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Astrofotografia

Corpo macchina su treppiede e stabilizzazione VR dell' obbiettivo Nikkor attivato. Si tratta di una stabilizzazione elettromeccanica delle lenti. Se non mi sbaglio, l' obbiettivo ha una serie di accelerometri collegati ad un piccolo circuito interno all' obbiettivo. In base alle accelerazioni subite dall' obbiettivo, le lenti si spostano per controbilanciare l' effetto.
 
Prova a disinserire il vr. Se la macchina è su treppiede potrebbe andare in crisi e dare l'effetto contrario.
L'altro Dario, avendo usato un treppiede instabile, ha fatto lavorare meglio il vr.

Altra teoria: hai usato un tempo breve ma un diaframma molto aperto, e il 300 ha scarsa definizione a quelle aperture, oltre ad una profondità di campo infinitesimale, il che, come hai fatto notare tu stesso, rende più evodenti gli errori di messa a fuoco. Se usi lo stesso tempo, ma una sensibilità di 200 o 400 o quadrupla, in modo da avere un diaframma più chiuso di un paio di valori, diciamo f/11, avrai sia una miglior definizione, sia una maggiore profondità di campo. In modo da minimizzare gli errori di messa a fuoco.
 
La stabilizzazione della funzione vr si nota durante il live view ed è un lavoro assurdo... E stiamo parlando della prima versione di vr
 
Perché dici "prima versione " ?
Anche se non bazzico il settore da un po' , credo che il vostro sia un vr molto evoluto. La prima versione risale ad almeno 15 anni fa...
Ma forse non ho capito.

Ad ogni modo, il funzionamento è quello che ha esposto Motoradders, e si basa su sensori di accelerazione e giroscopi. È di una sofisticazione incredibile, ma anche lui non è onnipotente.
Magari leggendo bene il manuale di macchina/obiettivo c'è anche scritto in quali situazioni potrebbe essere ingannato e quindi non funzionare correttamente.
I primi tipi, per esempio, andavano in crisi nel panning, ma la cosa è stata poi risolta con le release successive.
 
quoto il caimano...se la fotocamera è su treppiede lo stabilizzatore va disinserito...a meno che si tratti di un treppiede instabile, ma a quel punto tanto vale scattare a mano libera e stabilizzatore, forse...
anche il discorso dell'apertura è corretto...per avere la massima nitidezza possibile bisogna stare tra gli f8-11, non è una regola assoluta ma in linea di massima quella è l'apertura più nitida su gran parte delle ottiche...le iso vanno quindi inevitabilmente alzate, c'è poco da fare...
 
La Nikon ha introdotto da un paio di anni circa, l' hardware "Vibration Reduction 2" ossia l' evoluzione del primo sistema VR.
Ho la fortuna di avere il VR2 sull' obbiettivo 18-55 mm e ne apprezziamo molto il risultato di quest' evoluzione quando Angelo gira le scene a mano libera. Lui non riesce mai ad essere perfettamente fermo, ma con il VR2 le scene sono quasi immobili.
L' altro mio obbiettivo, il 55-300 mm ha invece ancora il VR di prima generazione che non so a quando risale l' invenzione.

Vediamo se ho capito:
  1. Cambiare strategia di scatto, aumentare il tempo di posa e aumentare il diaframma fino ad uno stop compreso fra F/8 e F/11
  2. Incrementare l' ISO, tentando a ISO 200,400 e 1600
  3. Disabilitare la funzione VR
  4. Questa l' aggiungo io di persona, scattare con lo scatto silenzioso per ridurre la vibrazione durante lo scatto
Ho riassunto bene tutti i punti?
 
No. Il punto 1 gettalo. Aumentare il valore iso serve proprio a non dover variare il tempo di scatto, che è meglio non sia più lungo di 1/250 ma se riesci a usare 1/500 è meglio.
La regola empirica con i tele è che il tempo di scatto non deve mai essere più lungo del reciproco della focale. Quindi con il 300 , considerando la focale equivalente, di 450 mm sul fornato aps-c , dovresti impostare 1/500.
La regola vale per gli scatti a mano libera, ma considerate le condizioni ostiche di uno scatto astronomico, cercherei di ripettarla. Poi, fai più prove variando i parametri, con e senza vr, e vedi quale esce meglio. ;)
 
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