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Consiglio per tester (multimetro)

Riprendo questa discussione perché ho ceduto alla tentazione di comprare un altro (inutile) giocattolo. 😂

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Foto scattata appena acceso, nell'attimo in cui il display mostra tutti i simboli.
Anche questo aggeggio possiede funzioni che non userò mai, ma il fatto che misuri la temperatura con sonda esterna e abbia la funzione Live (praticamente un cercafase) più l'autorange e altre sfiziosità, mi ha fatto propendere per buttare altri 30 euro nell'ennesimo multimetro.
Intanto che lo confrontavo con altri 3 per capire se c'era coerenza nelle misurazioni, mi sono imbattuto in un fenomeno strano:
Impostandolo in mV, il valore letto non scendeva mai a zero, nonostante i puntali non toccassero nulla. Allora ho impostato anche gli altri in mV (o la minima scala in V disponibile) e constatato che mettendo tutti i puntali più o meno nello stesso punto, tutti segnavano una tensione di circa 25 mV. Spostando i puntali sempre senza toccare nulla, il valore saliva, fino a 40-50 mV. Se invece uscivo dalla stanza (piena di apparecchi come modem, decoder tim video, pc, ecc ecc) il valore scendeva ma senza mai arrivare stabilmente a zero (questo con tutti i tester che avevo lì)
Chi mi sa spiegare questo "fenomeno"?
 
Emissioni elettromagnetiche?
Il fatto che non riusciamo a vederle non significa che non ci siano.
 
Quello che ho pensato io, ma volevo il parere di altri, più esperti di me.
 
Se è un vero true rms non è niente male.
Si essendo floating qualsiasi cosa che fa induzione la legge, i puntali diventano "antenne". Se avvolgi i cavi attorno al tester tipo bobina aumenterà il valore.
 
E' il campo generato dai lunghi cavi collegati all'alternata di casa unito alla grande impedenza dei multimetri moderni.

Potrebbe dare problemi ai tecnici che devono riparare apparecchiature elettriche dove quelle tensioni (ghost voltage) potrebbero raggiungere dalla decina di Volt fino a quasi i 230V, traendoli in inganno. Quindi per evitare false letture esistono i multimetri a doppia impedenza o dual impedence o LoZ.

Se vuoi fare un'altra prova strana prova a misurare due volte in AC una pila invertendo i puntali nelle due misure.
 
Non so se sono nella rubrica corretta, sto valutando l'acquisto di questa pinza amperometrica/multimetro, mi sembra interessante la possibilità di eseguire la misura a distanza tramite bluetooth e la possibiltà di memorizzare una serie di misure. Il prezzo non è elevato ( circa 45€) Qualcuno l'ha gia provata?
Il link di Amazon.: https://www.amazon.it/HoldPeak-Ampe...=gbps_img___222100ce?smid=A16P2VTGDQFWKV&th=1
 

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Riprendo la domanda senza risposta (probabilmente tra i millemila messaggi è sfuggita).

Come verificare se un multimetro è davvero true RMS?
Ho fatto una prova con un'onda non sinusoidale (quadra) di ampiezza 3v e frequenza 1 khz.
Con due multimetri, uno true rms e l'altro no, mettendo modalità Vac ottenevo 1.38v dal true rms e 1.50 dal non true rms.
Mettendo in modalità Vcc ottenevo 1.50 da entrambi.
 
Bisogna aprirlo e studiarlo credo per avere la certezza. Comunque il true rms per misurare contiene componenti di precisione quindi magari se prendi un fluke e uno cinese la differenza sta in quelli, mentre quelli comuni sono a doppia rampa e non contengono componenti di precisione eccetto il quarzo.
 
Grazie, @Duker della risposta.
Siccome nel forum plc ho trovato una lunga discussione in merito, ma anche molto dispersiva, mi è parso di aver capito che con onde non sinusoidali il true rms restituisce un valore diverso dal non true rms, misurando la tensione.
 
Il criterio che hai usato è corretto. Ciò che ti serve è avere un riferimento: col segnale che hai usato, la tensione RMS dovrebbe essere di circa 2.1V.
Il valore rilevato dal multimetro true RMS probabilmente è stato falsato dalla frequenza del segnale misurato, troppo elevata rispetto alla sua frequenza di campionamento. Se hai usato un generatore di segnale, prova ad abbassare la frequenza, lasciando inalterata la forma d'onda e l'ampiezza.
 
