Porca miseria ragazzi, pensavo che dopo tutti i tutorial che ho fatto fin ora, credevo che incominciaste a fidarvi un po'. Non mi pare di aver mai acquisito la qualifica di "superficiale" sulla manutenzione
Mamma quanta carne sul fuoco che avete messo, sul serio, uscirà un papiro per rispondervi tutti un un unico messaggio.
La premessa: Molte delle cose di cui mi avete chiesto sono purtroppo segrete. Non fraintendetemi, ma dal momento che ho intenzione di fare questo tutorial, devo evitare di dare informazioni troppo precise, perché andrei a perdere la sorpresa e gli ascolti del video. Diciamo che qui vi do informazioni generiche come in un trailer, ma non vi dico la trama precisa o cosa accade di preciso nel film.
@ElCaimanDelPiave Non voglio correre rischi. Ho comprato componenti di una certa qualità spendendo anche tanto se consideriamo il costo economico di ogni componente.
L' azionamento del punto luce è una questione di cui non posso dir nulla, perché è il perno del tutorial ed è un sistema che non credo sia mai stato impiegato in un cablaggio di serie. Inoltre è un sistema semplice e affidabile, perché non si tocca e non ha parti in movimento. Ho già detto troppo!
Perché 50W? In realtà 50W è la potenza che dovrà sopportare il cablaggio in situazioni estreme. Ho sovradimensionato di 2 volte la potenza reale del circuito, perché vorrei evitare surriscaldamenti e possibili principi d'incendio. La sicurezza prima di tutto!
Non posso dir nulla neanche sulla fonte di illuminazione, perché è l' altro capo del perno del tutorial. Quello che ti posso dire è che l' illuminazione finale non risulterà fioca come quelle stupide lampadine da 5W a siluro che mettono di solito nei bauli.
@terzimiky Se non sbaglio, so che esistono quei fili che hanno una guaina in tessuto intrecciato ignifugo, ma non ho proprio idea delle reali caratteristiche. Qui giù c'è una foto di questo cavo, che esteticamente non è neanche male.
Sto progettando questo circuito del punto luce da Ottobre 2014 e ti posso assicurare di aver pensato abbastanza bene alla parte elettrica. Mi collego alla batteria per non avere limitazioni di energia e soprattutto perché non oso toccare l' impianto elettrico esistente perché non voglio alterare il suo funzionamento, sia per questioni di sicurezza, ma anche per il fatto che quell' impianto non è stato progettato per essere modificato.
Come dicevo, mi collego alla batteria, ovviamente userò un fusibile dimensionato di poco superiore per la corrente che il circuito dovrà sopportare. Credo che utilizzerò un fusibile dei tipi che ci sono in vettura, altrimenti passo a qualcosa di più professionale. Per motivi di coerenza cercherò di trovare uno spazio vicino agli altri fusibili sotto la guida, per una questione di manutenzione rapida.
Se non troverò fili ignifughi, credo che passerò a rivestire ogni filo con una guaina ignifuga per ridurre il rischio del divamparsi di fiamme in caso di principio di incendio. Naturalmente userò anche abbondante guaina termo-restringente per rendere impermeabile ogni connessione. Dato che andrò a creare un nuovo impianto elettrico, farò scorrere i fili in un nuovo tubo di plastica corrugato nero, di quelli che si usano nelle case per fare gli impianti elettrici, per proteggere ancor di più i fili lungo il tragitto.
Inoltre, dovendo andare a creare una nuova - prima - linea che porta dall' abitacolo al portabagagli, farò la predisposizione per presa accendisigari e così via, semplicemente portando anche gli altri fili, così sono sempre pronti per essere collegati.
@Salva-Racing Non voglio trascurare la sicurezza! Andrò a scegliere un cablaggio di qualità, inserirò in serie un fusibile e se hai letto il resto della risposta, sceglierò un cavo che potrà sopportare il doppio della potenza richiesta. Adottando queste misure di sicurezza spero di limitare i principi d' incendio.
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Dunque, vi ringrazio per le risposte, ma si vede che non ho specificato abbastanza. Vi do un input!
Partiamo dalle connessioni: ci sarebbero i classici faston, di cui credo non si possa fare a meno, ma pensavo di usare dei veri connettori come quelli classici, sempre faston o quello impermeabile.
Da quanto ho capito nel video di Stefano, il connettore impermeabile è buono, ma fa schifo l' inserimento di ciascun filo nel connettore; si muove, ci balla e non sta fermo.
Mi piacerebbe utilizzare questo connettore impermeabile solo se riuscissi a trovare il modo di tenere fermo il filo al suo posto.
Avevo pensato e correggetemi se sbaglio, di inserire il filo e inondare ciascun foro del filo, di colla, tipo bicomponente per saldare definitivamente il filo al connettore. Che ne dite? Stefano tu che ne pensi di quest' idea?
Passiamo al cablaggio vero e proprio:
Avevo intenzione di nascondere tutto il cablaggio nelle varie intercapedini della lamiera, utilizzando ad esempio la guaina corrugata utilizzata per creare gli impianti elettrici a casa. Queste guaine le usa anche Fiat nell' impianto di serie. Eccone uno spezzone in foto:
Questa rappresenterebbe la prima linea di difesa dai tagli e dagli agenti esterni per il cablaggio.
Si passa poi a questa guaina intrecciata nera, che ha la caratteristica di essere ignifuga. Questa guaina protegge i fili e si inserisce dentro la guaina di plastica corrugata.
Tra l' altro questa guaina fa da separatore per gli altri impianti elettrici. In altre parole con questa guaina non si intrecciano fili di altri impianti.
Infine la guaina termo-restringente completa ogni estremità del cavo.
Che ne dite, vi sembra un buon cablaggio? Avete un' idea migliore della mia?