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Chi DAVVERO produce cosa.....

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rox

Utente Avanzato
Autore di Tutorial
Auto
Panda EasyPower 1.2 8v 2009
Apro questa discussione in merito all'ennesima sorpresa di oggi....
Nella mattinata di oggi ho eseguito il maxitagliando alla mia panda (cambio olio,filtri vari, pastiglie e dischi).
Ad ogni sostituzione io seziono i filtri per verificare il trascorso. sezionando il filtro gpl montato nuovo (meat & doria) al tagliando scorso, vedo che al suo interno è stampigliato a fuoco la scritta serigrafata "filgaz"... quindi mi sembra ovvio che la meat&doria non produca i filtri ma li compra da terzi.... Stesso vale per i filtri med (montati di serie dalla landi-renzo), la med stessa li complra dalla UFI.... Il nervoso mi sale quando dico: "compro tale marca per avere un determinato riferimento" e così non è... Sul sito ufficiale filgaz il filtro sezionato da me costa circa 1,40€ mentre io l'ho pagato dal rivenditore 8€ (ne voleva 10€), presi il filtro meat visto che disponibile aveva sono questa marca.... nulla a che dire su questo marchio ma quando mi accorgo che sto montando un'ulteriore marchio ho dubbi sulla qualità.... Stesso vale per altri componenti (frizioni/dischi/ecc ri-rimarchiate).
 
Quella da tè descritta è una pratica che dura da almeno un ventennio nell'industria dei prodotti/ricambi e capisco la sorpresa ma, non tutto vien per nuocere. Il fatto è che per alcune aziende, è più comodo vendere i prodotti fatti da altri e con esperienza superiore alla propria, piuttosto che avventurarsi in una produzione rischiosa e costosa e non avere prodotti a catalogo che fanno scappare i clienti verso altri. Sono stato testimone diretto di questi "inciuci" e devo dire che c'era molta più preoccupazione per il prodotto che veniva poi venduto con un altro nome, che per quello che usciva con il nome proprio.
 
se io compro un filtro x e non y è perchè (anche pagando) ritengo che x sia migliore di y .... Mettiamo caso che il componente sia una biella con un marchio e poi rimarchiata con un secondo, in seguito il motore si rompe per un malfunzionamento di quest'ultima... chi è colpevole?? Io sono per rimachiare lasciando sempre il primo marchio es Fiat by UFI oppure M&D By filgaz
Questo fa capire che alla fine i ricambi costano 1/3 del loro valore....
 
Miky mi ha battuto sul filo di lana. Avevo scritto la stessa cosa, quando mi è apparsa la notifica del suo messaggio. :)
Nell'industria queste sono cose che succedono sempre. Aziende che producono, per esempio, prodotti chimici, come Meat & Doria che citi, non si mettono certo ad impiantare stabilimenti per produrre filtri. Li lasciano fare a chi li fa da sempre e li comprano da loro, magari imponendo un capitolato che esiga determinati requisiti qualitativi. Questo perche' hanno un nome da difendere, e non vanno a mettere il proprio nome (e di conseguenza la "faccia") su delle cinesate.
Altro discorso il prezzo. Prodotti di costruttori specializzati marcati con nomi famosi vengono rincarati anche del doppio o di 3 volte, e questo non va bene, ma e' la triste realtà.
Recentemente ho visto in un supermercato le batterie Varta per auto, identiche alle Bosch. Vendute pero' a prezzo piu' basso.
E' facile che Bosch, che commercializza dai trapani ai dischi freno, non produca proprio tutto, ma ponga il proprio marchio su prodotti costruiti (su specifica) da altri fabbricanti.
Pero' ci mette un ulteriore ricarico e quindi li fa pagare, magari di piu'.

--- Messaggio doppio unito ---

Questo fa capire che alla fine i ricambi costano 1/3 del loro valore....
Direi che valgono 1/3 di quello che li paghiamo. :(
 
@ElCaimanDelPiave si perdona, nel scrivere veloce ho invertito ;)
Allora per essere sicuri bisogna acquistare il prodotto che costa meno visto che è lo stesso rimarchiato da uno blasonato.... Mi rendo conto che un marchio non può produrre tutto, ma per la "trasparenza" vorrei leggere anche chi lo produce, tipo l'olio auchan dietro è scritto prodotto da"T+++++" per Auchan, idem per la pasta delle catene è specificato sempre il produttore....
 
@rox se chiedi chi risponde per cosa, la risposta è che risponde sempre chi vende e il fatto poi, che il pezzo lo abbia prodotto un altro non conta, perchè la responsabilità ce l'ha sempre il marchio che ci mette la faccia. C'è da considerare anzi che se un marchio lascia la possibilità di poter risalire al vero produttore, secondo mè è indice di massima serietà, anche solo per poter controllare il sito del produttore e verificarne la storia e le capacità produttive.
Per quanto riguarda la differenza di prezzo personalmente, ho visto il verificarsi di queste situazioni:
Il produttore A passa i pezzi al venditore B e il venditore B li vende al 30% in meno perchè è esente da tutti costi per la ricerca e i certificati di qualità; il produttore A, ha cmq il suo guadagno, dovuto al fatto che può acquistare materie prime a quantitativi più alti a prezzi inferiori e si accerta cmq che il venditore B si occupi dei mercati che non lo "infastidiscono" più di quel tanto.
Il produttore A costruisce su richiesta del venditore B dei pezzi che per quanto simili (probabilmente potranno andare sulla stessa auto) vengono richiesti con caratteristiche superiori almeno in termini di resistenza e/o durata perchè, il venditore B, vuole un prodotto all'altezza se non superiore di altri marchi più blasonati e vuole entrare in un mercato per lui sconosciuto con le carte buone, presentandosì però, con prezzi superiori a quelli del produttore A.
 
