La situazione credo sia leggermente più complessa. Emilia Romagna per il traffico veicoli e merci dell'italia è a dir poco cruciale.
Ben 5 autostrade (A1, A15, A22, A13, A14) con due dei tre snodi nord/sud per il trasporto su gomma (Parma e Bologna, il terzo è Genova ma ha già un discreto tegamino di problemi), connessa a tre poli logistici di primaria importanza (Milano, Verona, Padova) e con un paio in pancia (Piacenza e Bologna) e con un porto merci al sesto posto in italia (Ravenna) per volume merci.
Una regione che continua ad aprire caselli (in A1 recenti ci sono Borgonuovo e ValSamoggia) alcuni creati per supportare un nuovo stabilimento, altri per favorire l'alleggerimento del traffico sulle direttrici extra-autostradali.
Ed è anche una delle regioni a più alto tasso di automobili a Metano e
GPL.
Il piano PAIR per fare in modo che l'intera regione non sfori più i tetti di inquinamento è qualcosa di importante. Tuttavia, le misure restrittive sul traffico che vengono imposte, per quanto certamente importanti per abbattere gli inquinanti, nulla fanno per tutti i mezzi che attraversano la regione senza rispettare le normative più stringenti per l'inquinamento. Ed a partire dalla A1, di roba pesante ne passa tanta per di qua.
Purtroppo... il diesel anche per colpa del dieselgate e delle persone che lo comprano per abbassare un po' i consumi è stato "ucciso" a livello europeo. E quindi, pian piano l'ammazzano anche in italia.