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Bricolage non automobilistico

Sono assai mortificato, non so cosa mi ha preso ad affidarmi ad Alecsa & Compani.
Mi sento responsabile del buco nell' azoto e della deforestazione del Sahara, oggi farò uno scatolone di tutti gli infernali dispositivi Amazzon e la luce di cortesia in entrata\uscita dal garage me la accendo da solo a mano, con una candela, della quale riciclero' la cera, cambiando solo lo stoppino
 
🤷 Tu farai quel che credi opportuno...

Io adoro il motto del linguaggio di scripting Perl: "There's more than one way to do it", c'è più di un modo per farlo. Ormai è un ragazzotto maggiorenne (pubblicata la prima versione nel 1987) e non è mai andato di fretta (siamo alla versione 5.40 in quasi 40 anni).

Molta comunicazione della tecnologia è fatta per orientare il mercato, e anche i progetti accessibili e freemium (verrsione base gratis, moduli aggiuntivi a paamento) sono un modo per fare marketing. Non amo alcuni comportamenti di alcune entità (eppure uso Android e gMail), non lo nascondo, e per "promuovere" alternative, ne racconto qualcuna.

Se ti piace il servizio che propone Amazoink... daje. Finora ha avuto pochissimi down nella sua storia, ed è ok così.
Ma seguendo da abbastanza tempo certi scenari, presto o tardi gli scenari accessibili diventano... diversi. Il più recente "botto" di cui ho letto è stato il cambio di proprietà di VMWare (Broadcom ha tirato giù la serranda sui prodotti di libero uso ed aumento in modo notevole i costi, consentendo solo abbonamenti e non più acquisti), ma anche i cambi di licensing di vari programmi (chiudendo l'accesso alle sorgenti e separando il prodotto da soldi dal prodotto accessibile).

Non ho evocato scenari apocalittici. Solo raccontato che c'è "più di un modo per farlo" :-)
 
Ho visitato il sito di HA, vi è la richiesta di un abbonamento e la strizzatina d' occhio ai clienti degli utenti Amazzon\Guugle, con link del tipo "Alecsa appiccia le luci".
Quindi penso che non butterò piu' i miei dispositivi Echo, anche perché è cosi' divertente vedere i corrieri Amazon che mi consegnano la merce in 1/2 giorni in ogni parte del mondo, tra Napoli e Caserta.
 
Se ti serve il controllo vocale c'è ben poco da fare "in un altro modo"...

Tra l'altro Alesca (così la chiama un mio cliente) è anche un modo sano per stuzzicare la mente nei momenti di noia. Un po' come quando ho impostato la routine "suicida" (e la correlata routine "resurrezione"), la routine "black-out", la routine "disturbo alla pubblica quiete", la routine "Gazzella in arrivo"...

Comunque, se dovessi tornare all'idea di buttare via quelle diavolerie connesse, fai un fischio che ti mando lo smaltitore a ritirarle... LOL
 
Ma poi ci sono i servizi che offre Amazzon con il suo abbonamento che, almeno per me, sono impagabili, primo fra tutti la possibilità di scegliere cosa acquistare via Internet e trovarlo entro 24/48H max, in un armadio locker o punto di ritiro fisico.

Cmq è vero che ho raccolto tutti i dispositivi in un contenitore, perché ad un certo punto mi è venuta l' ossessione compulsiva del collezionista e ho cominciato ad acquistare, in "Black Friday", quasi tutti i modelli Echo, dal DOT 2 all' Echo 8 con display touchscreen, ma alla fine ne utilizzo solo uno, la "palla", come radiolina.
Anche l' Echo Auto (secondo modello) , sempre acquistato a prezzo stracciato in BF, ancora devo installarlo....forse è la volta buona che mi decido
 
