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Compatibilità telecomando climatizzatore marca "Tectro"

buonsm

Utente Avanzato
Autore di Tutorial
Auto
Fiat Tipo 1.6 i.e. SX (1993) - Peugeot 107 1.0 12v 3p Plaisir (2007)
Buonasera a tutti! Come da oggetto, m'interesserebbe sapere quale marca di condizionatore potrebbe avere il telecomando compatibile col mio, marcato Tectro. Ho cercato parecchio in rete ma non sono riuscito a trovare nessuna info utile. Il codice del telecomando originale è TSCS 825.

Premetto che non mi serve un nuovo telecomando. Cerco di spiegare qual'è il mio problema e magari può venir fuori qualche soluzione alternativa.

Ho in giro per casa degli hub a infrarossi (Broadlink RM Mini 3): in pratica sono dei telecomandi universali programmabili, ma senza i tasti: le funzioni si comandano dall'app installata nello smarphone, la quale è integrabile con Amazon Echo (aka Alexa) e altri assistenti vocali.
L'app Broadlink contiene una nutrita lista di telecomandi preconfigurati, per gestire le apparecchiature dei marchi più noti e diffusi. Volendo, se il proprio apparecchio non compare nella lista, si può creare un telecomando virtuale ex-novo tramite l'apprendimento dei codici dal telecomando fisico. E' una procedura che ho fatto per alcuni apparecchi (principalmente strisce led con ricevitore ir) e funziona alla grande.
Il problema è arrivato quando ho configurato il telecomando virtuale per il condizionatore d'aria. O meglio, la configurazione è andata a buon fine tramite la procedura di auto-apprendimento semi automatica e in effetti il condizionatore viene comandato correttamente nelle sue funzioni principali ma -e qui sta il vero problema- non tutte le funzioni sono presenti.
Nella pratica, se chiedo ad Alexa di accendere, per esempio, la pompa di calore a tot gradi (cosa utilissima da remoto), il comando viene eseguito correttamente. Però, sto benedetto climatizzatore ha un display accecante, che di notte devo necessariamente spegnere se voglio avere qualche vaga speranza di dormire. Ma il telecomando virtuale non ha questo tasto, perché è configurato per un modello generico, dato che il Tectro non è presente nella lista dei dispositivi preconfigurati.
Se impartisco il comando di spegnimento del display dal telecomando fisico, questo invia al clima l'impostazione che ha memorizzata. Quindi: se prima di comandare il clima tramite app questo era stato acceso e impostato (dal telecomando fisico) in modalità ventilatore, appena premo il tastino per spegnere il display, il clima torna in modalità ventilatore, a prescindere da quello che era stato impostato tramite Alexa/app Broadlink.
Ho anche provato a far apprendere il tasto apposito all'app Broadlink, ma il risultato non cambia in quanto l'hub memorizza tutta la sequenza che il telecomando invia e questa, chiaramente, varia in funzione dello stato dello stesso.

Praticamente sono a un punto morto. Se riuscissi a conoscere la marca di un telecomando compatibile col mio, magari più nota, potrei, con un po' di fortuna, trovarla nella lista fra i dispositivi preconfigurati e utilizzare tutte le funzioni del telecomando fisico.

Se qualcuno di voi ha esperienza in merito o se avete in mente qualche dritta per aggirare l'ostacolo o magari qualche idea che a me è sfuggita (cosa tutt'altro che impossibile...), gliene sarei tanto grato. :thumbsup:
 
Spegni l'unità.
Togli le pile al radiocomando.
Schiaccia diverse volte i tasti del telecomando. Almeno una ventina.
Aspetta 1h
Schiaccia diverse volte i tasti del telecomando. Almeno una ventina.
Reinseriscile.
Fai apprendere al Broadlink il comando "spegni il display".
Fai accendere al broadlink il Tectro.
Fai mandare al broadlink la sequenza "spegni il display".

Se il telecomando non memorizza in una flash le istruzioni mandate... Magari riesci a memorizzare il solo "spegni il display".
 
Il problema è che il telecomando non invia una sequenza univoca per comandare lo spegnimento del display, bensì una sequenza che invia alla macchina tutti i parametri memorizzati (modalità operativa, temperatura, velocità ventilatore, ecc, relativi all'ultimo comando inviato) che comprende anche -ma non solo- la funzione richiesta (nel mio caso, lo spegnimento del display). Per cui, far apprendere il tasto al Broadlink, cosa che ho già provato, non risolve il problema.
 
Una foto dell'unità interna e del telecomando potrebbero essere d'aiuto, molti marchi non blasonati condividono la stessa meccanica ed elettronica.
 