Tutto corretto!
La cosa che lascia sempre l'amaro in bocca pero' e' quando si acquista un ricambio originale, si va a leggere il marchio del produttore originario, mettiamo Valeo, e si scopre che acquistando quel pezzo marchiato Valeo anziche' Fiat, lo si paga la metà.
 
Concordo col caimano e con miky,purtroppo è così per quasi tutto!
Io lavoro in assistenza tecnica e ti posso dire che ormai quasi tutto lo produce l'HP e poi le stampanti vengono chiamate Epson e compagnia bella...<Solo che se compri hp paghi 200 se prendi Epson paghi 150
 
OT.
Ok, ma quando avevo Hp riuscivo a stampare. Da quando ho preso Epson sono solo bestemmie. Le cartucce originali finiscono subito. Quelle di concorrenza non vanno proprio. Se sta ferma una settimana (uso casalingo, non professionale) poi ti mangi tutte le cartucce a fare la pulizia...
Rimpiango la mia vecchia Hp.
 
Le stampanti ormai costano talmente poco che conviene comprarle nuove ogni volta invece che comprare le cartucce...assurdo...chiuso OT

Io avevo lavorato per un breve periodo presso un azienda che produce guarnizioni per auto e vi dico solo che marchiavano le varie guarnizioni con le marche più disparate e vi dirò di più...spesso e volentieri molte guarnizioni non le producevano nemmeno loro ma, udite udite, per risparmiare le compravano dalla cina già fatte e le marchiavano appunto su richiesta dei clienti...insomma non vi dico altro :speechless:

Comunque concordo con rox che ci vorrebbe la tracciabilità del prodotto, un po' come per gli alimenti diciamo...l'utente deve sapere che sta comprando un pezzo venduto da x ma fabbricato da y...
 
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Reazioni: rox
Ah, gli alimenti... altro tasto dolente.
La tracciabilità e' riservata a pochi prodotti freschi e freschissimi, per la maggior parte dei prodotti industriali vige il piu' totale anonimato.
Sappiamo da dove proviene il grano della pasta? NO
E quello della farina? NO
E l'olio extravergine di oliva? Vagamente (solo se e' comunitario o extra comunitario). Idem il miele.
Cereali, legumi secchi, spezie, bevande, ecc ecc ecc. Non si sa nulla di nulla.

Quindi, il pretendere, allo stato attuale, una tracciabilità addirittura dei manufatti industriali e' pura fantascienza. :(
E le leggi della comunità europea sembrano favorire la confusione. Basta scrivere "made in EU", che poi significa solamente che e' confezionato in EU. Magari il semilavorato o addirittura tutto il manufatto e' cinese.
 
Per me è stata un "amara " sorpresa. E' come dire compro una panda (nel mio caso) per comprare "italiano" invece pago lo stipendio ai polacchi e non ad un connazionale.... Se volevo scegliere Polacco andavo su altro
 
Ragazzi non c'è da stupirsi.
Lo fanno anche le grandi catene distributive come Auchan, Bennet, Conad, Carrefour, ecc

Questi grandi distributori non hanno una stabilimento di produzione alimentare, così si affidano a grandi marchi. In questo caso però il cliente ha la stessa qualità spendendo qualcosa meno.
 