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E per la Legge della maniglia, prima la madre poi...ehm.. ma che ci azzecca?
Orbene, il portone di ingresso del garagione, pur avendo le dimensioni del portone di una cattedrale gotica, inopinatamente non è dotato di maniglie interne (esternamente ci sono).
In questo periodo di "grandi manovre" in garage (spero di poter mostrare il risultato finito nel corso di questa mia vita terrena...) ho deciso di provvedere anche per questo inconveniente.
Un maniglione per porte blindate puo' costare dai 20 fino ai 90 neuri, poi mi sono ricordato di avere tra la ferraglia un tondino di ferro da 15 mm, nonché di essere pur sempre un fabbro "in provetta", e ho provveduto col faidame.
Eccole appena saldate e lisciate di una prima lisciatura con disco lamelllare da 125, poi le sottoporro' a lisciatura con lamellare da 115 per arrivare laddove non sono riuscito ad arrivare oggi e ulteriore spazzolata con spazzola di ferro (adesso, dove sto, non ho a disposizione nè il lamellare da 115 nè, tantomeno, la spazzola):
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In figura ho rappresentato pure una maniglia "abortita", per meglio mostrare come le ho realizzate.
In pratica ho fatto una scanalatura col flex, fermandomi giustappunto un po' prima di tagliare il tondino, poi ho piegato il tondino sulla scanalatura, e poi ho risaldato, in questo modo ho ottenuto degli angoli perfetti e tondi (se avessi tagliato a 45° e poi saldato mi sarei ritrovato pericolosi angoli vivi da smussare) ed ho evitato lo svergolamento delle maniglie.

Sono naturalmente graditi consigli e considerazioni tecniche.

Lo so, le saldature non sono un granché e la lisciatura (attuale) è pure peggio ed un eventuale committente, che me le avesse commissionate, avrebbe tutto il diritto di tirarmele appresso, ma meglio delle maniglie imperfette che esistono che delle maniglie perfette mai realizzate.
Poi saranno quasi perfette dopo il succitato, ulteriore trattamento, con verniciatura finale a pennello...prima la madre poi la figlia.
 
Ferrazzo pieno!
Un portone alto 4 metri e piu', largo 1,5 metri circa x anta (quasi 3 metri complessivi di larghezza vano ingresso) richiede delle maniglie ben salde (e ben saldate) cosa che con un tubo non puo' offrire.
Per sostenere quel portone (ogni anta ha 3 cerniere a 3 ali aperte a saldare, ciascuna delle quali potrebbe sostenere un carico di 180 kili!) hanno dovuto creare un telaio d' acciaio interno di quasi 6 metri di larghezza fino a 5 metri di altezza dove arriva al soffitto, tutto lamierato con lamiere grecate spessore 3 mm..un' opera ciclopica, forse fatta dai fabbri Nephilim.
Anche le ante hanno una struttura di profili tubolari d' acciaio, dove sono state saldate doppie lamiere, liscia fuori, grecata interna
Sembro la succursale napoletana di Fort Knox.
Messaggio doppio unito:

Forse cosi' si vedono meglio.
La scoria che è finita nelle saldature la devo lisciare un altro pochino (non saldavo da parecchio e gli elettrodi erano umidicci)...anche se, una volta verniciate, niente ci fa.
Si vede anche la maniglia abortita, che mi si è spezzata durante la piegatura, ed è finita nella ferraglia da riutilizzare (un secchio dove conservo tutti gli scarti dei miei lavori fabbrili, finanche la limatura di ferro!).

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Ultima modifica:
Se avessi avuto una fiamma ossidrica avresti ottenuto un risultato migliore in minor tempo tramite piegatura a caldo, ma complimenti comunque
 
Ecceloso' ma comprare un kit di bomboloni x ossiacetilene e relativa attrezzatura solamente per piegare un tondino di ferro da 15mm mi è sembrato un pochino esagerato, quindi ho preferito adattarmi alla bene e meglio con quello che ho a disposizione., alla fine sono pur sempre un fabbro "in provetta".
 
Massimo rispetto per chi sa lavorare il ferro! Tutte le volte che ho un po' di tempo libero mi riprometto di fare un po' di pratica con la saldatrice, ma vado sempre a finire dove la passione mi fa sentire a mio agio: il legno.

