Sì, mio cugino, lancista sfegatato, comprò la trevi appena uscita. Beh, dopo il primo impatto, che fa molto pensare ad un aereo di linea, ci si rende conto che è di una scomodità...spaziale
ogni tasto una nicchia, ogni spia una nicchia, no signori, questi esercizi stilistici li lascio volentieri al passato.
Oltretutto veniva montato su un'auto di per sé mal riuscita, nata da una costola della ben più azzeccata Beta, nata nel 1972 con una plancia "umana" e anch'essa stravolta col restyling del 1980.
Insomma, un interno "avveniristico" in una carrozzeria fin troppo classica. Come i cavoli a merenda
--- Messaggio doppio unito ---
Un interno che, per confusione di utilizzo, mi richiama quello della Trevi, con tutte le dovute differenze, è questo:
Stilisticamente, nulla a che vedere, ma siamo di fronte all'esagerazione contraria. File e file di tasti tutti uguali, con simboli microscopici, un casino insomma.
Corsero ai ripari con la seconda serie
Sulla quale, almeno, misero i simboli direttamente sui tasti. Decisamente più visibili.