Ecco la cosa brutta di non disporre di elementi Open source....
C'è da dire che l'istruzione di spegnere il display sembra aggiunta con lo scotch
 
Nella pratica, se chiedo ad Alexa di accendere, per esempio, la pompa di calore a tot gradi (cosa utilissima da remoto), il comando viene eseguito correttamente. Però, sto benedetto climatizzatore ha un display accecante, che di notte devo necessariamente spegnere se voglio avere qualche vaga speranza di dormire. Ma il telecomando virtuale non ha questo tasto, perché è configurato per un modello generico, dato che il Tectro non è presente nella lista dei dispositivi preconfigurati.
Proprio perchè è stato memorizzato un telecomando " virtuale ", questo non può avere le stesse funzioni del telecomando originale ( o magari uno compatibile, ma specifico per i climatizzatori - condizionatori ).
I telecomandi, come moltissimi altri apparecchi elettronici, moderni, hanno al loro interno un'elettronica che quasi sempre gestisce tutta l'elettronica che " comanda " e questa si differenzia ( sopra tutto nelle funzioni " importanti "o " utili " ) per ogni casa produttrice. Quindi è difficile che un telecomando " virtuale " possa effettuare gran parte o tutte le funzioni del telecomando originale.
Sugli apparecchi elettronici, che riparo, sopra tutto combinati, fin'ora non mi è mai capitato che un telecomando programmabile possa far effettuare tutte le funzioni all'apparecchio.
 
Proprio perchè è stato memorizzato un telecomando " virtuale ", questo non può avere le stesse funzioni del telecomando originale ( o magari uno compatibile, ma specifico per i climatizzatori - condizionatori ).
batman stop GIF

Di virtuale non c'è un tappo... E' tutto fisico.
Quello che invece non c'è è una programmazione del telecomando originale non facilmente emulabile, questo sì. Ma non per limiti della piattaforma o del trasmettitore, ma per limiti del linguaggio (o della conoscenza del linguaggio) tra trasmettitore e ricevitore.

Purtroppo non esiste il manuale del produttore "dizionario impulsi - funzioni che il dispositivo può interpretare". Anche perchè ci sono alcune cosine, in questo dizionario, che il produttore non vuole dare al cliente, al massimo al tecnico. E a volte... pure robe che il produttore non vuole dare al tecnico. Sai mai che scopri che il tuo dispositivo fa le stesse identiche cose del dispositivo di segmento superiore (non di POTENZA superiore) solo che per segmento di mercato preferisce avere UNA scheda e firmware solo, cambiando però i telecomandi (e quindi le istruzioni che danno)...

Per non parlare del fatto che nessun produttore di condizionatori è felice di "aprire" a tutti il proprio apparato, vuol vedere i suoi dispositivi di automazione domestica, mica far accedere quelli degli altri.
E sino a che non è obbligato per legge... c'è il gesto dell'ombrello.
 
E' tutto fisico.
E no, il telecomando che utilizza buonsm crea un telecomando " virtuale " e non fisico, teoricamente compatibile. Il telecomando è detto reale, quando è un telecomando che effettua le funzioni, non che le effettua alcune si e altre no.
Purtroppo non esiste il manuale del produttore "dizionario impulsi - funzioni che il dispositivo può interpretare"
E no, esiste eccome. Sono le case che non li producono per i comuni esseri mortali. Il dispositivo non interpreta un Tubo, il dispositivo agisce ed effettua la funzione in base all'impulso che gli viene inviato, dall'utente.
solo che per segmento di mercato preferisce avere UNA scheda e firmware solo, cambiando però i telecomandi (e quindi le istruzioni che danno)...
E no, non si preferisce, si fa un prodotto per avere un massimo margine di guadagno e un minimo di tecnologia per l'utente. I telecomandi non li cambiano, cambiano l'elettronica di gestione del telecomando.
vuol vedere i suoi dispositivi di automazione domestica, mica far accedere quelli degli altri.
E no. Ogni produttore, vuole far vedere che tutto si può fare con tutto, ma in realtà " raggirano " l'idea dei clienti.
E sino a che non è obbligato per legge... c'è il gesto dell'ombrello.
Non saranno mai obbligati per legge, perchè gli ombrelli li creano apposta ( anzi prima creano gli ombrelli e poi creano o prodotti ).
 
Right to Repair... Ci stanno lavorando su. Non solo oltreoceano.
 