Se hai usato un generatore di segnale, prova ad abbassare la frequenza, lasciando inalterata la forma d'onda e l'ampiezza.
Il fatto è che ho usato il generatore di segnale incorporato in un multimetro lidl. 1khz 3v onda quadra e non modificabile 🤷‍♂️
 
Puo assolutamente darsi perché conta che il true misura una caduta di tensione mentre il doppia rampa misura un tempo, e come ogni cosa anche l'onda quadra seppur sia molto pulita ha sempre fronti di salita e discesa non ideali, oltre al discorso di buonsm sul campionamento che anch'esso è fondamentale
 
frequenza 1 khz.

Qui c'è un errore di fondo. E' molto improbabile che i due multimetri siano in grado di misurare il valore di una tensione con una frequenza di 1kHz. Dovresti leggere il manuale e ripetere la misurazione di una tensione con una frequenza che rientra nel range delle loro specifiche.
Messaggio doppio unito:

Grazie, @Duker della risposta.
Siccome nel forum plc ho trovato una lunga discussione in merito, ma anche molto dispersiva, mi è parso di aver capito che con onde non sinusoidali il true rms restituisce un valore diverso dal non true rms, misurando la tensione.

Diciamo che il non true rms (che non misura il vero valore efficace), indipendentemente dalla forma d'onda, la misura come se fosse una tensione sinusoidale.

Tra l'altro lo scherzetto che ti avevo proposto sopra (misurare in AC una pila che per definizione è DC) è proprio un modo di individuare multimetri economici che vengono tratti in inganno.
Messaggio doppio unito:

Altro scherzetto che serve per capire il concetto di "valore efficace" (o true RMS).
Hai una tensione di 12V, onda quadra con duty cycle del 50%: si passa da 0V a 12V a intervalli uguali (pensa alle frecce dell'auto). Qual è il valore efficace?
Non è 6V, ma è superiore. Il fatto che sia 8,49V non è importante in sé, ma è importante capire che è superiore. Una volta capito quello si capisce il concetto di valore efficace, senza neanche sapere cosa sia la "radice della media dei quadrati".
 
Ultima modifica:
Venendo a una spiegazione "divulgativa" del valore efficace di una tensione non continua dovremmo dire che è la tensione in Volt di una corrente CC che produce la stessa potenza sulla medesima resistenza.

Facciamo l'esempio dei 12V con duty cycle del 50% la formula è sqrt(0,5)*V
Ma è più facile capirlo così. Facciamo finta di avere una resistenza ideale di 1 Ohm: nel momento in cui ho 0V non circola nessuna corrente e la potenza è quindi 0W. Nel periodo in cui ho 12V circola una corrente di 12A e quindi ho una potenza di 144W (12V x 12A). Considerato che si alternano periodi uguali di 144W e di 0W la potenza è di 72W.
Qual è quella tensione CC che mi dissipa una potenza di 72W su una resistenza ideale di 1 Ohm?
V = sqrt(72W x 1 Ohm) = 8,49V
La stessa della formula sopra riportata.

Quindi il valore efficace di quella tensione di 12V è il corrispondente valore di una tensione continua che dissipa la stessa potenza. Essendo la potenza un valore quadratico (V x V / R) non poteva essere 12V / 2 = 6V in quanto 6VCC su una resistenza di 1Ohm dissipano 36W.

Per capire va bene anche l'esempio di una stufa elettrica. Questa stufa può essere vista come una resistenza e a noi interessa quanto potenza dissipa.
Ipotizziamo che quella stufa abbia una resistenza (ideale) di 100 Omh. Se applico una tensione sinusoidale di 650Vpp (che è quella di casa che varia da -325VAC a +325VAC con una frequenza di 50Hz) ottengo la stessa potenza che produrrebbe una tensione di 229,81VCC e cioè 229,81V * 229,81V / 100 Ohm = 528W.

Quindi quando leggiamo 230VAC su un multimetro che misura la tensione di casa, il nostro multimetro ha tradotto il valore di 650Vpp nel corrispondente valore efficace pari a quello che produrrebbe una corrente continua.
La formula per tradurre i Vpp in VAC efficaci è Vpp/[sqrt(2)*2]
 
Sì radice quadrata che non so come indicare altrimenti.
 
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