A proposito di legno (anche se in questo caso il legno non è in maggioranza rispetto agli altri materiali)...

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No, non sto realizzando la riproduzione del volante di una Fiat 600D, ne di nessun altro mezzo: non è un volante. E non è un oggetto volante.

In realtà attualmente l'oggetto si trova in uno stato di lavorazione molto più avanzato rispetto a quanto mostrato in foto, ma se pubblico altre foto delle fasi intermedie si capisce subito cos'è.... E poi c'è ancora da fare l'impianto d'illuminazione ehm... ops... giggle2
 
6 settori, 12 divisioni....orologio?
Aspetto di vedere il risultato finale, che ho un TOT di coperchi di secchi di vernici conservati...che me lo sentivo sarebbero serviti a qualcosa, il loro destino era scritto nelle pagine di un libro che non ho mai aperto.
 
Io ne ho un'intera collezione, di tutti i colori. C'ho pure quelli ovali, molto graziosi ma più difficili da collocare nei miei progetti ingegneristici.

Orologio? No, no, anche perché gli orologi io (pure) li compro laggiù dove le pietre si chiamano 石頭
 
Qualcuno si è avvicinato. ;)
Comunque ormai è questione di pochi giorni, probabilmente finirò entro il weekend.
 
Eccomi qui per mostrarvi finalmente (pensavo di non uscirne più...) l'oggetto misterioso ricavato da un paio di coperchi di plastica che introducevo qualche post più indietro.

Intanto linko un breve video realizzato durante il collaudo finale, poi, quando l'Ufficio Stampa (aka mia moglie) mi consegnerà il video definitivo, mostrerò anche il resto del villaggio.


Come s'intuisce, i coperchi dei secchi di pittura, privati della parte centrale sono serviti da base per realizzare la ruota. Ho scelto proprio quelli per varie ragioni: sono perfettamente tondi, leggeri, facili da forare e... aggratis.
I raggi li ho realizzati con un tondino di legno che ho in casa, intonso, da almeno dieci anni, non ricordo più neppure per cosa l'avevo comprato e per quale motivo mi è avanzato.

In corso d'opera m'è venuta la malsana idea di creare delle decorazioni da inserire tra i suddetti raggi. Mi son fatto una specie di dima incisa nel compensato per potervi sagomare i ghirigori in filo di ferro, ma ho subito capito che il filo di ferro che avevo in casa era troppo spesso e non si prestava ad essere curvato in maniera "fluida". Rovistando in officina mi sono imbattuto un una scatola dove riponevo tutto il materiale smontato dalle vecchie plafoniere con tubi al neon, via via che le convertivo a led: reattori, ballast, porta-starter, porta-neon, insomma tutta roba inutile, tenuta insieme da fili rigidi che invece mi sono sembrati perfetti per il mio scopo. A questo punto devo confessarvi che se i ghirigori sono venuti tutto tranne che perfetti è solo colpa mia, che mi sono lasciato prendere dalla fretta e li ho lavorati senza tanta precisione. Però va bene, saprò accontentarmi.

L'asse della ruota è composto da un segmento di barra filettata che serve anche per fissarla alla struttura di sostegno. Questa, a sua volta, è realizzata in legno ed è ricavata dai classici sfridi, che ho l'abitudine (a voi stabilire se buona o cattiva) di conservare.

I traversini a cui sono appese le panchette sono realizzati con tubo rigido in pvc, che di solito si usa negli impianti d'irrigazione da giardino. A proposito di panchette: se qualcuno pensa di averle già viste da qualche parte ha pensato giusto: le ho riciclate dalla seggiovia che avevo realizzato un paio d'anni fa e che quest'anno ho deciso di abolire.
Sempre da quella seggiovia proviene il motore di trazione della ruota panoramica, uno di quelli che in scala 1:1 si usa per far girare il grill del forno.

Infine l'illuminazione (che non poteva certo mancare!) per la quale ho impiegato l'ormai super collaudata strip a led indirizzabili gestita da Arduino tramite un programma che ho realizzato io stesso.

Per ora è tutto, a voi la linea.
 
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