@rox A proposito di chi compra cosa e paga lo stipendio a chi, mi sono ricordato che un paio di anni fà un mio amico possessore di una macchina francese da 32mila€ ma acquistata usata a 10mila da una persona fidata, si è trovato con un problema alla pompa del carburante e si è recato in concessionaria ufficiale (tra l'altro lui questo marchio, era la prima volta che lo acquistava) per farsi riparare l'auto. Va da sè che si sono susseguiti tutta una serie di intoppi per cui, è stato impossibile riavere l'auto in tempi brevi e soprattutto, ha dovuto alla fine, portarla da un suo vecchio meccanico per risolvere il problema. Prima di lasciare il concessionario ufficiale della casa, ha voluto cmq presentare delle rimostranze cmq garbate di disappunto per l'accaduto e comunicando al concessionario che non avrebbe più acquistato un auto di quel marchio e la risposta (in giacca e cravatta) è stata: Non ce ne frega niente se lei non acqisterà più il nostro marchio tanto, qualsiasi altro marchio sceglierà di comprare, comprerà lo stesso pezzo per cui lei si stà lamentando ora perchè ormai,sono montati dappertutto ed è tutto globalizzato.
Quindi più che pensare di riuscire davvero a pagare lo stipendio a un italiano acquistando una panda, potremmo pensare invece di trovare un marchio che nei vari approvvigionamenti di ricambi per la costruzione dell'auto, non incappi in quelle forniture ridotte all'osso su cui poi, la fabbrica è costretta spesso a fare dei richiami anche importanti per il ripristino dei pezzi.
E' un dato di fatto che nonostante le standardizzazioni a tuttoggi, i costruttori ogni tanto becchino delle stecche colossali per scelte che definire azzardate è dir poco, con l'ovvia scusa del contenimento dei prezzi.
Oramai chiedersi chi ha fatto un ricambio è quasi diventata una cosa di secondo piano e quasi quasi, è meglio che si acquisti materiale almeno "rivenduto" da un marchio famoso almeno, ci dovrebbe essere un riferimento certo di responsabilità.
Purtroppo oggi giorno è tutto così, per chi cerca dei riferimenti ben precisi è diventato un vero e proprio marasma da capire e sono molto lontani, i tempi in cui le ditte si chiamavano "Mario Rossi & Figli" dove c'era l'orgoglio di presentare il proprio nome e la propria capacità e rassicurare il cliente che l'attività sarebbe cmq continuata con i figli, almeno per dargli una assicurazione che sarebbe stato seguito in futuro.
 
@Esepoi Tenepenti : No Enzo, qui e' diverso. Le catene di supermercati creano dei loro marchi commerciali, o marchi propri, o marchi privati che dir si voglia, con determinati capitolati di qualità, dichiarando apertamente in etichetta chi e' il produttore e lo fanno per dare ai clienti una scelta qualitativamente valida a prezzi competitivi. I produttori accettano di buon grado di produrre per i supermercati perche' questi ultimi assicurano fatturato certo, senza costi di pubblicità e con costi logistici molto ridotti dato che le catene commerciali acquistano i prodotti di marchio proprio in grossi lotti e gestiscono in proprio le consegne. Per i grandi fornitori favorisce lo sfruttamento degli impianti, per i piccoli fornitori invece e' lavoro sicuro, a patto di rispettare i requisiti qualitativi.
E il cliente paga meno.
E' diverso dal comprare un prodotto di marchio altisonante, pagarlo di piu', e scoprire che e' fabbricato da altri....
 
Cosa che è capitata anche a me...un mesetto fa ho comprato una frizione AP, un marchio buono, ma più economico dei marchi più blasonati. Ebbene, all'interno ho trovato il disco della Luk. Cercando in internet ho scoperto che è prassi comune. A me è andata bene perché la frizione Luk viene venduta a un prezzo più alto..il problema sorge nel momento in cui prendo una frizione Valeo ad esempio e dentro ci trovo pezzi AP, per carità validissimi, ma che potrei prendere a meno...insomma vorrei sapere prima cosa vado a comprare...
 
Dove lavoro io,terminato l'impianto di produzione nuovo,dopo circa un mesetto si ruppe un enorme moltiplicatore. L'impianto montato dalla Danieli di Udine,aveva garantito cuscinetti a sfera SKF. Smontandolo abbiamo trovato stampato sui cuscinetti nessuna marca ma solamente made in Korea. E' successo un polverone che non vi dico. La causa del danno era stata propio attribuita al cedimento dei cuscinetti.
 
purtroppo per varie cose è così...tanti marchiano prodotti di altre case e poi le rivendono al prezzo che dicono loro...
 
La cosa che lascia sempre l'amaro in bocca pero' e' quando si acquista un ricambio originale, si va a leggere il marchio del produttore originario, mettiamo Valeo, e si scopre che acquistando quel pezzo marchiato Valeo anziche' Fiat, lo si paga la metà.
un esempio concreto : candele NGK per punto 1.2 16v =euro 6, candela originale fiat (sempre ngk) = euro 10...lo stesso vale per alimenti, abbigliamento...ecc. l'unica salvezza è la tracciabilità del prodotto. Per esempio: scusate l'OT,ma...
tra poco è Natale: arriveranno i panettoni di marca e quelli marchiati col nome della catena di supermercati.Se prendi quelli non di marca, guardando dietro puoi leggere e capire quale azienda blasonata lo produce e puoi fare una scelta consapevole.
 
Panettoni...
Concedetemi un altro Ot...
È un mercato nevrotico. Così come le colombe a pasqua. Il mercato è spartito tra pochi produttori, che fanno il bello e il cattivo tempo, tenendo prezzi alti, rispetto al costo industriale del prodotto, salvo "svaccare " tutto se a dieci giorni da Natale, le vendite sono ferme.
Ovviamente i prezzi di inizio stagione servono a mettere "fieno in cascina" nel caso la stagionalità andasse male. Se vendessero a prezzi "giusti" e la stagione andasse male, chiuderebbero. Detto questo, le marche commerciali in questo caso, riducono i rischi, perché le catene di supermercati ritirano a prezzo concordato e i saldi di fine stagione non li pagano, in questo caso, i produttori, ma i distributori.
Se volete una dritta, il marchio Auchan è prodotto da Paluani ed è di altissima qualità.
Non chiedetemi perché lo so... lol
 
Stato
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