniezione elettronica S.P.I. “monoiniettore” Marelli IAW16F
Accensione: elettronica integrata con l'iniezione di tipo a scintilla “persa”.
Raffreddamento: a liquido, con circolazione forzata mediante pompa acqua, termostato, radiatore con elettroventola ad innesto automatico.
Potenza: 39cv
Trasmissione: 5 marce avanti + RM.
Frizione: monodisco a secco, comando meccanico (cavo).
Scritta e rielaborata completamente da me, cito le fonti in spoiler, prodotta solo per passione.
Fonti:
AutoEvolution
Wikipedia
Fiat 850 spider bertone
Fiat 127 Club
Fascicoli e schede tecniche ufficiali dell'epoca
Google Immagini
Wikipedia
Fiat 850 spider bertone
Fiat 127 Club
Fascicoli e schede tecniche ufficiali dell'epoca
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