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- Grande Punto 1.4 16V Sport '08 / Tipo 1.4 16V Lounge '18
Ovvio. La mia era una "provocazione".
Ma dal funzionamento della doppia scintilla, sarebbe sembrato questo.
E invece mi sto documentando anch'io e mi si è aperto un mondo.
Della serie "si fa presto a dire Twin Spark".
Ora non posso, dopo proseguo il discorso.
Aggiungo un pezzetto, che sinceramente ignoravo.
Dalla prima generazione di twin spark, quello realizzato sul monoblocco Alfa, montato sulla 75, la logica di funziinamento della doppia candela, è cambiata tre volte. Di qui i diversi collegamenti delle candele alle bobine.
Il TS originario aveva due candele che servivano a ridurre il rischio di detonazione e scoccavano la scintilla nello stesso cilindro, l'una con leggero ritardo rispetto all'altra, in modo da bruciare meglio la miscela ed evitare che nelle parti calde della camera, vicine alla valvola di scarico, si creasse autoaccensione della miscela calda con rischio di battito in testa. Il risultato era maggior rapporto di compressione e più potenza.
Le valvole erano 2.
Sul motore della 156 di Andrea, invece, le candele scoccano la scintilla in due cilindri diversi, per, diciamo, bruciare i residui di combustione quando il cilindro associato alla candela piccola è in fase di scarico. In questo caso non si ha un guadagno di potenza associato alla doppia accensione, ma "solo" un minor rischio che gas incombusti arrivino al Cat (se ho capito bene).
La terza generazione di Ts la devo ancora studiare.
Ma dal funzionamento della doppia scintilla, sarebbe sembrato questo.
E invece mi sto documentando anch'io e mi si è aperto un mondo.
Della serie "si fa presto a dire Twin Spark".
Ora non posso, dopo proseguo il discorso.
Messaggio doppio unito:
Aggiungo un pezzetto, che sinceramente ignoravo.
Dalla prima generazione di twin spark, quello realizzato sul monoblocco Alfa, montato sulla 75, la logica di funziinamento della doppia candela, è cambiata tre volte. Di qui i diversi collegamenti delle candele alle bobine.
Il TS originario aveva due candele che servivano a ridurre il rischio di detonazione e scoccavano la scintilla nello stesso cilindro, l'una con leggero ritardo rispetto all'altra, in modo da bruciare meglio la miscela ed evitare che nelle parti calde della camera, vicine alla valvola di scarico, si creasse autoaccensione della miscela calda con rischio di battito in testa. Il risultato era maggior rapporto di compressione e più potenza.
Le valvole erano 2.
Sul motore della 156 di Andrea, invece, le candele scoccano la scintilla in due cilindri diversi, per, diciamo, bruciare i residui di combustione quando il cilindro associato alla candela piccola è in fase di scarico. In questo caso non si ha un guadagno di potenza associato alla doppia accensione, ma "solo" un minor rischio che gas incombusti arrivino al Cat (se ho capito bene).
La terza generazione di Ts la devo ancora studiare.
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