Right to Repair..
Ma il diritto alla riparazione ci sarà quando finirà ( forse ) la gara a chi ha il prodotto più nuovo e più "performante ". Loro possono lavorare a qualsiasi cosa, è l'utente finale che dovrebbe lavorare, di più, sui propri pensieri.
 
Proprio perchè è stato memorizzato un telecomando " virtuale ", questo non può avere le stesse funzioni del telecomando originale ( o magari uno compatibile, ma specifico per i climatizzatori - condizionatori ).
E perché mai? Cos'ha di diverso il telecomando IR in dotazione all'apparecchio, con quello universale, o con quello universale ma specifico per climatizzatori, o con l'hub IR che ho io? Nulla. Quello che cambia, come dice giustamente il buon @Pike, non sta nell'hardware in se, ma nel modo in cui il fascio di luce infrarossa viene modulato. Nel momento in cui ho a disposizione un trasmettitore in grado di copiare fedelmente la modulazione di origine, io sarò perfettamente in grado di comandare al 100% l'apparecchio.
Un po' come dire: se Tizio pubblica un libro scritto in una certa lingua e Caio sa leggere e scrivere correttamente quella lingua, sarà anche perfettamente in grado di copiare fedelmente il libro scritto da Tizio. Chi legge, non noterà alcuna differenza fra il libro originale di Tizio e la copia di Caio.

Infatti il mio problema è diverso: io sono perfettamente in grado di leggere e copiare quella determinata sequenza corrispondente al tasto "Display", e sono in grado di inviarla al condizionatore tramite il Broadlink, e il condizionatore risponde. Ma nel momento in cui vado a intervenire sul telecomando originale (quello che io definisco "fisico"), il condizionatore torna alle impostazioni precedenti (quelle che il telecomando ha in memoria), vanificando del tutto l'utilità di comandarlo da remoto. Spero di essermi spiegato.

Una foto dell'unità interna e del telecomando potrebbero essere d'aiuto, molti marchi non blasonati condividono la stessa meccanica ed elettronica.
Giusta osservazione.

L'unità interna è identica a questa, modello TS832:
TS832.jpg

Il telecomando è questo:
TelecomandoTectro.png
 
E perché mai? Cos'ha di diverso il telecomando IR in dotazione all'apparecchio, con quello universale, o con quello universale ma specifico per climatizzatori, o con l'hub IR che ho io? Nulla.
Non ha nulla di diverso ?, questo è quello che pensi tu, ma in realtà cambia l'elettronica.
 
Da un punto di vista funzionale sono tutti in grado di svolgere la stessa identica funzione. Poi, che lo schema circuitale sia diverso, è una questione di "lana caprina" che non aggiunge niente al discorso.
O forse ti riferisci al fatto che un telecomando universale programmabile o un hub, potendo espletare funzioni aggiuntive, abbiano anche più elettronica, ma questo è abbastanza ovvio e comunque non cambia le cose.
 
Da un punto di vista funzionale sono tutti in grado di svolgere la stessa identica funzione
E no, è proprio quì che cambia tutto. Se fossero tutti in grado di svolgere la stessa funzione, anche un telecomando universale potrebbe far effettuare tutte le identiche funzioni del telecomando originale, ma così non è. Così come non è per il tuo caso, in cui hai utilizzato il telecomando " virtuale ".
Poi, che lo schema circuitale sia diverso, è una questione di "lana caprina" che non aggiunge niente al discorso.
Questo è quello che pensi tu. Se fosse questione di " lana caprina ", allora non avresti avuto bisogno di chiedere:
Il problema è che il telecomando non invia una sequenza univoca per comandare lo spegnimento del display
Messaggio doppio unito:

O forse ti riferisci al fatto che un telecomando universale programmabile o un hub, potendo espletare funzioni aggiuntive, abbiano anche più elettronica, ma questo è abbastanza ovvio e comunque non cambia le cose.
Non è detto che avendo più elettronica sia abbastanza ovvio, e le cose le cambia eccome. Se fosse un discorso di " più elettronica ", allora il fatto ( o il problema )che il telecomando non ti effettua tutte le funzioni, non esisterebbe. Basterebbe programmarlo, e avendo più elettronica, effettuerebbe tutte le funzioni che ha il telecomando originale.
 
E no, è proprio quì che cambia tutto. Se fossero tutti in grado di svolgere la stessa funzione, anche un telecomando universale potrebbe far effettuare tutte le identiche funzioni del telecomando originale, ma così non è. Così come non è per il tuo caso, in cui hai utilizzato il telecomando " virtuale ".
Ma infatti lo fanno e lo fanno pure bene, finché qualcuno si preoccupa di implementare il codice e di inserirlo nel database di Broadlink. Cosa che per il mio Tectro non è stata fatta, ed è quello il mio problema.
 
