Spetta Danilo, un attimo

Facciamo riferimento al motore della Seicento, in cui le valvole non interferiscono con il moto dei pistoni, così è più facile spiegarsi.
Se la cinghia si spezza, l' albero a camme comincia velocemente a perdere velocità perché le molle delle valvole oppongo resistenza al moto, ma allo stesso tempo durante la fase di chiusura delle valvole la molla rilascia energia da potenziale, se vuoi di richiamo, in cinetica attraverso l' eccentrico dell' albero. L' albero perde velocità ma continua a girare e le valvole continuano ad aprirsi e chiudersi.
Dato che nella realtà non vale il principio di conservazione dell' energia meccanica, gli attriti ossia il pezzettino di equazione "Lnc", cioè le forze non conservative, che altro non sono che gli attriti appunto, tenderanno ad azzerare il moto dell' albero a camme.
Consideriamo ora l' albero quasi fermo: se non viene fornito altro movimento all' albero a camme gli eccentrici non possono più abbassare la valvola, perché ciò richiede energia che l' albero ormai non possiede più.
Automaticamente, prima che l' albero a camme si fermi completamente tutte le valvole aperte si chiudono poiché grazie al movimento residuo, le molle possono rilasciare un ultima volta l' energia potenziale accumulata in precedenza, sugli eccentrici, aggiungendo un altro poco di movimento, ma perdendo appunto l' energia potenziale che avevano.
Il risultato finale sarà che il moto diventa smorzato a tratti, a tal punto che l' albero a camme si ferma in una posizione stabile, neutra, in cui non ci sono valvole aperte. Ha perfettamente senso se ci pensi. Tutta l' energia potenziale accumulata dalle molle viene convertita in movimento fino alla completo azzeramento dell' energia totale. Niente energia cinetica, niente energia potenziale di richiamo delle molle. L' albero si ferma in una posizione in cui c'è quiete...
Tuttalpiù può essere corretta la tua teoria solo se non ci sono angoli neutri nell' albero a camme. Quello che voglio dire è che se non esiste una posizione in cui l' albero a camme non preme alcuna valvola, allora se è vero, gli eccentrici si fermeranno quando non avranno più energia per spingere un altro gruppo di valvole, lasciandosi aperte le precedenti valvole premute.
Mi permetto di quotare un tuo messaggio per evidenziarlo.
se le valvole rimangono chiuse come hai detto il carburante e l'aria in camera come ci arriva?
Infatti se le valvole rimangono chiuse non arriva alcuna miscela, ma vediamola in un' altra ottica. La cinghia è spezzata, il collegamento tra albero a camme e motore è interrotto e il cilindro ha le valvole chiuse. Supponiamo inoltre che la marcia sia inserita dato che la cinghia che si spezza è una situazione imprevedibile è fulminea e potrebbe cogliere un automobilista in un momento di marcia attiva.
I pistoni rimangono comunque collegati all' albero motore che a sua volta rimane collegato alle ruote motrici tramite la marcia inserita.
Potrebbe benissimo accadere che il moto della macchina continui a far girare i pistoni. Una situazione assolutamente veritiera se pensiamo all' accensione "a spinta".
Il fluido intrappolato all' interno del cilindro incriminato, miscela o gas di scarico che sia, non ha via di scampo se le valvole rimangono chiuse. Il fluido sarà schiavo del moto del pistone, ossia sarà obbligato a comprimersi ogni qual volta il pistone raggiungerà il
PMS.
Come detto prima, il refrigerante non può sottrarre calore ai cilindri perché non vi è circolazione e se le valvole rimangono chiuse il fluido intrappolato non può fuoriuscire liberando il calore e conseguentemente la pressione.
Tutto ciò significa, per forza di cose, che il fluido nel cilindro continuerà ad assorbire calore in cambio del moto alternativo del pistone, in perfetto accordo con la seconda legge della termodinamica e conseguentemente la pressione continuerà a salire, poiché aumenterà sempre più l' agitazione termica delle molecole del fluido, fornita dal moto del pistone convertito in calore.
--- Messaggio doppio unito ---
---> Stai tranquillo Marco, vedrai che non ti si rompe la cinghia, solo non la stressare con accelerate forti e guide energiche. In questo periodo in cui non puoi cambiare la cinghia adotta un po' di più lo stile di guida da nonno pensionato