Ma infatti lo fanno e lo fanno pure bene, finché qualcuno si preoccupa di implementare il codice e di inserirlo nel database di Broadlink
E non è questo il vero motivo per cui quel telecomando non effettua tutte le funzioni dell'originale.
 
E allora qual'è il vero motivo? Perché il Broadlink è in grado di emulare tutte le funzioni di altri impianti clima presenti nel suo database (ho provato con un Toshiba e con un Panasonic)? Se sei in grado di spiegarmi qual'è il limite tecnico te ne sarei molto grato, se non altro per mettermi il cuore in pace.
 
Te l'ho già spiegato. L'elettronica è differente da un prodotto ad un altro e nel caso dei telecomandi è " lampante ". Ogni costruttore decide di utilizzarla come vuole a proprio piacimento e non solo crea differenze nel tipo di programmazione, ma anche nel tipo di gestione ( come logica ) della stessa elettronica.
Esistono apparecchi che hanno un " tutt'uno " con il processore, mentre altri che differenziano le funzioni con molta elettronica presente nello stesso apparecchio.
Anni fa, all'inizio dell'era " moderna " per l'elettronica ( che io chiamo consumistica ), tutti gli apparecchi elettronici avevano circuiti specifici per ogni funzione dello stesso, avevano la possibilità di essere riparati singolarmente, ma oggi è il contrario. Moltissimo materiale elettronico non ha più al suo interno svariati circuiti che permettono di svolgere le funzioni, ma ha processori creati per effettuare tutto. Nel caso dei telecomandi, al loro interno è presente un integrato ( e non sempre è presente ) che invia l'impulso al sensore-ricevitore del tv o dell'apparecchio, ed è per questo che non tutti i telecomandi possono essere compatibili al 100% , perchè nel momento in cui viene inviato l'impulso, è il Processore ha " decidere " il da farsi. Se questo riceve un segnale "idoneo " a se stesso, allora procede, ma se il segnale è " generico ", allora effettuerà soltanto le funzioni basilari, non quelle specifiche.
 
Io non sono esperto di elettronica. Nel senso che non so progettare un circuito, scegliere i componenti, ottimizarne il layout e quant'altro.
Ma come vengono progettati e prodotti ora i dispositivi di consumo in buona sostanza è irrilevante per il problema.
Perchè se invece che avere 800 transistor discreti hai un microprocessore per creare il kit di impulsi che passi dal telecomando al climatizzatore... cambia solo la dimensione del telecomando, quanto costa realizzarlo, quanta energia mangia.

Qui il problema è che non si conosce questo kit di impulsi, cioè la corrispondenza tra i segnali inviati dal telecomando e quello che fa lo split. E per come è realizzato il "linguaggio" di dialogo tra il telecomando e lo split non è facile (a meno di avere manualistica specifica.... appropo' @buonsm, hai tentato con la caccia al service, repair e board manual?) creare un kit di micro-segnali da mettere assieme per mandare le d-istruzioni corrette allo split.

Tra l'altro fare un protocollo di dialogo robusto, estensibile, logico e facile da mettere in pratica... costa. Perchè lo devi studiare, per poi dopo cacciarlo dentro al sistema elettronico (ed ora è un sacco più conveniente avere un processore ed un piccolo firmware piuttosto che progettare da zero un circuito e la sua logica di funzionamento) e fare in modo che resti consistente. Molto meglio fare per ogni prodotto "le quattro cose che servono", per poi ripartire da zero alla generazione (o prodotto) successivo, specie se non realizzi sistemi espandibili o modulari...
 
Qui il problema è che non si conosce questo kit di impulsi, cioè la corrispondenza tra i segnali inviati dal telecomando e quello che fa lo split.
Più che altro non si conosce il modo come il telecomando originale "costruisce" questo kit di impulsi. Ma pur conoscendolo, poi sarebbe da capire come codificarli per farli riconoscere correttamente al software.

Fra l'altro, in base alle prove fatte, anche altri telecomandi di condizionatori, di marche blasonate, funzionano esattamente come il mio. E infatti, essendo implementati in maniera completa nel database di Broadlink, funzionano al 100%.

Ribadisco che le sequenze apprese dal Broadlink funzionano, lo split risponde ed esegue ciò che gli viene comandato, ma lo fa "a pappagallo". E comunque, appena utilizzo il telecomando originale, il condizionatore torna allo stato precedente.
 
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